Parula protonotaria | |
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Femmina | |
Stato di conservazione | |
Rischio minimo[1] | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Phylum | Chordata |
Classe | Aves |
Ordine | Passeriformes |
Famiglia | Parulidae |
Genere | Protonotaria S. F. Baird, 1858 |
Specie | P. citrea |
Nomenclatura binomiale | |
Protonotaria citrea (Boddaert, 1783) | |
Areale | |
Areale di nidificazione
Areale di svernamento |
La parula protonotaria (Protonotaria citrea Boddaert, 1783), unica specie del genere Protonotaria S. F. Baird, 1858, è un uccello della famiglia dei Parulidi originario delle regioni orientali e sud-orientali degli Stati Uniti[2].
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]La parula protonotaria è un piccolo uccello canoro dai colori vivaci, con testa e collo di un brillante giallo-arancio, di 14 cm di lunghezza e di circa 14 g di peso. L'appellativo dell'insolito nome comune di questa specie, «protonotaria», allude alle tonache dal cappuccio giallo che venivano indossate in passato dagli ecclesiastici cattolici romani, e si riferisce al piumaggio giallo brillante[3][4][5]. La parula protonotaria ha il dorso verde-oliva, mentre le ali sono grigio-azzurre con le estremità nere sulla pagina superiore e bianche e gialle su quella inferiore[3].
La femmina non è così vivacemente colorata come il maschio[3]. Il suo corpo spesso presenta sfumature e tinte verdi, specialmente sulla corona, e le ali sono più sbiadite. Ventre e coda sono generalmente più biancastri[3][5]. Maschi e femmine hanno entrambi zampe e piedi color grigio scuro, becco nero e occhi neri[3].
La parula protonotaria viene classificata in un genere a sé, essendo dotata di un becco più lungo di quello delle altre specie di parula. Il canto consiste in un tsweeet–tsweet–tsweet–tsweet molto rumoroso[6].
Distribuzione e habitat
[modifica | modifica wikitesto]La parula protonotaria è originaria degli Stati Uniti, dell'America Centrale e di alcune regioni del Sudamerica settentrionale[4]. L'areale di nidificazione della specie comprende in prevalenza gli stati centrali e sud-orientali degli USA[4][5], ma esso si estende anche lungo la costa atlantica da New York alla Florida, e ad ovest fino a Michigan, Wisconsin, Texas, Oklahoma e Kansas[4].
La parula protonotaria trascorre l'inverno in America Centrale e in alcune parti del Sudamerica settentrionale, in particolare lungo la costa atlantica dal Messico meridionale al Sudamerica. Essa sverna inoltre lungo la costa pacifica di Costa Rica e Panama[4][5].
La specie predilige risiedere in aree di foresta paludosa e in foreste di bassa quota, in prossimità dei fiumi[3]. Viene spesso rinvenuta nei pressi di laghi, stagni e altri grossi specchi d'acqua stagnante o a corso lento[4]. Essa necessita di cavità negli alberi per poter nidificare e pertanto si associa di solito ad alberi di zone umide quali salici, liquidambar, Quercus phellos, Nyssa sylvatica, tupelo, cipressi calvi, olmi e betulle nere[3][4].
La parula protonotaria passa l'inverno nelle foreste di mangrovie[3].
Biologia
[modifica | modifica wikitesto]La parula protonotaria si differenzia da qualsiasi altra parula di foresta degli USA orientali in quanto preferisce costruire il nido in strette cavità[4][7]. Essa è altamente opportunista e nidifica in molti tipi di spazi piccoli, nascosti e ristretti nelle foreste umide e nelle aree paludose. Il nido può essere costruito in aperture naturali, quali le cavità degli alberi, o artificiali, compresi cassette nido e rifiuti abbandonati, quali cartoni di latte, barattoli e vasetti[5][7]. La parula protonotaria può anche utilizzare le cavità scavate dal picchio lanuginoso (Picoides pubescens)[4].
La dieta della parula protonotaria consiste principalmente di insetti, come coleotteri, falene, farfalle, ragni, bruchi e larve d'insetto, che raccoglie dai tronchi degli alberi, dagli alberi caduti e dalla lettiera di foglie sul pavimento della foresta. Si nutre inoltre di chiocciole e isopodi, e incrementa la sua dieta con frutti, semi e nettare[3][4][5].
Il maschio sceglie e prepara un luogo di nidificazione prima di attrarre una compagna, e fodera la cavità del nido con del muschio[3][4]. Il maschio può costruire nidi «fittizi», non utilizzati, o nidi «trabocchetto» per allargare il suo territorio e per fornire siti di nidificazione facoltativi[6]. Il maschio può trascorrere un'intera nottata in uno di questi nidi trabocchetto per dare l'impressione che esso sia occupato[6].
La femmina subentra alla costruzione del nido una volta formatasi la coppia, aggiungendo ulteriore materiale, come radichette, bambagia, rampicanti, corteccia di cipresso, carici, viticci, foglie, steli e gambi di foglie, edera velenosa e perfino lenze da pesca, alla coppa del nido[3].
