Per plurinazionalismo si intende la coesistenza di due o più gruppi nazionali legalmente riconosciuti all'interno di un unico sistema politico.[1][2] Uno stato plurinazionale è uno stato che non si limita a riconoscere delle minoranze etniche in rapporto a un'etnia maggioritaria, bensì prevede la coesistenza di diverse nazioni, spesso perché le etnie sono numerose e non ve ne è una sufficientemente consistente che possa identificarsi come l'etnia maggioritaria.[1][3]
Il concetto di plurinazionalismo ha origine nel movimento politico indigeno in Bolivia, dove se ne sentì parlare per la prima volta all'inizio degli anni '80.[4]
Stati plurinazionali
[modifica | modifica wikitesto]Attualmente gli stati costituzionalmente definiti come "stati plurinazionali" sono:
Tentativi di plurinazionalismo
[modifica | modifica wikitesto]In Cile il plurinazionalismo è stato oggetto di dibattito in occasione del tentativo di riforma costituzionale attuato nel 2022. La proposta è stata respinta in occasione del plebiscito dello stesso anno.[4][5]
In Spagna alcuni movimenti autonomisti locali e la piattaforma Sumar sostengono la trasformazione della Spagna in uno stato plurinazionale.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b Wayback Machine (PDF), su web.archive.org. URL consultato il 24 luglio 2023 (archiviato dall'url originale il 24 settembre 2015).
- ^ (EN) Polity Definition & Meaning, su Dictionary.com. URL consultato il 24 luglio 2023.
- ^ Demoi, in The Free Dictionary. URL consultato il 24 luglio 2023.
- ^ a b (EN) Nick Burns | August 29, 2022, Chile Could Become “Plurinational.” What Does That Mean?, su Americas Quarterly. URL consultato il 24 luglio 2023.
- ^ (EN) Chile constitution: Voters overwhelmingly reject radical change, in BBC News, 5 settembre 2022. URL consultato il 24 luglio 2023.