Renato Gandolfi | ||||||||||||||||||||||||||||
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Nazionalità | Italia | |||||||||||||||||||||||||||
Calcio | ||||||||||||||||||||||||||||
Ruolo | Portiere | |||||||||||||||||||||||||||
Termine carriera | 1º luglio 1961 | |||||||||||||||||||||||||||
Carriera | ||||||||||||||||||||||||||||
Giovanili | ||||||||||||||||||||||||||||
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Squadre di club1 | ||||||||||||||||||||||||||||
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1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato. Il simbolo → indica un trasferimento in prestito. | ||||||||||||||||||||||||||||
Pallanuoto | ||||||||||||||||||||||||||||
Ruolo | Allenatore | |||||||||||||||||||||||||||
Termine carriera | 30 giugno 1985 | |||||||||||||||||||||||||||
Carriera | ||||||||||||||||||||||||||||
Carriera da allenatore | ||||||||||||||||||||||||||||
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1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato. Il simbolo → indica un trasferimento in prestito. | ||||||||||||||||||||||||||||
Renato Gandolfi (Torino, 17 novembre 1927 – Genova, 30 aprile 2011) è stato un calciatore italiano, di ruolo portiere.
È stato il padre di Ferdinando, Renato e Roberto Gandolfi, questi ultimi due olimpionici di pallanuoto[2][3]. È scomparso nel 2011 all'età di 83 anni[4].
Carriera
[modifica | modifica wikitesto]Calcio
[modifica | modifica wikitesto]Entrato nel vivaio del Grande Torino nel 1940[5], fu ceduto in prestito per due stagioni alla Carrarese[6][7], militante in Serie C. Rientrato in Piemonte, fece parte della rosa granata nella stagione 1948-1949 come secondo portiere: chiuso da Valerio Bacigalupo[3][5] e frenato da una frattura alla clavicola[8], disputò due partite nel campionato di Serie A, in cui esordì il 28 novembre 1948 contro la Triestina.
In occasione di una trasferta in Portogallo, contro il Benfica, gli fu imposto di lasciare il suo posto a Dino Ballarin, che in realtà era il terzo portiere, su pressione del fratello Aldo, che riuscì a convincere il presidente di mandare in Portogallo anche suo fratello; la delusione per Renato fu forte, ma fu proprio questa non convocazione a salvargli la vita, evitandogli di essere coinvolto nella tragedia di Superga[3][4][5].
Rimasto al Torino insieme all'unico altro giocatore superstite, Sauro Tomà[9], fu riserva di Giuseppe Moro nel campionato 1949-1950[10], e nel 1950 fu ceduto al Legnano, militante in Serie B[11].
Con la formazione lilla conquistò la promozione in Serie A, dimostrandosi portiere particolarmente abile nel parare i calci di rigore: nella stagione 1951-1952 ne neutralizzò cinque, eguagliando un record stabilito pochi anni prima dallo stesso Moro e che verrà battuto solo nel 2011 da Samir Handanovič[12]. Nel 1952 ridiscese in Serie B con la maglia del Genoa, conquistando un'altra promozione in Serie A come riserva di Angelo Franzosi[6]; debutta con i rossoblu a causa di un infortunio del titolare, nel riscaldamento della partita Genoa-Legnano del 5 aprile 1953[13]. Nelle stagioni successive il Genoa lo cedette in prestito, dapprima al Legnano, in Serie A, e quindi, nel dicembre 1954, alla Lazio[14], dove non fu mai impiegato e venne schierato solamente nel campionato Riserve[15]. Rientrato definitivamente al Genoa, giocò da titolare per quattro annate, di cui solo la prima da titolare; confermò la propria fama di portiere abile sui calci di rigore parando, tra gli altri, un penalty nella partita decisiva per la salvezza contro il Verona, nel campionato 1957-1958[16].
Nel 1959, svincolatosi dalla formazione ligure, scese in Serie C vestendo la maglia del Piacenza[17], nel quale disputò due campionati con una salvezza e una retrocessione in Serie D. Al termine del secondo campionato si ritirò dall'attività agonistica[18].
Totalizzò complessivamente 118 presenze in Serie A.
Pallanuoto
[modifica | modifica wikitesto]Lasciato il mondo del calcio, si stabilì definitivamente a Nervi (dove aprì anche un negozio)[3] e si dedicò alla pallanuoto[2][19]: fu allenatore della Mameli Voltri, con cui ottenne l'ammissione al campionato di Serie A 1983-1984[20]; nel campionato di Serie A2 1984-1985 allenò invece lo Sturla[21], altra squadra di Genova. Il figlio Roberto è stato anche lui portiere, prima al Nervi dove vinse tutto a livello giovanile e poi del Bogliasco dove vinse lo scudetto nel 1981. Inoltre è stato un giocatore della nazionale italiana di pallanuoto con la quale ha disputato un'olimpiade, un mondiale e due europei. Roberto Gandolfi è deceduto nel 2018.
