Said Matinpour (Zanjan, 22 settembre 1976) è un giornalista e attivista iraniano, imprigionato dalle autorità iraniane[1].
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Laureato alla Facoltà di Filosofia[2] dell'Università di Teheran,[3] scrive per il giornale in lingua azera Yarpagh.[4]
Il 25 maggio 2007[5] è stato rapito dalla sua casa e detenuto nella prigione di Evin a Teheran.[6][7] Sposato poi nel carcere di Ettelaat a Zanjan, qui passa 278 giorni in isolamento.[8]
Nel 2009 un tribunale rivoluzionario di Teheran lo ha condannato a otto anni di carcere per propaganda antigovernativa.[4][9] In isolamento a Evin, soffre di gravi problemi di salute. Secondo gli attivisti per i diritti umani, Matinpour ha condotto lo sciopero della fame dopo aver subito violenze fisiche da parte delle guardie.[9]
Viene rilasciato il 26 agosto 2015.[10]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Jailed Iranian Journalist 'In Grave Condition', su rferl.org.
- ^ Imprisoned Journalist Denied Furlough, Remains with Hardened Criminals, su iranhumanrights.org.
- ^ (AZ) İnsafəli Hidayət, Dünya azərbaycanlıları İran azərbaycanlı məhbusları himayə üçün kampaniya başladıb, su amerikaninsesi.org, Voice of America, 16 giugno 2011. URL consultato il 15 maggio 2023 (archiviato dall'url originale il 22 gennaio 2021).
- ^ a b Said Matinpour, su rsf.org.
- ^ On Human Rights Day 2014 PEN calls for Greater Protection of Linguistic Rights, su pen-international.org.
- ^ (EN) 2007 Country Reports on Human Rights Practices, su 2009-2017.state.gov, United States Department of State, 11 marzo 2008. URL consultato il 15 marzo 2023 (archiviato dall'url originale il 26 marzo 2017).
- ^ (AZ) Ailəsinin Səid Mətinpurdan xəbəri yoxdur, su amerikaninsesi.org, Voice of America, 18 luglio 2007. URL consultato il 15 maggio 2023 (archiviato dall'url originale il 15 maggio 2021).
- ^ (EN) Jailed Iranian Journalist 'In Grave Condition', su rferl.org, 10 marzo 2011. URL consultato il 13 marzo 2023 (archiviato dall'url originale il 3 febbraio 2023).
- ^ a b 2 political prisoners in critical health condition, su en-hrana.org.
- ^ Saeed Matinpour, su ir.usembassy.gov. URL consultato il 28 agosto 2023 (archiviato dall'url originale il 20 aprile 2021).
Altri progetti
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