Sant'Odilone di Cluny | |
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Statua di sant'Odilone nella basilica di Sant'Urbano a Troyes | |
Abate | |
Nascita | Mercoeur, 961 |
Morte | Souvigny, 1049 |
Venerato da | Chiesa cattolica |
Ricorrenza | 1º gennaio |
Attributi | mitra ai suoi piedi (a memoria del suo rifiuto di assumere l'arcivescovato di Lione), piccoli corpi tra le fiamme (ricordano l'istituzione della commemorazione del 2 novembre) |
Odilone di Cluny (Mercoeur, 961 – Souvigny, 1049) fu il quinto abate di Cluny ricoprendo questa carica dal 994 fino al 1049.[1] Odilone fu proclamato santo dalla Chiesa cattolica e la sua Memoria liturgica ricorre il 1º gennaio.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Odilone discendeva da una famiglia nobile e molto numerosa, originaria della regione francese dell'Alvernia. Nel 991 entrò nell'abbazia di Cluny, dove in breve tempo divenne coaudiatore dell'abate Maiolo nel maggio del 993, al quale succedette, dopo un'elezione canonica, l'11 maggio dell'anno successivo. Nel corso della sua vita l'abate conobbe diversi e importanti sovrani dell'epoca come i sovrani salici Corrado II ed Enrico III, i re di Francia, Ungheria, Navarra e León. Durante una visita presso la casa imperiale di Sassonia fece le conoscenze dell'imperatrice Adelaide e dell'imperatore Ottone III.
Attività
[modifica | modifica wikitesto]Odilone ha prodotto la riforma cluniacense al vertice dell'ordine benedettino e alla sua morte sessantotto monasteri avevano aderito all'Associazione di Cluny. Per questo l'imperatore stesso Ottone III lo invitò a Roma nell'abbazia di San Paolo fuori le mura per organizzare con severità la disciplina monastica e le celebrazioni liturgiche, nel modo in cui avveniva in Borgogna nella sua abbazia.
Regola della nuova riforma
[modifica | modifica wikitesto]Il credo di Odilone era in questa semplice frase: «Avere fede in Dio». Egli nel regolamentare l'ordine benedettino, di cui faceva parte, decise di lasciare una certa autonomia ai vari priorati, ma di mantenere l'autorità papale. È importante ricordare che lui fu il primo a creare un vero collegamento tra le diverse abbazie. Fu un uomo profondamente ascetico e dedito alla preghiera e dopo la sua morte fu fatto santo.
Nel 998 dispose che in tutti i monasteri cluniacensi il 2 novembre, dopo i vespri di Tutti i Santi, si celebrasse la memoria dei defunti e si pregasse per loro. Successivamente questa pratica si estese a tutta la Chiesa occidentale, costituendo per quella data la Commemorazione di tutti i fedeli defunti.
Egli morì da solo, probabilmente, nella notte del capodanno del 1049. Gli succedette Ugo di Cluny.
Le sue biografie essenziali furono scritte dal suo allievo Iotsaldus e da Pier Damiani.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ CLUNY, Abbazia di - Enciclopedia, su Treccani. URL consultato il 3 novembre 2024.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikisource contiene una pagina in lingua latina dedicata a Odilone di Cluny
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Odilone di Cluny
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Odilóne, su sapere.it, De Agostini.
- (IT, DE, FR) Odilone di Cluny, su hls-dhs-dss.ch, Dizionario storico della Svizzera.
- (EN) Odilone di Cluny, in Cyclopædia of Biblical, Theological, and Ecclesiastical Literature, Harper.
- (DE) Odilone di Cluny, su ALCUIN, Università di Ratisbona.
- Opere di Odilone di Cluny, su MLOL, Horizons Unlimited.
- (EN) Opere di Odilone di Cluny, su Open Library, Internet Archive.
- (EN) Odilone di Cluny, in Catholic Encyclopedia, Robert Appleton Company.
- Odilone di Cluny, su Santi, beati e testimoni, santiebeati.it.
- Daniel Schwenzer: Odilo, 5. Abt von Cluny. In: Biographisch-Bibliographisches Kirchenlexikon (BBKL). Band 16, Bautz, Herzberg 1999, ISBN 3-88309-079-4, Sp. 1171–1176.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 280620913 · ISNI (EN) 0000 0001 1856 147X · SBN PUVV336609 · BAV 495/36037 · CERL cnp00166685 · LCCN (EN) n88167934 · GND (DE) 100955835 · BNF (FR) cb13484631t (data) · J9U (EN, HE) 987007266161105171 |
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