Tra la fine di maggio e metà giugno la femmina depone da tre a sette uova color bianco-crema con macchioline violacee[3][7][8], che cova per circa 12-14 giorni[3]. Le uova di solito si schiudono entro 12 ore l'una dall'altra, e i nidiacei rimangono nel nido per i primi 10-11 giorni, finché gli adulti non li costringono ad abbandonare la cavità del nido[3]. Entrambi i genitori condividono le responsabilità parentali, come portare il nutrimento ai piccoli e proteggerli da eventuali intrusi. Gli adulti continuano a sorvegliare i giovani, già involati, per circa 35 giorni dopo che hanno lasciato il nido[3][4].
Durante la stagione riproduttiva la parula protonotaria diviene estremamente territoriale. I maschi difendono il territorio cacciando via gli intrusi o sbattendo il becco, mentre le femmine si limitano solo a minacciarsi a vicenda sbattendo il becco. Durante il resto dell'anno, tuttavia, la parula protonotaria è generalmente socievole[3].
Conservazione
[modifica | modifica wikitesto]Sebbene venga attualmente classificata tra le specie a rischio minimo (Least Concern, LC) dalla Lista Rossa della IUCN, le popolazioni riproduttive della parula protonotaria sono altamente localizzate, a causa delle sue specifiche necessità di habitat e dell'aumento della perdita dell'habitat[3].
Le formazioni di mangrovie lungo le coste dell'America Centrale e Meridionale vengono distrutte per fare spazio a insediamenti costieri, autostrade, allevamenti di gamberetti e terreni agricoli, minacciando l'habitat di svernamento della parula. La distruzione delle foreste in cui risiede negli USA costituisce un'ulteriore minaccia per la specie, e oltre il 90% dei territori di nidificazione originari è andato perduto a causa della deforestazione e dell'agricoltura industriale[5].
Affinché la parula protonotaria possa prosperare, è necessaria una gran quantità di cavità negli alberi morti, acqua stagnante e spazio per poter cercare il cibo. L'assistenza degli esseri umani, attraverso la fornitura di nidi artificiali, può anche essere molto utile nel favorire questa specie in habitat degradati e frammentati[5].
La parula protonotaria è una specie migratrice, e la buona riuscita degli spostamenti da un habitat all'altro dipende da un'adeguata conservazione e tutela dell'ambiente. Come per molti altri sforzi e programmi di conservazione internazionali e intercontinentali, la cooperazione interculturale e la comprensione sono di vitale importanza per un buon successo[9].
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (EN) BirdLife International 2012, Protonotaria citrea, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
- ^ (EN) F. Gill e D. Donsker (a cura di), Family Parulidae, in IOC World Bird Names (ver 9.2), International Ornithologists’ Union, 2019. URL consultato l'11 maggio 2014.
- ^ a b c d e f g h i j k l m n o p q The Cornell Lab of Ornithology: All About Birds - Prothonotary warbler (Protonotaria citrea) (July, 2011).
- ^ a b c d e f g h i j k l L. J. Petit (1999) Prothonotary warbler (Protonotaria citrea). In: A. Poole (Ed.) The Birds of North America Online. Cornell Lab of Ornithology, Ithaca.
- ^ a b c d e f g h Audubon - Prothonotary warbler (Protonotaria citrea) Archiviato il 3 aprile 2012 in Internet Archive. (July, 2011).
- ^ a b c Bird Studies Canada - Prothonotary warbler (Protonotaria citrea) Archiviato il 14 gennaio 2016 in Internet Archive. (July, 2011).
- ^ a b c Audubon Guides - Prothonotary warbler (Protonotaria citrea) (July, 2011).
- ^ Wisconsin All-Bird Conservation Plan - Prothonotary warbler (Protonotaria citrea) (July, 2011).
- ^ Virginia Commonwealth University Rice Center - Prothonotary warbler (Protonotaria citrea) Archiviato il 17 novembre 2015 in Internet Archive. (July, 2011).
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Protonotaria citrea
- Wikispecies contiene informazioni su Protonotaria citrea
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Protonotaria citrea, in Avibase - il database degli uccelli nel mondo, Bird Studies Canada.
- Prothonotary warbler videos, photos, and sounds at the Internet Bird Collection
- Prothonotary warbler Species Account – Cornell Lab of Ornithology
- Prothonotary warbler - Protonotaria citrea - USGS Patuxent Bird Identification InfoCenter
- Prothonotary Warbler "The Swamp Songster" by Lisa Petit (January 1997) – Smithsonian Migratory Bird Center
- [collegamento interrotto] at Florida Museum of Natural History
- Prothonotary warbler photo gallery at VIREO (Drexel University)
- Prothonotary warbler species account at NeotropicalBirds (Cornell University)
Controllo di autorità | J9U (EN, HE) 987007541385205171 |
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