Ragnvald Knaphövde | |
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Re di Svezia riconosciuto solo nello Svealand | |
In carica | 1125 – 1126 |
Predecessore | Ingold II di Svezia |
Successore | Magnus I di Götaland |
Nascita | 1100 |
Morte | Karbely, 1126 |
Luogo di sepoltura | Abbazia di Vreta |
Padre | Olof Näskonung |
Ragnvald Knaphövde, o Ragnvald Kanphöfde in danese (1100 – Karbely, 1126), fu re di Svezia, non riconosciuto nello Östergötland e nel Västergötland; regnò solo per alcuni mesi, ed è citato nelle Leggi di Västgötalagen come successore di Ingold II il Giovane (Ingold den yngre). Secondo il Nordisk familjebok, il nome Knaphöfde sarebbe da ricondurre al nome di un recipiente usato per contenere bevande della grandezza pari a quella della testa del re[1].
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Eletto re dopo la morte del fratello Ingold II, come nuovo re degli svedesi, e dei Goti di Östergötland alle Pietre di Mora come consuetudine. I Geati ovvero i Goti dello Västergötland, avevano eletto, invece, il principe danese Magnus Nielsen.
Fece un viaggio in Svezia, allora obbligatorio per tutti i re eletti, con il fine di farsi accettare in tutto il regno.
Secondo quanto racconta Saxo Grammaticus, Ragnvald fece un viaggio nello Västergötland, dove non era riconosciuto come re. Gli abitanti del luogo considerarono questo viaggio un affronto e lo uccisero nel 1126 a Karbely.
«Interea Sueticarum partium rege absumpto, Gothi summam, cuius omne penes Sueones arbitrium erat, Magno deferre ausi, alieni privilegii detrimento dignitatis sibi incrementa quaerebant. Quorum Sueones auctoritate contempta, veterem gentis suae praerogativam in aliquanto obscurioris populi invidia deponere passi non sunt. Igitur antiquae dignitatis speciem intuentes, titulum iniusta collatione praereptum novi regis electu cassarunt. Qui mox a Gothis trucidatus, morte Magno imperium cessit.»
«Intanto era morto il re della Svezia e a dispetto del fatto che fosse privilegio e prerogativa di tutti i popoli svedesi eleggere un nuovo re, i Geati si arrogarono il diritto di non rispettare la scelta degli altri ed elessero Magnus come nuovo re. Gli altri svedesi non vollero riconoscere questo diritto ai Geati dal momento che tale prerogativa apparteneva a tutte le genti di Svezia da tempo immemorabile. Perciò gli Svedesi non riconobbero il re eletto ed elessero un altro re (Ragnvald Knaphövde). Questo, tuttavia, fu subito ucciso dai Geati e lo scettro passò nuovamente a Magnus.[2]»
Come già detto, un'importante fonte su questo re è rappresentata dal corpus di leggi dello Västergötland. Questo celebre testo medievale riconosce solo i re eletti dai popoli di Svezia uniti in assemblea e perciò nella lista dei regnanti non nomina Magnus, eletto solo dai Geati, ma sembra sostenere le ragioni di Ragnvald. In un passo leggiamo:
«Tiundi war Rangwaldær konongær. baldær oc huxstor. reð .a. karllæpitt at vgislædhu. oc fore þa sæwirðnigh han giorðhe allum wæstgötom. þa fek han skiæmðær döðhæ. styrðhi þa goðhær laghmaðþær. wæstrægötllandi. oc lanz höffhengiær. oc waru þa allir tryggir landi sinu[3]»
«Il decimo re (si intende di quelli cristiani) fu Ragnvald Knaphövde, re valoroso e coraggioso. Cavalcò fino a Karleby e scelse di non portare con se ostaggi[4]. Tuttavia, fu ucciso vergognosamente per la mancanza di rispetto che aveva dimostrato nei confronti dei Goti dell'Ovest. In seguito, ottimi legislatori e capitani governarono sullo Västergötland e ognuno si sentì in pace nella sua patria.»
In questo testo, appena citato, scritto proprio in Västergötland, il motivo della morte è ricondotto al suo essere spregiudicato e alla sua mancanza di rispetto nei confronti delle genti dell'Ovest della Svezia.
Sarà poi Giovanni III di Svezia a spostare i resti di Ragnvald, la cui tomba sembra essere stata già allora danneggiata, in una nuova nell'Abbazia di Vreta, tradizionale luogo di sepoltura per gli appartenenti alla dinastia si Sverker.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Nordiskfamiliebok.
- ^ Saxo Grammaticus, Testo del passo in Latino, in Gesta Danorum. URL consultato il 21 aprile 2014.
- ^ Lista dei re di Svezia secondo lo Västgötalagen, su project2.sol.lu.se. URL consultato il 21 aprile 2014.
- ^ Data la pericolosità dei viaggi a quell'epoca, si era soliti portare con sé ostaggi appartenenti a famiglie dei luoghi per cui si transitava a titolo di sicurezza personale
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (DA) AA.VV., Nordisk familjebok, su runeberg.org, p. 914. URL consultato il 21 aprile 2014.
- (SV) Lagerqvist & Åberg, Kings and Rulers of Sweden p. 13 ISBN 91-87064-35-9
- (SV) Hans Gillingstam, Biografia di Ragnvald sul sito del Riksarkivet
Altri progetti
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