Rusa II | |
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Re di Urartu | |
In carica | 685 a.C. – 645 a.C. |
Predecessore | Argishti II |
Successore | Sardur III |
Rusa II (fl. VII secolo a.C.) è stato un re di Urartu. Regnò all'incirca dal 678 al 645 a.C.[1]
Figlio e successore di Argishti II, fu l'ultimo importante re di Urartu, riuscendo a recuperare antiche zone d'influenza a scapito dell'Assiria e riprendendosi dalla grave sconfitta subita dal nonno Rusa I. Si adoperò per migliorare i rapporti con l'Assiria, inviando un'ambasciata a Ninive prima di Assurbanipal. Costruì una nuova capitale a Rushahinili e intraprese grandi lavori di irrigazione e di costruzione, soprattutto nella regione transcaucasica[2]. Sviluppò l'allevamento del bestiame e l'agricoltura. Durante il suo regno, Urartu fu una delle grandi potenze dell'epoca. Costruì imponenti fortezze a Toprakkale vicino a Van, Karmir-Blur e Bastam, siti che oggi sono le principali fonti di conoscenza sulla cultura degli Urartei.
Durante il suo regno e quello del suo predecessore, la crescente agitazione dei Cimmeri e degli Sciti suscitò grave preoccupazione, preludio alle future invasioni che avrebbero distrutto il regno all'inizio del secolo successivo. Sia Argishti II che Rusa II si impegnarono a contenere l'avanzata cimmera.
Ebbe un figlio, Sarduri III, che gli succedette.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Dédéyan 2007, p. 72.
- ^ Enciclonet.com - Rusa II, su enciclonet.com. URL consultato il 27 gennaio 2024.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Gérard Dédéyan, Histoire du peuple arménien, Toulouse, 2007, ISBN 978-2-7089-6874-5.
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Rusa, in Dizionario di storia, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2010.
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