Ritratto di Laura Dianti | |
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Autore | Tiziano Vecellio |
Data | 1520–1525 circa |
Tecnica | Olio su tela |
Dimensioni | 119×93 cm |
Ubicazione | Collezione Kisters, Kreuzlingen |
Ritratto di Laura Dianti è un dipinto a olio su tela (119x93 cm) di Tiziano, databile al 1520–1525[1] circa e conservato nella Collezione Kisters a Kreuzlingen. È firmato "TICI/ANVS F.".
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Un ritratto di Laura Dianti, amante ufficiale di Alfonso I d'Este, è citato dal Vasari, poi oggetto di un'incisione di E. Sadler. Ridolfi, nel 1648, descrisse l'opera basandosi sull'incisione, dalla quale poi derivarono numerose copie.
Una di queste, ritenuta generalmente autografa, è quella presente, che fu inviata nel 1599 da Cesare d'Este all'imperatore Rodolfo II a Praga. Nel 1649 era nelle collezioni di Cristina di Svezia, che lo portò con sé a Roma nel 1654. In seguito fu del cardinale Azzolino, poi, dal 1686, dei principi Odescalchi e, dal 1721, di Filippo d'Orléans. Nel 1800 era in una raccolta inglese e dal 1876 nella collezione Cook, prima di arrivare in quella Kisters a Kreuzlingen.
In seguito la critica moderna ritenne l'opera una copia da un originale perduto, così come le versioni della Galleria Estense di Modena, del Nationalmuseum di Stoccolma, della Galleria Borghese di Roma e di numerose raccolte private.
Dopo un restauro in America, dove si riscoprì anche la firma sulla manica, l'opera viene in genere considerata l'originale. L'opera faceva coppia con un ritratto di Alfonso I pure perduto, ma del quale si conoscono numerose copie, la migliore delle quali è forse al Metropolitan Museum di New York.
Descrizione e stile
[modifica | modifica wikitesto]Il dipinto è il ritratto di Laura Dianti, amante di Alfonso I d'Este in seguito alla morte di Lucrezia Borgia. Ritratta in più occasioni da Tiziano, forse anche nel celebre dipinto del Louvre conosciuto come Donna allo specchio.
La Dianti è ritratta con un sontuoso abito azzurro ricco di pizzi e ornamenti, l'acconciatura è complessa e sormontata da un vistoso diadema. Il braccio destro della donna è disteso lungo il corpo, mentre la mano sinistra si poggia sulla spalla di un paggetto africano.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Ritratto di Laura dei Dianti, su fe.fondazionezeri.unibo.it. URL consultato il 2 dicembre 2012 (archiviato dall'url originale il 18 febbraio 2013).
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Francesco Valcanover, L'opera completa di Tiziano, Rizzoli, Milano 1969.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Ritratto di Laura Dianti
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Le copie del Ritratto di Laura Dianti nella sito della fondazione Federico Zeri, su fe.fondazionezeri.unibo.it.