Riserva naturale della Garzaia di Carisio | |
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Tipo di area | Riserva naturale regionale |
Codice WDPA | 64455 |
Codice EUAP | EUAP0368 |
Class. internaz. | Categoria IUCN IV: area di conservazione di habitat/specie |
Stati | Italia |
Regioni | Piemonte |
Province | Vercelli |
Comuni | Carisio |
Superficie a terra | 102,61[1] ha |
Provvedimenti istitutivi | L.R. n.14 del 26 marzo 1990 e L.R. n.20 del 30 marzo 1987[2] |
Gestore | Ente di gestione delle aree protette del Ticino e del Lago Maggiore |
Mappa di localizzazione | |
Sito istituzionale | |
La riserva naturale della Garzaia di Carisio è un'area naturale protetta, più precisamente una riserva naturale a gestione regionale, situata nel comune di Carisio in provincia di Vercelli (Piemonte).
La riserva è stata istituita nel 1999 e occupa una superficie di circa 103 ettari nella provincia di Vercelli.[3] Il territorio della riserva è compreso nel sito di interesse comunitario (SIC) della rete europea Natura 2000 dal nome "Garzaia di Carisio" (Codice IT1120005).[4]
Territorio
[modifica | modifica wikitesto]La riserva si estende a cavallo del torrente Elvo su un'area grossomodo rettangolare, limitata a nord dall'autostrada Torino-Milano e a sud dalla SP "Saluggia - Gattinara", ad una quota compresa tra i 182 e i 190 m. s.l.m..[2]
Fauna
[modifica | modifica wikitesto]Nella riserva sono state censite più di trenta specie di uccelli, la maggior parte delle quali nidificano in loco. Tra gli anfibi presenti si possono ricordare le specie protette tritone crestato, raganella padana e rana di Lessona. Rilevante inoltre è la presenza in questa piccola area di 20 diverse specie di libellule, alcune ormai decisamente rare altrove.[5]
Flora
[modifica | modifica wikitesto]Il parco si sviluppa attorno all'area ripariale dell'Elvo, dove prevalgono i boschi d'invasione (e in particolare la robinia), estendendosi anche su contigui pioppeti e aree risicole.[2] Alcuni rari esemplari di farnia e di ontano residuano dal bosco planiziale che occupava la zona prima dell'intensificarsi dello sfruttamento agricolo.[5]
Strutture ricettive
[modifica | modifica wikitesto]Il servizio di "centro visite" per l'area protetta è gestito dal Parco Lame del Sesia ad Albano Vercellese nella sede di via XX Settembre, 12
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Ente di gestione delle aree protette del Ticino e del Lago Maggiore, su regione.piemonte.it. URL consultato il 6 gennaio 2018.
- ^ a b c Garzaia di Carisio - Scheda Tecnica, scheda sul sito istituzionale dell'Ente parco Lame del Sesia e riserve, www.lamedelsesia.vc.it Archiviato il 2 settembre 2009 in Internet Archive. (consultato nel settembre 2014)
- ^ Fonte: Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, Elenco Ufficiale delle Aree Naturali Protette - 6º Aggiornamento 2010 (Supplemento ordinario alla "Gazzetta Ufficiale" n. 125 del 31 maggio 2010 - Serie generale; pagina 41)
- ^ Siti di Importanza Comunitaria (SIC), Regione Piemonte, lista on-line su gis.csi.it Archiviato il 3 marzo 2016 in Internet Archive. (consultato nel settembre 2014)
- ^ a b GARZAIA DI CARISIO, scheda in .pdf della Regione Piemonte su www.regione.piemonte.it Archiviato il 13 settembre 2014 in Internet Archive. (consultato nel settembre 2014)
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su riserva naturale della Garzaia di Carisio
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- La Garzaia di Carisio su Parks.it, il portale dei parchi italiani (URL consultato nel settembre 2014)
- La riserva sul sito dell'Ente parco, su lamedelsesia.vc.it (archiviato dall'url originale il 2 settembre 2009).