La costa della Principessa Marta (centrata alle coordinate 72°00′S 7°30′W ) è una parte della costa della Terra della Regina Maud, in Antartide. In particolare, la costa della Principessa Marta si estende tra il meridiano 5°E, a est, e il fronte del ghiacciaio Stancomb-Wills (75°18′S 19°00′W ), a ovest, e confina quindi a est con la costa della Principessa Astrid e a ovest con la costa di Caird (e quindi con la Terra di Coats).[1]
Non tutti i paesi ritengono validi i confini sopraccitati, nel 1973, infatti, il ministero dell'industria della Norvegia, che rivendica il possesso della Terra della Regina Maud, fissò i confini della costa della Principessa Marta in corrispondenza della lingua di ghiaccio Troll (69°30′S 0°30′W ), a est, e del meridiano 20°W, a ovest.[2]
La maggior parte del fronte della costa della Principessa Marta è occupata da piattaforme glaciali. Da est a ovest, sono presenti: la piattaforma di ghiaccio Fimbul, estesa tra le longitudini 3°E e 3°W, la piattaforma di ghiaccio Jelbart, centrata alle coordinate 69°30′S 0°30′W , la piattaforma di ghiaccio Ekström, estesa tra le longitudini 6°40'W e 10°00'W, la piattaforma di ghiaccio Quar, che si protrae dalla longitudine 10°00'W alla longitudine 12°18'W, e la piattaforma di ghiaccio Riiser-Larsen che, coi suoi 400 km, partendo dalla longitudine 12°18'W arriva fino ai 20°45'W, quindi oltre il confine della regione.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]La costa della Principessa Marta è stata la prima porzione di costa del continente antartico mai avvistata dall'uomo. Tale scoperta venne fatta da Fabian von Bellingshausen e Mikhail Lazarev nel 1820.
La costa fu battezzata in onore della principessa Marta di Svezia, moglie del futuro re di Norvegia Olav V, da parte del capitano Hjalmar Riiser-Larsen quando questi scoprì, durante un volo di ricognizione effettuato dalla nave Norvegia nel febbraio 1930, la parte di costa nelle vicinanze di capo Norvegia (71°20′S 12°18′W ).[3]
Il settore a est del meridiano 18°W fu parte della Nuova Svevia, territorio esplorato e rinominato dalla Germania tra il 1938 e il 1939.
In questa regione sono presenti tre basi di ricerca permanenti: la tedesca Neumayer III, la sudafricana SANAE IV e la norvegese Troll. Le basi non permanenti sono la finlandese Aboa, a svedese Wasa e la tedesca Kohnen. Stando ai confini definiti dalla Norvegia, sia la Stazione Kohnen che la Stazione Troll non sono situate nella costa della Principessa Marta ma in quella della Principessa Astrid.
Note
[modifica | modifica wikitesto]Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Costa della Principessa Marta, su Geographic Names Information System per l'Antartico, USGS.