Recale comune | |
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Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Campania |
Provincia | Caserta |
Amministrazione | |
Sindaco | Porfidia Raffaele (lista civica SiAmo Recale) dall'11-6-2017 |
Territorio | |
Coordinate | 41°03′N 14°18′E |
Altitudine | 43 m s.l.m. |
Superficie | 3,22 km² |
Abitanti | 7 614[1] (31-7-2023) |
Densità | 2 364,6 ab./km² |
Comuni confinanti | Capodrise, Casagiove, Casapulla, Caserta, Macerata Campania, Portico di Caserta, San Nicola la Strada |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 81020 |
Prefisso | 0823 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 061067 |
Cod. catastale | H210 |
Targa | CE |
Cl. sismica | zona 2 (sismicità media)[2] |
Cl. climatica | zona C, 918 GG[3] |
Nome abitanti | recalesi |
Patrono | Antimo di Roma |
Giorno festivo | 11 maggio |
Cartografia | |
Posizione del comune di Recale nella provincia di Caserta | |
Sito istituzionale | |
Recale è un comune italiano di 7 614 abitanti della provincia di Caserta in Campania. Forma con il confinante comune di Capodrise un unico agglomerato urbano.
Geografia
[modifica | modifica wikitesto]Recale è situato a 4 km a sud-ovest di Caserta.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Incerte sono le origini di Recale e la derivazione del suo toponimo, che ha dato luogo, nel tempo, a diverse teorie ed ipotesi, che non sono state ancora sufficientemente documentate. Ricari compare la prima volta in un documento capuano dell'Archivio del monastero di San Giovanni di Capua dell'aprile del 1132, si trattava di una donazione di tre pezze di terra al monastero[4]. Nel 1259 ritroviamo Ricari in un altro documento capuano relativo alla vendita di due pezzi di terra nella località detta Villa Urbana[5]. Nel 1265 la villa Ricari è citata in una pergamena che conferma il possesso di una terra sita nei pressi della villa Caturani[6]. Nel 1326 la chiesa di San Simeone e S. Maria di Recale nell'«archipresbiteratu Terre Lanei», pagò 2 tarì di decima[7]. L'anno seguente il presbitero Petro de Villa Turris pagò 3 tarì e 5 grana di decima per la Cappellania di S. Maria e San Simeone[8].
Nel 1371 molti territori di Recale erano parte integrante del feudo di Aldifreda, posseduto dal feudatario Lisulo de Aversana (o dell’Aversana)[9].
Nel 1412 il feudo di Aldifreda, al quale erano annessi alcuni territori di Recale, era intestato a Carluccio Filomarino di Napoli[10].
Recale compare in un documento capuano del 1429, relativo ad un territorio appartenuto alla nobile famiglia capuana de Aquino: «terra domini Antonii (filii) Iohannis de Aquino de Capua, militis in villa Ricale.»[11]
Nel 1438 il feudo di Alifreda era passato ad Antonella di Aversana, probabilmente figlia di Lisulo e moglie di Carluccio Filomarino[12].
Nel XVI secolo Recale continuava ad essere una «villa» della città di Capua, infatti, la ritroviamo nel Catasto dei cittadini capuani del 1523. Essa contava 46 «fuochi» con 332 abitanti.[13] Le famiglie capuane presenti in Recale erano: Massarus, Nigro, Ja de Ciccho, de Mayenza; mentre i restanti cittadini di Recale erano rappresentati dalle seguenti famiglie: Russo, Argentiano, Cutillo (o Cotillo), de Letizia, de Cuczolo, de Colza, Barbato, Morronese e Pellegrino.[14]
Nel 1557 Prospero Suardo acquistò per 550 ducati il feudo di Acerra e Capodrise dal marchese di Laino. Subito la città di Capua cercò di convincere il predetto marchese a vendere il feudo in questione alla città al medesimo prezzo. Ne nacque una lite che durò molti anni, ma alla fine il feudo rimase alla famiglia Suardo, che stabilì in seguito la sua residenza in Recale.
