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Tipo | rete tranviaria urbana | ||
Stati | Germania | ||
Città | Mülheim an der Ruhr, Oberhausen | ||
Apertura | 1897 | ||
Linee impiegate | 3 | ||
Lunghezza | 32 km | ||
Scartamento | 1000 mm | ||
Trasporto pubblico | |||
La rete tranviaria di Mülheim e Oberhausen è la rete tranviaria che serve le città tedesche di Mülheim an der Ruhr e Oberhausen. È composta da quattro linee.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]La prima linea tranviaria di Mülheim aprì il 09 luglio 1897; nel 1900 fu collegata con la rete tranviaria di Essen, e nel 1928 con la rete tranviaria di Oberhausen (anch'essa aperta nel 1897).
Negli anni sessanta il comune di Oberhausen decise di chiudere la sua rete tranviaria, in gran parte a binario unico e in pessime condizioni, sostituendola con autolinee; il processo, iniziato nel 1964, terminò quattro anni dopo; nel 1971 fu il turno della linea tra la stazione di Oberhausen e Mülheim (facente capo alla rete di quest'ultima città) e nel 1974 l'ultima tratta tranviaria rimasta, parte della rete della Vestische Straßenbahnen, cessò l'esercizio[1]. I tram tornarono ad Oberhausen nel 1996, con l'apertura di una nuova linea che la collegava a Mülheim[2].
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Abbau der Straßenbahn, su strab-ob.de, http://www.strab-ob.de. URL consultato il 9 settembre 2015.
- ^ Neubau der Straßenbahn, su strab-ob.de, http://www.strab-ob.de. URL consultato il 9 settembre 2015.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Frits van der Gragt, Europe's greatest tramway network, E.J. Brill, Leida, 1968, pp. 31-37.
- (DE) Robert Schwandl, Schwandl’s Tram Atlas Deutschland, 2ª ed., Robert Schwandl Verlag, 2009, p. 36, ISBN 978-3-936573-09-1.
Testi di approfondimento
[modifica | modifica wikitesto]- (DE) Fritz D. Kegel, U-Bahnen in Deutschland. Planung Bau Betrieb, Düsseldorf, Alba Buchverlag, 1971, p. 73, ISBN non esistente.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su rete tranviaria di Mülheim e Oberhausen
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Sito ufficiale, su stoag.de.