Raf Jan Simons (Neerpelt, 12 gennaio 1967) è uno stilista belga.
A partire dal 1995, Simons ha lanciato il suo marchio di abbigliamento maschile. È stato direttore creativo di Jil Sander, Christian Dior (2012-2015)[1] e Calvin Klein (2016-2018).[2][3][4] Dal 1º aprile 2020 è direttore co-creativo di Prada, in collaborazione con Miuccia Prada.[5][6]
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Raf Simons è nato nel gennaio 1967 a Neerpelt, in Belgio, da Jacques Simons, un guardiano notturno, e Alda Beckers, una donna delle pulizie.[7]
Simons si è laureato in Industrial Design e Furniture Design presso la LUCA School of Arts di Genk nel 1991. Durante questo periodo, Simons si riunì al caffè di Anversa Witzli-Poetzli con artisti del calibro di Olivier Rizzo, Willy Vanderperre, David Vandewal e l'allora fidanzata Veronique Branquinho per discutere di moda, in particolare di Helmut Lang e Martin Margiela.[8][9]
Ha iniziato a lavorare come designer di mobili per varie gallerie, dopo aver precedentemente svolto un tirocinio presso lo studio di design di Walter Van Beirendonck tra il 1991 e il 1993.[10]
Van Beirendonck lo portò alla settimana della moda di Parigi e fu allora che Simons vide per la prima volta una sfilata di moda – la sfilata tutta bianca di Martin Margiela nel 1991 – che ispirò Simons a dedicarsi al fashion design.[11]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (EN) Raf Simons to Step Down at Christian Dior, in Vogue. URL consultato il 22 dicembre 2018.
- ^ (EN) Raf Simons Takes Over Calvin Klein, su nymag.com, 2 agosto 2016. URL consultato il 2 agosto 2016.
- ^ (EN) CALVIN KLEIN 205W39NYC Fall 2017 Ready-to-Wear Fashion Show, in Vogue. URL consultato il 1º gennaio 2019.
- ^ (EN) Stephen Garner, RAF SIMONS OFFICIALLY STARTS AT CALVIN KLEIN AS CHIEF CREATIVE OFFICER, in MR Magazine, 2 agosto 2016.
- ^ (EN) Vanessa Friedman, Raf Simons Becomes Co-Creative Director at Prada, in New York Times, 23 febbraio 2020.
- ^ (EN) Luisa Zargani e Miles Socha, Prada Taps Raf Simons as Co-Creative Director, in Women's Wear Daily, 23 febbraio 2020.
- ^ Voguepedia: Raf Simons, in Vogue. URL consultato il 2 novembre 2012 (archiviato dall'url originale il 14 novembre 2012).
- ^ (EN) Mark Holgate, Monsieur Simons: Raf Simons at Dior, in Vogue. URL consultato il 18 novembre 2012 (archiviato dall'url originale il 19 novembre 2012).
- ^ Raf Simons alumnus van 2017, su productdesign-luca-school-of-arts-campus-c-mine.com. URL consultato il 18 agosto 2019 (archiviato dall'url originale il 18 agosto 2019).
- ^ Raf Simons: Redux, Firenze, Edizioni Charta, 2005, ISBN 9788881585434.
- ^ (EN) Raf Simons' Universe [collegamento interrotto], in HUSK Magazine. URL consultato il 1º novembre 2012.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikiquote contiene citazioni di o su Raf Simons
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Raf Simons
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Pat Bauer, Raf Simons, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- (EN) Raf Simons, su IMDb, IMDb.com.
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