Il pero mandorlino (Pyrus spinosa Forssk., 1775) è una pianta appartenente alla famiglia delle Rosaceae, presente nell'Europa mediterranea.[2]
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]È un arbusto o piccolo albero a lento accrescimento, alto fino a 12 metri con fusto e rami principali eretti, chioma poco densa.
Le foglie sono molto variabili, generalmente oblungo-lanceolate, (1-2,5 – 3–7 cm), con apice rotondato od acuto e base arrotondata. La pagina inferiore è bianco-tomentosa nella fase giovanile e quasi glabra successivamente. Quella superiore nelle foglie adulte è lucida ed assume tonalità azzurrognole. Il picciolo è lungo 10–20 mm ed i margini sono interi o finemente crenati.
I fiori (8-12) sono raccolti in cime ombrelliformi. I petali, bianchi ed ellittici (5-6 – 7–8 mm), sono interi o più spesso leggermente bilobi all'apice, con breve unghia alla base. I boccioli, sulla parte terminale, presentano una colorazione rossastra simile al melo. La fioritura avviene da marzo a maggio a seconda delle altitudini e dell'esposizione.
I frutti globosi, di 2–4 cm di diametro, con peduncolo robusto e lungo quanto il frutto o più, sono di colore bruno-giallognolo e maturano in settembre-ottobre.
Lo si trova frequentemente come arbusto alto sui 3 metri ma può raggiungere i 10 metri di altezza e i 4 metri di circonferenza come il monumentale pero di Pianetti a Gratteri nel parco delle Madonie.
Distribuzione e habitat
[modifica | modifica wikitesto]È specie steno-mediterranea diffusa dalla Spagna fino alla Turchia con particolare riferimento alle seguenti regioni: Catalogna, Provenza, Italia centro-meridionale, Istria, Dalmazia, Serbia meridionale, Peloponneso, Creta, Rodi, Bitinia e Tracia.
Sinonimi
[modifica | modifica wikitesto]- Crataegus amygdaliformis (Vill.) Chalon [1954, Bull. Soc. Roy. Bot. Belg., 7 : 174]
- Pyrus amygdaliformis Vill. -- Cat. Jard. Pl. Strasbourg 323. 1807]
- Pyrus amygdaliformis Vill. var. oblongifolia (Spach) Nyman [1879, Consp. Fl. Eur. : 241]
- Pyrus angustifolia Decne. [1835, Ann. Sci. Nat. Bot., sÚr. 2, 4 : 359]
- Pyrus communis L. subsp. amygdaliformis (Vill.) Braun-Blanq. [1919, Annuaire Conserv. Jard. Bot. GenÞve, 21 : 35]
- Pyrus communis L. var. amygdaliformis (Vill.) Fiori in Fiori & Paol. [1898, Fl. Anal. Ital., 1 : 599]
- Pyrus cuneifolia Guss. [1826, Pl. Rar. : 202]
- Pyrus oblongifolia Spach [1834, Hist. Nat. VÚg., 2 : 128]
- Pyrus parviflora Desf. [1808, Ann. Mus. Paris, 12 : 52, tab. 4]
- Pyrus pyrainus Raf. [1814, Specch. Sci., 2 : 173]
- Pyrus salviifolia DC. var. amygdaliformis (Vill.) Griseb. [1843, Spicil. Fl. Rumel., 1 : 92]
- Pyrus sinaica Thouin [1815, MÚm. Mus. Paris, 1 : 170, tab. 9]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (EN) Barstow, M. 2017, Pyrus spinosa, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020. URL consultato il 23/11/2022.
- ^ (EN) Pyrus spinosa, su Plants of the World Online, Royal Botanic Gardens, Kew. URL consultato il 23/11/2022.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Sandro Pignatti, Flora d'Italia, Bologna, Edagricole, 1982, ISBN 88-506-2449-2.
- T.G. Tutin, V.H. Heywood et alii, Flora Europea, Cambridge University Press, 1976, ISBN 0-521-08489-X.
- Zangheri P., Flora Italica (2 voll.), Cedam, 1976.
- Giardina, G., Raimondo, F.M. & Spadaro V.: A catalogue of plants growing in Sicily. — Bocconea 20: 5-582. 2007. — ISSN 1120-4060.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Pyrus spinosa
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