Quatara di Porto Cesareo | |
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Origini | |
Altri nomi | Quataru ti lu pescatore, quatàra alla cisàrola |
Luogo d'origine | Italia |
Regione | Puglia |
Zona di produzione | Provincia di Lecce |
Dettagli | |
Categoria | secondo piatto |
Riconoscimento | P.A.T. |
Settore | Preparazione di pesci, molluschi e crostacei |
La quatara di Porto Cesareo (pronuncia [kwaˈtaːra]), conosciuta localmente anche come quataru ti lu pescatore o anche come uatàra alla cisàrola,[1] è una zuppa di pesce preparata a Porto Cesareo e nel resto del Salento nella provincia di Lecce. Ha ottenuto dal Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali il riconoscimento di prodotto agroalimentare tradizionale (P.A.T). Prende il nome quatara dalla caldaia in rame con cui veniva originariamente preparata. Non sono ben definite le varietà di pesce da utilizzare, essenzialmente si tratta di pesce di scoglio, pescato con reti da posta. Oltre a questo si utilizzano mitili e crostacei. Le origini del piatto risalgono alle zuppe fatte con lo scarto del pescato, cosiddetto "pesce chiatticiatu", il pesce considerato non commerciabile che veniva cotto a bordo dei pescherecci di Porto Cesareo al largo per battute di pesca di più giorni.[2]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Vedi tipicipuglia.it Archiviato il 25 gennaio 2010 in Internet Archive.
- ^ Vedi ancora tipicipuglia.it Archiviato il 25 gennaio 2010 in Internet Archive.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- scheda su tipicipuglia.it, su tipicipuglia.it (archiviato dall'url originale il 25 gennaio 2010).