Razi Mohebi (Ghazni, 1º gennaio 1970[1]) è un regista cinematografico, sceneggiatore e attore cinematografico afghano, rifugiato politico in Italia dal 2007.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Razi Mohebi è di etnia Hazara, una delle minoranze storicamente oggetto di discriminazioni e persecuzioni in Afghanistan.[2][3][4] Suo padre, attivista politico, fu incarcerato dai Mujaheddin; Razi fu allora costretto ad emigrare a quattordici anni, prima in Pakistan e poi, dopo un breve rientro in patria, in Iran, dove ha compiuto gli studi.[5] Per poter accedere agli studi ha dovuto iscriversi ad una scuola islamica (centro coranico di Qom);[6] successivamente è entrato alla Facoltà di Belle Arti dell'Università di Teheran, dove ha studiato pittura e cinema. A Teheran ha conosciuto la sua attuale moglie e collega Soheila Javaheri.
Mutato il regime politico nel 2001, Razi e sua moglie sono andati in Afghanistan, dove hanno svolto attività nel settore sociale (interventi a favore dei bambini) e artistico. Razi Mohebi ha collaborato alla fondazione della Kabul film,[7] ha avuto ruoli come attore (Alle cinque della sera) ed assistente alla regia (Osama).
Per le tematiche affrontate nei film (diritti umani, discriminazioni, emancipazione femminile in Afghanistan), il regista ha subito minacce ed aggressioni fisiche; mentre era in Italia per un premio, nel 2007, ha saputo che la sua impresa era stata oggetto di un attentato. È stato così costretto a lasciare l'Afghanistan per l'Italia. Fondatore della Razi Film House, oggi vive ed opera a Trento, con la sua famiglia, con lo status di rifugiato politico.
Filmografia
[modifica | modifica wikitesto]Regista
[modifica | modifica wikitesto]- Le puit (2003)
- Little rug weaver (2004)
- Kite (2004)
- Choori Foroosh (The Bracelet Seller) (2004)
- Reame del nulla (2010)
- Sangue e pomodori (2010)
- Gridami (2010)
- Afghanistan 2014 (2012)[8][9]
- Cittadini del nulla (2015) [10]
Assistente alla regia
[modifica | modifica wikitesto]- Osama, di Siddiq Barmak (2003)
- Khakestar-o-khak (Earth and Ashes), di Atiq Rahimi (2004)
- L'Etoile du soldat (The Soldier's Star), di Christophe de Ponfilly (2006)
Attore
[modifica | modifica wikitesto]- Alle cinque della sera (Panj é asr), di Samira Makhmalbaf (2003)
- Lezate divanegi (Joy of Madness), di Hana Makhmalbaf (2003)
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Alcune fonti (tra cui il sito IMDb) riportano la data del 4 agosto 1971; nel curriculum riportato sul sito della Razi Film House è indicata la data del 1º gennaio 1970
- ^ (EN) World Directory of Minorities and Indigenous Peoples - Afghanistan : Hazaras, in “Refworld”, UNHCR
- ^ (EN) Saleem Javed, A brief history of Hazara persecution, in “Friday Times” Archiviato il 6 marzo 2012 in Internet Archive.
- ^ Sito della Comunità Hazara
- ^ Fulvio Gardumi, Afghanistan 2014, in “Il gioco degli specchi”, n. 6/11, p. 10
- ^ Boris Puggia, Razi Mohebi/Soheila Javaheri, in “www.uncomag.com”, 8 maggio 2013
- ^ Annalisa Zabonati (cur.), Intervista ai registi Razi e Soheila Mohebi, in “DEP – Deportate, esuli, profughe”, n. 21/13, 185 ss. (PDF), su unive.it. URL consultato il 18 luglio 2014 (archiviato dall'url originale il 29 luglio 2014).
- ^ Afghanistan 2014, su ilgiocodeglispecchi.org.
- ^ Afghanistan 2014, su cinemaitaliano.info. URL consultato il 17 ottobre 2015.
- ^ Cittadini del nulla (2015), su cinemaitaliano.info.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Razi Mohebi, su MYmovies.it, Mo-Net Srl.
- (EN) Razi Mohebi, su IMDb, IMDb.com.
- Curriculum di Razi Mohebi sul sito della Razi Film House, su razifilmhouse.blogspot.it.
- Razi Mohebi, il regista afghano che racconta i migranti, in www.frontieratv.it, su frontieratv.it.
- (EN) Filmography of Razi Mohebi, su razifilmhouse.wordpress.com.
- Cagol, Immigrati in cerca di casa, in Ufficio stampa Provincia autonoma di Trento [collegamento interrotto], su ufficiostampa.provincia.tn.it.
- Razi Mohebi e Soheila Mohebi, I rifugiati politici, cittadini del nulla, in “Fieri – Forum internazionale ed europeo di ricerche sull’immigrazione”, 3 maggio 2013, su fieri.it.