Poliorcetica, dal greco poliorketikon (πολιορκητικόν), letteralmente "espugnazione di città", è il termine che designa l'arte di assediare ed espugnare le città fortificate.
Il corrispondente corpo di conoscenze ha rivestito grandissima importanza bellica e politica (basti pensare ad Alessandro Magno) fino a tutto il XIX secolo. Sono quindi numerosi e importanti gli studiosi che si sono occupati di questi argomenti e degli argomenti collegati riguardanti le fortificazioni. Tra questi ricordiamo:
- Enea Tattico (IV secolo a.C.), autore della Poliorketika, opera relativa agli assedi
- Demetrio Poliorcete (336 a.C. - 283 a.C.)
- Bitone (III secolo a.C.)
- Filone di Bisanzio (III secolo a.C.)
- Ateneo Meccanico (I secolo a.C.)
- Erone di Alessandria (10 ca. - 75 ca.)
- Apollodoro di Damasco (II secolo)
- Erone di Bisanzio (X secolo), autore della Parangelmata Poliorcetica (Παραγγέλματα πολιορκητικά)
- Filippo Brunelleschi (1377-1446)
- Leon Battista Alberti (1404-1472)
- Francesco di Giorgio Martini (1439-1501)
- Sébastien Le Prestre de Vauban (1633-1707)
In seguito venne definita arte ossidionale o tecnica dell'assedio.
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Franco Cardini, La tecnologia dinanzi alla guerra, su presentepassato.it. URL consultato il 23 maggio 2005 (archiviato dall'url originale il 5 maggio 2005).
- Poliorcetica, in Enciclopedia dell'arte medievale, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1998. URL consultato il 30 marzo 2019.
- (EN) Analisi del ms. Hunter 220 contenente i testi di Ateneo, Bitone, Erone, Erone, Apollodoro e Filone, su special.lib.gla.ac.uk.
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