Polystachya neobenthamia | |
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Classificazione APG IV | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Plantae |
(clade) | Angiosperme |
(clade) | Mesangiosperme |
(clade) | Monocotiledoni |
Ordine | Asparagales |
Famiglia | Orchidaceae |
Sottofamiglia | Epidendroideae |
Tribù | Vandeae |
Sottotribù | Polystachyinae |
Genere | Polystachya |
Specie | P. neobenthamia |
Classificazione Cronquist | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Plantae |
Sottoregno | Tracheobionta |
Superdivisione | Spermatophyta |
Divisione | Magnoliophyta |
Classe | Liliopsida |
Sottoclasse | Liliidae |
Ordine | Orchidales |
Famiglia | Orchidaceae |
Sottofamiglia | Epidendroideae |
Tribù | Vandeae |
Sottotribù | Polystachyinae |
Genere | Polystachya |
Specie | P. neobenthamia |
Nomenclatura binomiale | |
Polystachya neobenthamia Schltr., 1903 | |
Sinonimi | |
Neobenthamia gracilis |
Polystachya neobenthamia Schltr., 1903 è una pianta della famiglia delle Orchidacee, endemica della Tanzania.[1]
L'epiteto specifico è un omaggio al botanico inglese George Bentham (1800–1884).
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]È una specie erbacea terrestre geofita o litofita, con fusto eretto, ramificato, a crescita simpodiale, alto sino a 80 cm, privo di pseudobulbi.[2][3]
Le foglie sono lineari, distiche, lunghe 12–24 cm e larghe 0.7–1.2 cm.
I fiori, raggruppati in infiorescenze racemose a forma di piramide, sono di colore dal bianco al lilla pallido ed emanano una debole profumazione simile alla menta; i sepali sono lunghi 8–16 mm; il sepalo dorsale è libero mentre i laterali sono parzialmente fusi a protezione del gimnostemio; il labello è bianco con una linea centrale gialla o arancione ed una serie di macchiette dal rosso al magenta disposte ai due lati della linea centrale; possiedono quattro pollinii, globosi o ellissoidi, di consistenza cerosa.
Fiorisce dall'inverno alla primavera.
Distribuzione e habitat
[modifica | modifica wikitesto]Polystachya neobenthamia è endemica dei monti Uluguru e Nguru, nella Tanzania orientale.
Cresce sulle sporgenze muschiose dei pendii rocciosi, tra i 400-2000 metri d'altezza, in zone luminose calde ed umide.
Tassonomia
[modifica | modifica wikitesto]Questa entità, classificata in passato nel genere monospecifico Neobenthamia, è stata recentemente inclusa in Polystachya.[4]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (EN) Polystachya neobenthamia, su Plants of the World Online, Royal Botanic Gardens, Kew. URL consultato il 23 febbraio 2021.
- ^ Neobenthamia gracilis, in www.orchidspecies.com. URL consultato il 20 ottobre 2012.
- ^ Dalla Tanzania una delicatissima specie: Neobenthamia gracilis, in www.orchids.it. URL consultato il 20 ottobre 2012.
- ^ (EN) Chase M.W., Cameron K.M., Freudenstein J.V., Pridgeon A.M., Salazar G., van den Berg C. & Schuiteman A., An updated classification of Orchidaceae (PDF), in Botanical Journal of the Linnean Society, 177 (2), 2015, pp. 151-174.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Pridgeon, A.M., Cribb, P.J., Chase, M.A. & Rasmussen, F. eds, Genera Orchidacearum 5 - Epidendroideae (Part 2), Oxford University Press, 2009, ISBN 9780198507130.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Neobenthamia gracilis
- Wikispecies contiene informazioni su Neobenthamia gracilis