Pretorio Praetorium castrum | |
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Il praetorium di un accampamento da marcia di epoca repubblicana secondo Polibio | |
Ubicazione | |
Stato attuale | Europa Nordafrica Medio Oriente |
Regione | province romane |
Informazioni generali | |
Costruzione | 280 a.C. circa-V secolo |
Condizione attuale | numerosi resti antichi rinvenuti. |
Informazioni militari | |
Utilizzatore | Repubblica romana poi Impero romano |
Funzione strategica | alloggiamento del comandante di un accampamento romano |
Azioni di guerra | campagne militari e battaglie |
Polibio, Storie; Pseudo-Igino | |
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Il Praetorium era l'alloggio del comandante romano di un esercito, di una legione e/o di unità ausiliarie, all'interno di un castrum (accampamento).[1] Il termine derivava da nome di uno dei principali magistrati repubblicani, il praetor.[2]
Il consiglio di guerra si riuniva in questa tenda, acquisendo così un significato amministrativo e giuridico che venne utilizzato anche durante l'Impero bizantino, dove il praitōrion era la residenza del governatore di una città. Il termine è stato utilizzato anche dagli imperatori romani, come termine per indicare il loro quartier generale, dove includevano grandi edifici residenziali o palazzi.[2] Il nome sarebbe stato anche utilizzato per identificare i castra praetoria della guardia pretoriana di stanza a Roma.[2]
Storia
[modifica | modifica wikitesto]In epoca repubblicana, una volta scelto il posto per erigere l'accampamento (castra), si iniziava dalla tenda del comandante (praetorium), che doveva sorgere nella zona più adatta a controllare l'intero campo e a trasmettere gli ordini.[1] Collocata un'insegna dove si aveva intenzione di piantare questa tenda, essa era delimitata intorno da un'area a forma di quadrato, in modo che tutti i suoi lati fossero distanti dall'insegna 100 piedi tolemaici (pari a 120 piedi romani, equivalenti a 35,52 metri) e che la sua superficie fosse di quattro pletri (pari a 5.046 metri quadrati).[3] Lungo poi un lato di questo quadrato, quello nella cui direzione vi fosse un luogo adatto al rifornimento di acqua e di foraggio, erano disposte le legioni romane.[4]
Struttura nel campo permanente
[modifica | modifica wikitesto]L'aspetto esteriore del pretorio non era simmetrico, anche se gli elementi erano tra loro abbastanza proporzionati.[5] Il pretorio era normalmente costruito attorno a due spazi aperti, che corrispondevano ad atrium e peristylium di una casa romana. La maggior parte dei praetorium erano circondate da zone delegate per l'esercizio fisico e le esercitazioni delle truppe. L'area davanti al campo era occupata dagli alloggiamenti del comandante dei soldati.[6] Erano fatte di mattoni, ricoperte di gesso con molti archi e colonne.
All'interno del pretorio gli ufficiali romani erano in grado di svolgere particolari attività in alcune delle zone a loro predisposte e progettate.[7] Il pretorio normalmente si occupava delle informazioni riguardanti le sportulae (programma di tassazione e imposte) della regione, scavata direttamente nelle mura delle sue principali aree pubbliche. Spesso si trovava vicino all'ufficio del procuratore finanziario.[8]
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Il praetorium del forte ausiliario di Racarii de Jos
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Modello di praetorium a Colonia Agrippina
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Vista esterna di un praetorium
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b Polibio, VI, 27.1.
- ^ a b c Smith 1872, voce "Praetorium".
- ^ Polibio, VI, 27.2.
- ^ Polibio, VI, 27.3.
- ^ Evans 1994, pp. 159-161.
- ^ Shipley 1909, pp. 100-102; Frere, Hassall & Tomlin 1989, pp. 257-345; Walthew 2005, p. 301.
- ^ Magness 1996, p. 181.
- ^ De Segni & Holum 2011, pp. 273-300.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Fonti primarie
- Cesare, Commentarii de bello Gallico. (testo latino ).
- Cesare, Commentarii de bello civili. (testo latino ).
- Giuseppe Flavio, Guerra giudaica. (versione inglese ).
- Livio, Ab Urbe condita libri. (testo latino ).
- Polibio, Storie (Ἰστορίαι), III-XV. (versione in inglese qui e qui).*Pseudo-Igino, De munitionibus castrorum.
- Tacito, Annales. (testo latino e versione inglese).
- Tacito, Historiae. (testo latino e versione inglese).
- Vegezio, Epitoma rei militaris.
- Fonti storiografiche moderne
- D.B.Campbell, Roman legionary fortresses 27 BC - AD 378, Oxford, 2006.
- D.B.Campbell, Roman auxiliary forts 27 BC - AD 378, N.Y. e Oxford, 2009.
- Giovanni Cascarino, L'esercito romano. Armamento e organizzazione, Vol. I - Dalle origini alla fine della repubblica, Rimini, 2007.
- G.Cascarino, L'esercito romano. Armamento e organizzazione, Vol. II - Da Augusto ai Severi, Rimini, 2008, ISBN 978-88-84741738.
- Peter Connolly, L'esercito romano, Milano, 1976.
- P.Connolly, Greece and Rome at war, Londra, 1998, ISBN 1-85367-303-X.
- Evans, Edith, Military Architects and Building Design in Roman Britain, in Britannia 25, 1994.
- S.S. Frere, M.W.C. Hassall & R.S.O. Tomlin, Roman Britain in 1988, in Britannia, Vol. 20, 1989.
- Adrian Goldsworthy, Storia completa dell'esercito romano, Modena, 2007.
- Yann Le Bohec, L'esercito romano da Augusto alla fine del III secolo, Roma, 1992, VII ristampa 2008.
- Edward Luttwak, La grande strategia dell'Impero romano, Milano, 1981.
- Magness, Jodi, Masada 1995: Discoveries at Camp F, in The Biblical Archaeologist, Vol.59, N.3, 1996.
- H.M.D.Parker, The Roman Legions, Cambridge, 1958.
- L.J.P. De Segni & K. Holum, A Schedule of Fees (Sportulae) for Official Services from Caesarea Maritima, Israel, in Zeitschrift fur Papyrologie und Epigraphik 145 (2003) - JSTOR 2011, 2011.
- Shipley 1909 Shipley, F. W., The Saalburg Collection, in The Classical Weekly, Vol. 2, N. 13, 1909.
- Smith, William, Dictionary of Greek and Roman Antiquities, London, 1872.
- Walthew, C.V., Modular Planning in First-Century A.D. Romano-British Auxiliary Forts, in Britannia, Vol. 36, 2005.
- G.Webster, The roman imperial army of the first and second century A.D., Oklahoma, 1998.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Praetorium
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Praetorium, in Catholic Encyclopedia, Robert Appleton Company.
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