Sant'Andrea frazione | |
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Chiesa di Sant'Andrea | |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Emilia-Romagna |
Provincia | Parma |
Comune | Torrile |
Territorio | |
Coordinate | 44°54′00.29″N 10°20′12.55″E |
Altitudine | 32 m s.l.m. |
Abitanti | 365[2] |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 43056 |
Prefisso | 0521 |
Fuso orario | UTC+1 |
Cartografia | |
Sant'Andrea è una frazione del comune di Torrile, in provincia di Parma.
La località dista 2,75 km dal capoluogo.[1]
Geografia fisica
[modifica | modifica wikitesto]Sant'Andrea sorge in posizione pianeggiante alla quota di 32 m s.l.m.[1] ed è attraversato dal torrente Parma, che lo divide nelle due località di Sant'Andrea a Mane, più grande e posta sulla sponda destra, e Sant'Andrea a Sera, più piccola e collocata sulla riva sinistra.[3][4]
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Il borgo fu fondato in epoca medievale; la più antica testimonianza della sua esistenza risale al 1191, quando la cappella a servizio del villaggio fu citata in un documento.[3]
A protezione del territorio, fu edificato un castello, che fu nominato negli Statuti parmigiani del 1266 insieme alle vicine fortificazioni di San Siro e Pietrabaldana, poste lungo il torrente Parma: il Comune di Parma, intenzionato ad aumentare il numero di abitanti nella zona allo scopo di migliorare l'efficienza dei sistemi difensivi, invitò, qualora non vi abitassero, i proprietari di case poste nelle tre località a venderle a persone intenzionate a trasferirvisi.[5][6]
In seguito il maniero di Sant'Andrea fu forse abbandonato, mentre quello di Pietrabaldana fu probabilmente distrutto da una piena del torrente Parma nel 1354.[3][5]
Durante gli scontri che contrapposero i Rossi e i Terzi, nel 1403 gli uomini inviati da questi ultimi, provenienti da Colorno, depredarono Gainago, Castelnovo, Sant'Andrea e Pietrabaldana;[7] nel 1409, sempre da Colorno, gli uomini di Giovanni de' Terzi saccheggiarono nuovamente Sant'Andrea e Pietrabaldana, oltre a numerose altre località del Parmense.[8]
Nei secoli il territorio fu ripetutamente inondato dalle piene del torrente Parma, che, male arginato, in occasione degli straripamenti più devastanti spostò più volte il proprio letto, arrivando a dividere in due i centri abitati situati nelle vicinanze; sorsero così le due località di Sant'Andrea a Mane e Sant'Andrea a Sera, poste rispettivamente sulle sponde destra e sinistra del corso d'acqua. Inoltre, fu probabilmente durante la rovinosa alluvione del 1442 che il borgo di Pietrabaldana fu completamente distrutto senza lasciare più tracce e conseguentemente la sua cappella fu unita a quella di Sant'Andrea a Mane. In seguito gli Anziani del Comune di Parma deliberarono di costruire degli argini maggiormente solidi a protezione della zona.[3][5]
Monumenti e luoghi d'interesse
[modifica | modifica wikitesto]Chiesa di Sant'Andrea
[modifica | modifica wikitesto]Menzionata per la prima volta nel 1191, la cappella fu unita probabilmente nella seconda metà del XV secolo alla distrutta chiesa di Pietrabaldana; elevata a sede parrocchiale autonoma nel 1564, fu restaurata e decorata internamente nel 1939; ristrutturata nel 1965, fu benedetta dal vescovo di Parma Evasio Colli al termine dei lavori. L'edificio, sviluppato su una pianta a navata unica affiancata da una cappella per lato, presenta una facciata a capanna intonacata, illuminata da una bifora sormontata da una finestra a lunetta; all'interno l'aula, scandita lateralmente da una serie di lesene, si conclude nel presbiterio absidato, ornato sulla volta a botte e sul catino con affreschi eseguiti da Riccardo Vasini nel 1939.[9][10]
Castello
[modifica | modifica wikitesto]Nominato per la prima volta nel 1266 negli Statuti parmigiani, in seguito il castello, collocato sulla riva del torrente Parma, fu probabilmente abbandonato, facendo perdere ogni traccia.[5]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c La Frazione di Sant'Andrea, su italia.indettaglio.it. URL consultato il 20 novembre 2024.
- ^ [1]
- ^ a b c d Dall'Aglio, p. 943.
- ^ Molossi, p. 477.
- ^ a b c d Capacchi, p. 334.
- ^ Affò, pp. 276-277.
- ^ Pezzana, p. 33.
- ^ Pezzana, p. 131.
- ^ Dall'Aglio, pp. 944-945.
- ^ Chiesa dei Santi Andrea e Siro "Sant'Andrea a Mane, Torrile", su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 20 novembre 2024.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Ireneo Affò, Storia della città di Parma, Tomo terzo, Parma, Stamperia Carmignani, 1793.
- Guglielmo Capacchi, Castelli parmigiani, Volume II, Parma, Artegrafica Silva, 1979, ISBN 2020120172065.
- Italo Dall'Aglio, La Diocesi di Parma, II Volume, Parma, Scuola Tipografica Benedettina, 1966.
- Lorenzo Molossi, Vocabolario topografico dei Ducati di Parma, Piacenza e Guastalla, Parma, Tipografia Ducale, 1832-1834.
- Angelo Pezzana, Storia della città di Parma continuata, Tomo secondo, Parma, Ducale Tipografia, 1842.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Sant'Andrea