In psicoanalisi, il principio di piacere (in tedesco Lustprinzip)[1] rappresenta la ricerca istintiva del piacere e la spinta per evitare il dolore, al fine di soddisfare le esigenze biologiche e psicologiche[2]. In particolare, il principio del piacere è la forza motrice che guida l'Es, che pretende una soddisfazione immediata (tutto e subito)[3].
Il principio di piacere stabilisce che, quando è possibile, l'energia venga scaricata senza indugio (ad esempio: ho fame, mangio). Il principio di realtà, invece, consente di scaricare piccole quantità di energia, ma solo dopo un certo lasso di tempo e seguendo una via indiretta: l'apparato mentale esamina la realtà e valuta varie azioni possibili da fare prima di permettere all'energia di scaricarsi[4].
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Jean Laplanche e Jean-Bertrand Pontalis, Pleasure Principle (pp. 322-5), in The Language of Psycho-analysis, reprint, revised, London, Karnac Books, 1988 [1973], ISBN 978-0-946439-49-2.
- ^ C. R. Snyder e Shane J. Lopez, Positive Psychology, Sage Publications, Inc., 2007, pp. 147, ISBN 0-7619-2633-X.
- ^ Neil R. Carlson e C. Donald Heth, Psychology - the science of behaviour, Pearson Education Canada, 2007, p. 700, ISBN 978-0-205-64524-4.
- ^ Patricia H. Miller, Teorie dello sviluppo psicologico, Bologna, Il Mulino, 2011.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) pleasure principle, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
Controllo di autorità | GND (DE) 4168338-9 |
---|