Dino Ballarin | |||||||||||||
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Nazionalità | Italia | ||||||||||||
Calcio | |||||||||||||
Ruolo | Portiere | ||||||||||||
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1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato. Il simbolo → indica un trasferimento in prestito. | |||||||||||||
Dino Ballarin (Chioggia, 23 settembre 1923 – Superga, 4 maggio 1949) è stato un calciatore italiano, di ruolo portiere.
Carriera
[modifica | modifica wikitesto]Nel 1947, Ballarin venne ingaggiato dal Torino come terzo portiere, su consiglio del fratello maggiore Aldo.[1]
Arrivava dai dilettanti e non giocò mai nessuna partita ufficiale col Torino.[2] Si segnalò in squadra per la sua dedizione, che lo vedeva primo ad arrivare agli allenamenti ed ultimo ad andarsene.[2] Come premio, il fratello Aldo convinse la società a includerlo nella rosa diretta a Lisbona per un'amichevole col Benfica, che sarebbe diventata l'ultima partita del Grande Torino.[1][2] La decisione suscitò anche una grossa delusione al secondo portiere, Renato Gandolfi, al quale la mancata convocazione venne comunicata all'ultimo minuto.[2] Gandolfi non sapeva che questo evento gli avrebbe salvato la vita: i due fratelli Ballarin morirono insieme nella Tragedia di Superga.[1][2]
In ricordo della scomparsa di Dino e Aldo, nel 1950 il comune di Chioggia ha intitolato il proprio stadio comunale in memoria dei due atleti.[3] Lo stesso ha fatto il comune di San Benedetto del Tronto, che nel 1949 intitolò il campo sportivo, allora utilizzato dalla Sambenedettese, ai due fratelli.[4]
Dino Ballarin è stato sepolto nel cimitero di Chioggia, vicino al fratello Aldo.
Nella cultura di massa
[modifica | modifica wikitesto]Dino Ballarin è stato interpretato dall'attore Matteo Taranto nella miniserie TV Il Grande Torino, diretta da Claudio Bonivento.[5]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c Carlo Felice Chiesa e Lamberto Bertozzi, Il secolo azzurro: 1910-2010, Bologna, Minerva, 2010, ISBN 978-88-7381-310-1.
- ^ a b c d e R. Ossola-F. Tavella, "Il romanzo del Grande Torino", Newton & Compton, Roma, 1993, pag. 281.
- ^ 70 anni fa lo Stadio intitolato ad Aldo e Dino, su Union Clodiense Chioggia Sottomarina, 5 marzo 2020. URL consultato il 21 marzo 2023.
- ^ STADIO "F.LLI BALLARIN" - TRA PASSATO E FUTURO | Giornate FAI [collegamento interrotto], su FAI. URL consultato il 21 marzo 2023.
- ^ Claudio Bonivento, Il Grande Torino, su Film Commission Torino Piemonte. URL consultato il 6 giugno 2022.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Nicoletta Perini e Davide Bovolenta, "Aldo e Dino Ballarin, uniti per sempre", Il Leggio, 2005
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Dino Ballarin
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Sito ufficiale, su museoballarinchioggia.it.
- (DE, EN, IT) Dino Ballarin, su Transfermarkt, Transfermarkt GmbH & Co. KG.