Palmarès
[modifica | modifica wikitesto]Calcio
[modifica | modifica wikitesto]- Torino: 1948-1949
- Genoa: 1952-1953
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Brera, Tomati, p.252.
- ^ a b Stefano Massa, Addio a Renato Gandolfi, il portiere pararigori del Genoa negli anni Cinquanta, su fondazionegenoa.com, 2 maggio 2011. URL consultato il 21 luglio 2020 (archiviato dall'url originale il 10 aprile 2013).
- ^ a b c d Il Grande Toro arriva in tivù. Gandolfi: 'Mi salvò il destino' Archiviato il 3 aprile 2015 in Internet Archive., La Repubblica, 24 settembre 2005, pag.9 - sez. Genova
- ^ a b Torino, Gandolfi ritrova gli Eroi Archiviato il 10 maggio 2011 in Internet Archive. Tuttosport.com
- ^ a b c Uno schianto e finì il Grande Torino, Gandolfi ringrazia quella sostituzione Archiviato il 2 aprile 2015 in Internet Archive., La Gazzetta dello Sport, 27 dicembre 1998
- ^ a b Nel 1927 nasce Renato Gandolfi Archiviato il 16 dicembre 2018 in Internet Archive. Pianetagenoa1893.net
- ^ C.Fontanelli, G.Masseglia, 100 anni di calcio a Carrara, Empoli, Geo Edizioni, 2009, pp. 109-113
- ^ Fanfulla-Torino 2-3 - Stagione 1948-1949 Archiviato l'8 gennaio 2013 in Internet Archive. Archiviotoro.it
- ^ Visti i primi giocatori nella sede dei granata Archiviato il 2 aprile 2015 in Internet Archive., Stampa Sera, 21 giugno 1949, pag.4
- ^ Il Torino 1949-50 Archiviato il 2 aprile 2015 in Internet Archive., Il Corriere dello Sport, 30 agosto 1949, pag.4
- ^ Karl Ange Hansen è rientrato in Italia Archiviato il 24 settembre 2015 in Internet Archive., La Stampa, 15 agosto 1950, pag.4
- ^ Mai nessuno aveva parato 6 rigori in una stagione, in La Gazzetta dello Sport, 13 ottobre 2011. URL consultato il 21 luglio 2020 (archiviato l'11 agosto 2019).
- ^ Nel 1953 il Genoa batte il Legnano per 2 reti a 0 Archiviato il 22 gennaio 2013 in Internet Archive. Pianetagenoa1893.net
- ^ Roma: da oggi a Frascati i giallorossi. Lazio: non più "carta bianca" a Raynor Archiviato il 26 aprile 2018 in Internet Archive., Il Corriere dello Sport, 30 dicembre 1954, pag.3
- ^ Roma-Lazio 7-1 (2-1) Archiviato il 26 aprile 2018 in Internet Archive., Il Corriere dello Sport, 10 gennaio 1955, pag.1
- ^ Nel 1958 il Genoa supera il Verona Archiviato il 22 gennaio 2013 in Internet Archive. Pianetagenoa1893.net
- ^ Rosa 1959-1960 Archiviato il 2 dicembre 2012 in Internet Archive. Storiapiacenza1919.it
- ^ Acquisti e cessioni 1960-1961 Archiviato il 13 dicembre 2013 in Internet Archive. Storiapiacenza1919.it
- ^ Pararigori e allenatore di pallanuoto: Gandolfi, l’uomo che non partì mai per Lisbona, su Toro News, 1º maggio 2020. URL consultato il 17 ottobre 2024.
- ^ Al Mameli lo spareggio della pallanuoto B ma il Chiavari si sente vincitore morale Archiviato il 15 novembre 2017 in Internet Archive., La Stampa, 4 agosto 1983, pag.17
- ^ A2: il traguardo è la salvezza Archiviato il 12 maggio 2016 in Internet Archive., La Stampa, 12 gennaio 1985, pag.18
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Franco Tomati, Gianni Brera, Genoa Amore mio, Nuove Edizioni Periodiche, 1992.
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (DE, EN, IT) Renato Gandolfi, su Transfermarkt, Transfermarkt GmbH & Co. KG.
- Renato Gandolfi, su smr.worldfootball.net, HEIM:SPIEL Medien GmbH.
- Dario Marchetti (a cura di), Renato Gandolfi, su Enciclopediadelcalcio.it (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2011).
- Statistiche su Archiviotoro.it, su archiviotoro.it. URL consultato il 26 giugno 2013 (archiviato dall'url originale il 28 giugno 2013).