Nella numerazione dei fuochi del 1596 il feudo di Acerra risultava posseduto da Giovan Battista Suardo e comprendeva: <<Capoderisi, Perroni, Loriano, Recali, Ayrolae, S. Marcellini, Castri Lariani, e Trentulae>>.[15]
In un documento notarile del 1676 ritroviamo la presenza in Recale di Prospero Suardo <<in Torre Ricalis ut residet>>.[16]
Monumenti e luoghi d'interesse
[modifica | modifica wikitesto]- Chiesa del SS. Salvatore
- Chiesa di Santa Maria Assunta
- Villa Guevara di Bovino
Società
[modifica | modifica wikitesto]Evoluzione demografica
[modifica | modifica wikitesto]Abitanti censiti[17]
Infrastrutture e trasporti
[modifica | modifica wikitesto]Ferrovie
[modifica | modifica wikitesto]Recale è servita da una stazione ferroviaria posta lungo la linea Napoli-Foggia.
Amministrazione
[modifica | modifica wikitesto]Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
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1988 | 1989 | Americo Porfidia | Democrazia Cristiana | Sindaco | |
1989 | 1992 | Domenico Porfidia | Democrazia Cristiana | Sindaco | |
1992 | 1994 | Domenico Barriola | commissario | ||
1994 | 1997 | Franco Manzo | Movimento Sociale Italiano | Sindaco | |
1997 | 2002 | Ovidio Gadola | L'Ulivo | Sindaco | |
2002 | 2007 | Americo Porfidia | Unione di Centro | Sindaco | |
2007 | 2012 | Americo Porfidia | Unione di Centro | Sindaco | |
2012 | 2017 | Patrizia Vestini | Lista civica (UdC) | Sindaco | |
2017 | in carica | Raffaele Porfidia | Lista civica | Sindaco |
Gemellaggi
[modifica | modifica wikitesto]- Bovino, dal 2010[senza fonte]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Bilancio demografico mensile anno 2023 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
- ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
- ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
- ^ G. Bova, Le pergamene normanne della Mater Ecclesia capuana, Napoli, 1996, pp. 253-254; L. Russo, Il casale di Recale nel 1665. Nuova numerazione dei fuochi dell'Università di Recali, <<Rivista di Terra di Lavoro>>, Anno XIV, n° 1 - aprile 2019, p. 68..
- ^ J. MAZZOLENI, Le pergamene di Capua, vol. II, p. II, Napoli, 1960, pp. 50-52..
- ^ BOVA, Surici e Medici nella Capua Vetere e nella Capua nuova medievali, Santa Maria Capua Vetere, 1995, pp. 51-53..
- ^ Rationes Decimarum Italiae nei secoli XIII e XIV, Campania, a cura di M. INGUANEZ, L. MATTEI-CERASOLI, P. SELLA, Città del Vaticano, 1942, n. 3192, p. 225..
- ^ Ivi, n. 3308, p. 233..
- ^ G. Caetani, Regesta Chartarum. Regesto delle pergamene dell’Archivio Caetani, vol. III, San Casciano val di Pesa, 1929, pp. 1-2; cfr. L. Russo, Proprietari e famiglie di Recale (1132-XIX secolo), Napoli, 2021, p. 11.
- ^ G. Caetani, Regesta Chartarum. Regesto delle pergamene dell’Archivio Caetani, cit., p. 223; Russo, Proprietari e famiglie di Recale (1132-XIX secolo), Napoli, 2021, p. 11.
- ^ G. Iannelli, Regesto, in G. Bova, Le pergamene angioine della Mater Ecclesia Capuana, 1281-1282, V, L’età dei templari, Salerno, Palladio Editrice, 2017, p. 92..
- ^ G. Gaetani, Regesta Chartarum. Regesto delle pergamene dell’Archivio Caetani, vol. III, cit., p. 185; Russo, Proprietari e famiglie di Recale (1132-XIX secolo), Napoli, 2021, p. 11.
- ^ Archivio Comunale di Capua presso la Biblioteca del Museo Campano di Capua (ACC), Catastum Civitatum Civis Capuae, 1523; Russo, Il casale di Recale nel 1665, cit., p. 70..
- ^ L. Russo, Proprietari e famiglie di Recale (1132-XIX secolo), Napoli, 2019, p. 38.
- ^ G. Caporale, Memorie storico-diplomatiche della città di Acerra, Napoli, 1975, pp. 479-481; Russo, Il casale di Recale nel 1665, cit., p. 70.
- ^ Archivio di Stato di Caserta, Atti del notaio Giulio Cesare Stellato, 1676.
- ^ Statistiche I.Stat - ISTAT; URL consultato in data 28-12-2012.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Recale
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Sito ufficiale, su comune.recale.ce.it.