Rudy Van Gelder (Jersey City, 2 novembre 1924 – Englewood Cliffs, 25 agosto 2016) è stato un ingegnere del suono specializzato in registrazioni di musica jazz.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Figura leggendaria nel campo delle registrazioni jazz, Van Gelder era un ottico e cominciò da dilettante registrando i suoi amici nel salotto della casa dei genitori a Hackensack, New Jersey. Fu uno dei suoi amici, il sax baritono Gil Melle, a presentarlo ad Alfred Lion, il produttore della Blue Note Records, nel 1952 circa. Fu l'inizio di una sfolgorante carriera che associò il nome di Van Gelder principalmente all'etichetta Blue Note, anche se lavorò con le principali etichette jazz newyorkesi degli anni cinquanta, tra cui la Prestige e la Savoy.
Van Gelder, che aveva continuato fino ad allora a lavorare dal salotto della casa dei genitori, nell'estate del 1959 spostò lo studio in un ambiente più spazioso a Englewood Cliffs, pochi chilometri a sudest del luogo originale (si dice spesso[senza fonte] che questo fosse stato costruito allo scopo, ma era in realtà stato costruito per diventare l'abitazione dei genitori di Van Gelder).
Van Gelder registrò la maggior parte dei grandi del jazz della seconda metà del XX secolo, tra cui Miles Davis, Thelonious Monk, Wayne Shorter, John Coltrane e moltissimi altri, contribuendo a immortalare dischi che hanno fatto storia. A metà degli anni 50, Monk compose un pezzo intitolato Hackensack dedicato proprio a Van Gelder e al suo studio. A Hackensack, Sonny Rollins registrò Saxophone Colossus e il quintetto di Miles Davis effettuò le sessioni della serie Cookin' with the Miles Davis Quintet. Nello studio di Englewood Cliffs, nel 1964, John Coltrane registrò il leggendario A Love Supreme per la Impulse! Records. In quegli anni anche la Verve Records iniziò ad avvalersi di Van Gelder, così come altre etichette, tra cui la CTI Records (un'etichetta specializzata in smooth jazz), che registrò a Englewood Cliffs molti album di successo.
Le registrazioni di Van Gelder sono ammirate per il calore e la presenza dei suoni, anche se alcuni critici[senza fonte] osservano che il suono del pianoforte nelle registrazioni più vecchie può apparire esile e remoto.
Gli ultimi anni lo hanno visto impegnato nella rimasterizzazione digitale a 24 bit del catalogo Blue Note per l'ultima serie di riedizioni, vivendo e lavorando a Englewood Cliffs.[1]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ The State of Jazz: Meet 40 More Jersey Greats Archiviato il 27 settembre 2008 in Internet Archive., sullo The Star-Ledger, 28 settembre 2004
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Rudy Van Gelder
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Rudy Van Gelder, su Last.fm, CBS Interactive.
- (EN) Rudy Van Gelder, su AllMusic, All Media Network.
- (EN) Rudy Van Gelder, su Discogs, Zink Media.
- (EN) Rudy Van Gelder, su MusicBrainz, MetaBrainz Foundation.
- (EN) Rudy Van Gelder, su IMDb, IMDb.com.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 62743208 · ISNI (EN) 0000 0000 1969 1076 · SBN TSAV471001 · LCCN (EN) no00020144 · GND (DE) 133648508 · J9U (EN, HE) 987011337852805171 |
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