San Valentino di Mais | |
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Lucas Cranach il Vecchio, San Valentino con donatore, olio su tavola 1502 | |
Missionario e vescovo di Passavia | |
Nascita | prima del 435 |
Morte | 475 |
Venerato da | Chiesa cattolica |
Ricorrenza | 7 gennaio |
Patrono di | Passavia |
Valentino di Mais (prima del 435 – Mais, 475) è stato un missionario, vescovo e santo romano. Uno dei primi vescovi di Passavia, viene venerato come santo dalla Chiesa cattolica e patrono della diocesi di Passavia. È celebrato il 7 gennaio.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Valentino visse ai tempi delle migrazioni barbariche del V secolo
Originario degli attuali Paesi Bassi, arrivò a Passavia verso il 435. Fu ordinato vescovo da papa Leone Magno e fu nominato vescovo della Rezia.
La sua azione era rivolta a diffondere il cristianesimo tra i popoli delle aree alpine, precedentemente occupate dai Reti, combattendo le influenze pagane e ariane, ma senza grandi successi. Condusse vita da missionario itinerante e messaggero di fede. È menzionato da Eugippio nella vita di san Severino. Morì intorno al 475 e il suo corpo fu sepolto nella cappella di castello di San Zeno nei pressi di Merano.
Nel 764 il duca Tassilo III di Baviera portò le reliquie di san Valentino al duomo di Passavia dove da allora viene venerato come patrono della diocesi.[1]
Culto
[modifica | modifica wikitesto]San Valentino è ricordato nel martirologio romano al 7 gennaio con queste parole:
«A Passau nel Norico, nell’odierna Baviera, commemorazione di san Valentino, vescovo della Rezia.»
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ San Valentino su www.phil.uni-passau.de, su phil.uni-passau.de. URL consultato il 27 agosto 2018 (archiviato dall'url originale il 27 agosto 2018).
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Valentino di Mais
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (IT, DE, FR) Valentino di Mais, su hls-dhs-dss.ch, Dizionario storico della Svizzera.
- Valentino di Mais, su Santi, beati e testimoni, santiebeati.it.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 37863657 · CERL cnp00583288 · GND (DE) 124902189 |
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