«Allorché fu aperto il testamento di Cesare e si scoprì che aveva lasciato a ciascun cittadino romano un dono considerevole in danaro, e la folla vide il suo corpo, che fu portato attraverso il Foro romano, tutto rovinato dai colpi di spada, non seppe più mantenere l'ordine e le disciplina. Il popolo raccolse dalla piazza alcuni banchi, transenne e tavoli, li accatastarono attorno alla salma, poi vi appiccarono il fuoco e la bruciarono con grande rapidità. Presero quindi dal rogo alcuni tizzoni ardenti e corsero verso le case degli assassini di Cesare con lo scopo di bruciarle.» Leggi la voce principale del periodo: Storia della Repubblica romana (146-31 a.C.) |
Personaggi della storia romana
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Vedi anche: Storia delle campagne dell'esercito romano
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Letterati e Poetae novi del periodo letterario (240-78 a.C.) e 78-31 a.C.:
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Arte romana repubblicana ed Architettura romana
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