San Rufo di Tebe | |
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Morte | I secolo |
Venerato da | Tutte le Chiese che ammettono il culto dei santi |
Ricorrenza | 8 aprile |
Rufo (in greco Ῥοῦφος?) è un personaggio biblico, menzionato da san Paolo nei saluti finali della sua lettera ai Romani 16,14[1] e tradizionalmente considerato protovescovo di Tebe.
Una leggenda tardo-medievale lo ha fatto identificare con san Rufo di Avignone. Le varie agiografie tramandano che Rufo fu discepolo di san Paolo, figlio di Simone di Cirene, colui che aiutò Gesù a portare la croce sul Golgota (Vangelo di Marco 15,21). Dopo essere stato vescovo di Tebe in Grecia, seguì san Paolo in Spagna dove fu vescovo di Tortosa; da qui sarebbe stato mandato dall'apostolo ad evangelizzare Avignone.[2]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Romani 16,14, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
- ^ Lespinasse, Armorial historique du diocèse et de l'Etat d'Avignon, p. 4.
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