Ponte del Risorgimento | |
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Localizzazione | |
Stato | Italia |
Città | Roma |
Attraversa | Tevere |
Coordinate | 41°55′07.41″N 12°28′14.19″E |
Dati tecnici | |
Tipo | ponte ad arco |
Materiale | cemento armato |
Campate | 1 |
Lunghezza | 159,10 m |
Larghezza | 20,95 m |
Realizzazione | |
Progettista | Giovanni Antonio Porcheddu |
Ing. strutturale | François Hennebique e Giovanni Antonio Porcheddu |
Costruzione | 1909-1911 |
Inaugurazione | 17 aprile 1911 e 11 maggio 1911 |
Intitolato a | Risorgimento |
Mappa di localizzazione | |
Ponte del Risorgimento (o più semplicemente ponte Risorgimento) è un ponte che collega piazzale delle Belle Arti a piazza Monte Grappa, a Roma, nei quartieri Flaminio e Della Vittoria.[1]
Si tratta di una delle prime opere in cemento armato eseguita in Italia e la sua costruzione ebbe un risalto internazionale per la sua arditezza: infatti la sua luce è di oltre 100 metri, all'epoca della realizzazione la più ampia del mondo completata con tale tecnologia[2].
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]La struttura del ponte è costituita da un arco assai ribassato con freccia di circa 10 metri. Ciascun parapetto, a metà strada, presenta iscrizioni rivolte verso l'interno; sul lato nord: «Ponte in cemento armato ad un'unica arcata di 100 metri di corda con freccia di 10 metri» e «Costruito con sistema Hennebique dalla Società Porcheddu Ing. G.A.»; dirimpetto, sul lato sud: «Inaugurato l'11 maggio del 1911 nel cinquantenario della proclamazione di Roma Capitale d'Italia» e «Dall'amministrazione popolare cittadina al Risorgimento Italiano».
Il ponte fu il primo a Roma costruito in calcestruzzo armato: il suo costruttore, l'ingegnere Giovanni Antonio Porcheddu, era all'epoca unico concessionario in Italia del brevetto del francese François Hennebique, a sua volta fra i capiscuola di tale tecnica edilizia.[3] Porcheddu progettò e realizzò l'opera in collaborazione con gli ingegneri Chiera, Giaj e Parvopassu e la supervisione dello stesso Hennebique;[4] Quest'ultimo intervenne anche in cantiere imponendo tempi di disarmo molto brevi, che furono fra l'altro oggetto di polemiche a causa di fessurazioni comparse sulla struttura, le quali tuttavia non ne compromisero l'integrità complessiva.
I lavori, iniziati nel 1909, si conclusero due anni dopo e l'opera fu inaugurata l'11 maggio 1911 dal sindaco Ernesto Nathan in coincidenza con le celebrazioni per il cinquantenario dell'Unità d'Italia.
Trasporti
[modifica | modifica wikitesto]Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Ravaglioli, 52.
- ^ R. Masiero, D. Zannoner, L'ingegneria dei ponti e le nuove sfide del costruire in "Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Tecnica" (2013)
- ^ Rendina, 953.
- ^ Antonio Dore, Il Lingotto di Torino ha un’anima ittirese[collegamento interrotto], La Nuova Sardegna, 22 giugno 2005, 22. URL consultato il 2 agosto 2011.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Armando Ravaglioli, Roma anno 2750 ab Urbe condita. Storia, monumenti, personaggi, prospettive, Roma, Tascabili Economici Newton, 1997, ISBN 88-8183-670-X.
- Claudio Rendina, Enciclopedia di Roma, Roma, Newton Compton Editori, 2005, ISBN 88-541-0304-7.
- Ezio Dolara, Il Ponte del Risorgimento a Roma. Storia, cronaca, genialità, intuizione, in Noir - Notiziario dell'Ordine degli Ingegneri della Provincia di Roma, n. 486, dicembre 2011, pp. 22-29.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
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