La Congregazione del Santissimo Sacramento (in latino Congregatio Presbyterorum a Sanctissimo Sacramento) è un istituto religioso maschile di diritto pontificio: i membri di questa congregazione clericale, detti popolarmente Sacramentini o Eucaristini, pospongono al loro nome la sigla S.S.S.[1]
Storia
[modifica | modifica wikitesto]La congregazione venne fondata da Pier Giuliano Eymard (1811-1868): divenuto sacerdote contro il volere del padre, abbracciò la vita religiosa nella Società di Maria, di cui divenne anche superiore provinciale;[2] lasciati i maristi, il 13 maggio 1856 diede inizio a Parigi a una nuova famiglia religiosa (costituita da sacerdoti e fratelli coadiutori) con il fine apostolico specifico di promuovere la vita cristiana per mezzo del culto eucaristico.[3]
L'istituto ottenne il pontificio decreto di lode il 5 gennaio 1859; venne approvato da papa Pio IX l'8 maggio 1863 e le sue costituzioni vennero approvate definitivamente dalla Santa Sede nel 1895.[3]
Il tradizionale segno distintivo dell'abito dei sacerdoti della congregazione, concesso da Pio IX nel 1890, è un ostensorio in tessuto ricamato di bianco cucito sul lato sinistro del petto.[3] Esiste anche il ramo femminile delle Ancelle del Santissimo Sacramento, fondate da Eymard nel 1864 per l'adorazione perpetua del Santissimo Sacramento esposto e approvate nel 1885.[4]
Il fondatore, beatificato nel 1925 da papa Pio XI, fu proclamato santo da papa Giovanni XXIII il 9 dicembre 1962.[5]
Attività e diffusione
[modifica | modifica wikitesto]Il fine dei Sacramentini è quello di promuovere la centralità dell'Eucaristia:[1] il loro apostolato contempla tutte le opere relative all'esercizio del ministero eucaristico (culto liturgico, adorazione, opere di carità).[4]
Sono presenti nelle Americhe (Argentina, Brasile, Canada, Cile, Colombia, Perù), in Africa (Camerun, Repubblica del Congo, Repubblica Democratica del Congo, Mozambico, Senegal, Uganda), in Asia (Filippine, India, Sri Lanka, Vietnam), in Europa (Austria, Belgio, Francia, Germania, Gran Bretagna, Irlanda, Italia, Paesi Bassi, Svizzera) e in Australia;[6] la sede generalizia è a Roma.[1]
Al 31 dicembre 2005, la congregazione contava 134 case e 909 religiosi, 655 dei quali sacerdoti.[1]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c d Ann. Pont. 2007, p. 1478.
- ^ Enciclopedia Rizzoli Larousse, vol. XI (1969), p. 566, voce Pietro Giuliano Eymard.
- ^ a b c DIP, vol. VIII (1988), coll. 32-38, voce a cura di G. Vassalli.
- ^ a b Enciclopedia Rizzoli Larousse, vol. XIII (1970), p. 237, voce Sacramento (congregazioni del Santissimo).
- ^ Bibliotheca Sanctorum, vol. X (1968), coll. 840-843, voce a cura di Q. Moraschini.
- ^ Sacramentini. Dove siamo nel mondo, su it.ssseu.net. URL consultato il 18-8-2009 (archiviato dall'url originale il 27 marzo 2015).
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Annuario Pontificio per l'anno 2007, Libreria Editrice Vaticana, Città del Vaticano 2007. ISBN 978-88-209-7908-9.
- Bibliotheca Sanctorum (12 voll.), Istituto Giovanni XXIII nella Pontificia Università Lateranense, Roma 1961-1969.
- Enciclopedia Universale Rizzoli Larousse (15 voll.), Rizzoli editore, Milano 1966-1971.
- Guerrino Pelliccia e Giancarlo Rocca (curr.), Dizionario degli Istituti di Perfezione (10 voll.), Edizioni paoline, Milano 1974-2003.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Congregazione del Santissimo Sacramento
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Il sito europeo dei religiosi sacramentini, su ssscongregatio.org.
- Il sito web dei padri Sacramentini in Italia, su sacramentini.it.
- (FR) Lettere e inventario degli archivi del fondatore, su eymard.org.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 156889558 · GND (DE) 30933-3 |
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