Plagiobasis centauroides | |
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Classificazione APG IV | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Plantae |
(clade) | Angiosperme |
(clade) | Mesangiosperme |
(clade) | Eudicotiledoni |
(clade) | Eudicotiledoni centrali |
(clade) | Superasteridi |
(clade) | Asteridi |
(clade) | Euasteridi |
(clade) | Campanulidi |
Ordine | Asterales |
Famiglia | Asteraceae |
Sottofamiglia | Carduoideae |
Tribù | Cardueae |
Sottotribù | Centaureinae |
Infratribù | Volutaria Group |
Genere | Plagiobasis Schrenk, 1845 |
Specie | P. centauroides |
Classificazione Cronquist | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Plantae |
Divisione | Magnoliophyta |
Classe | Magnoliopsida |
Sottoclasse | Asteridae |
Ordine | Asterales |
Famiglia | Asteraceae |
Sottofamiglia | Carduoideae |
Tribù | Cardueae |
Genere | Plagiobasis |
Specie | P. centauroides |
Nomenclatura binomiale | |
Plagiobasis centauroides Schrenk, 1845 | |
Specie | |
(Vedi testo)
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Plagiobasis centauroides Schrenk, 1845 è una specie di pianta angiosperma dicotiledone della famiglia delle Asteraceae. Questa specie è anche l'unica del genere Plagiobasis Schrenk, 1845.[1][2][3]
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]Le specie di questa voce sono piante erbacee perenni non sono spinose. Il fusto ha un portamento eretto, è scarsamente ramificato nella parte distale, la superficie è striata ed è glabro. Queste piante arrivano normalmente a 20 – 60 cm di altezza (massimo 80 cm).[4][5][6][7]
Le foglie si distinguono in basali e cauline. Quelle basali sono picciolate (lunghezza del picciolo 2 – 5 cm); le cauline sono sessili. Le foglie lungo il caule sono disposte in modo alterno, hanno una lamina intera con margini seghettati (o nettamente dentati). La forma è da ellittica a lanceolata; la consistenza è spessa con superficie glabra.
Le infiorescenze si compongono di pochi capolini eterogami terminali raggruppati in forme corimbose lasse o panicolate. I capolini sono formati da un involucro (diametro: 1 - 2,5 cm) a forma da globosa a ovata composto da brattee (o squame) all'interno del quale un ricettacolo fa da base ai fiori tutti tubulosi. Le brattee dell'involucro, disposte su più serie (da 4 a 5) in modo embricato, hanno delle forme orbicolari con ampi margini ialini e consistenza coriacea (la superficie è colorata dal verde al verde-giallo). Le brattee hanno delle appendici con sfumature violacee. Il ricettacolo normalmente è setoso.
I fiori sono tutti del tipo tubuloso.[8] I fiori sono tetra-ciclici (ossia sono presenti 4 verticilli: calice – corolla – androceo – gineceo) e pentameri (ogni verticillo ha 5 elementi). I fiori in genere sono ermafroditi e actinomorfi.
- /x K , [C (5), A (5)], G 2 (infero), achenio[9]
- Calice: i sepali del calice sono ridotti ad una coroncina di squame.
- Corolla: la corolla in genere è colorata di rosa. Lunghezza della corolla: 1,6 – 2 cm.
- Androceo: gli stami sono 5 con filamenti liberi, glabri e papillosi, mentre le antere sono saldate in un manicotto (o tubo) circondante lo stilo.[10]
- Gineceo: lo stilo è filiforme; gli stigmi dello stilo sono due divergenti. L'ovario è infero uniloculare formato da 2 carpelli.
Il frutto è un achenio con pappo. Gli acheni (dimensioni degli acheni: 5 - 6 x 1 - 1,5 mm), con forme strettamente ellissoide-cilindriche e colorati di marrone, sono dimorfici: le striature degli acheni periferici sono falcate; sono invece lineari-oblunghe in quelli centrali. La superficie è scarsamente pubescente e precocemente glabrescente. Il pericarpo dell'achenio è sclerificato; alla sommità l'achenio è provvisto di una piastra (l'apice è arrotondato). Il pappo (facilmente deciduo) è inserito in un anello parenchimatico sulla piastra apicale e in genere è formato da ampie squame pennate e bianche.
Biologia
[modifica | modifica wikitesto]- Impollinazione: l'impollinazione avviene tramite insetti (impollinazione entomogama).
- Riproduzione: la fecondazione avviene fondamentalmente tramite l'impollinazione dei fiori (vedi sopra).
- Dispersione: i semi cadendo a terra (dopo essere stati trasportati per alcuni metri dal vento per merito del pappo – disseminazione anemocora) sono successivamente dispersi soprattutto da insetti tipo formiche (disseminazione mirmecoria).
Distribuzione
[modifica | modifica wikitesto]Le specie di questa voce si trovano dal Caucaso alla Cina occidentale.[2]
Tassonomia
[modifica | modifica wikitesto]La famiglia di appartenenza di questa voce (Asteraceae o Compositae, nomen conservandum) probabilmente originaria del Sud America, è la più numerosa del mondo vegetale, comprende oltre 23.000 specie distribuite su 1.535 generi[11], oppure 22.750 specie e 1.530 generi secondo altre fonti[12] (una delle checklist più aggiornata elenca fino a 1.679 generi)[13]. La famiglia attualmente (2021) è divisa in 16 sottofamiglie.[1]
La tribù Cardueae (della sottofamiglia Carduoideae) a sua volta è suddivisa in 12 sottotribù (la sottotribù Centaureinae è una di queste).[6][14][15][16]
Filogenesi
[modifica | modifica wikitesto]La classificazione della sottotribù rimane ancora problematica e piena di incertezze. Il genere di questa voce è inserito nel gruppo tassonomico informale Volutaria Group. Questo gruppo composto da 8 generi, nell'ambito della sottotribù Centaureinae e da un punto di vista filogenetico, si trova in posizione "basale", ossia è stato il primo gruppo a separarsi dagli altri generi. In più recenti studi, tuttavia, alcuni generi (Mantisalca), risultano avere delle posizioni più centrale all'interno del gruppo informale Rhaponticum Group.[4][5][6][16]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b (EN) The Angiosperm Phylogeny Group, An update of the Angiosperm Phylogeny Group classification for the ordines and families of flowering plants: APG IV, in Botanical Journal of the Linnean Society, vol. 181, n. 1, 2016, pp. 1–20.
- ^ a b World Checklist - Royal Botanic Gardens KEW, su powo.science.kew.org. URL consultato il 4 marzo 2021.
- ^ World Checklist - Royal Botanic Gardens KEW, su powo.science.kew.org. URL consultato il 4 marzo 2021.
- ^ a b Kadereit & Jeffrey 2007, pag. 142.
- ^ a b Funk & Susanna, pag. 308.
- ^ a b c Herrando et al. 2019.
- ^ eFloras - Flora of China, su efloras.org. URL consultato il 4 marzo 2021.
- ^ Pignatti 1982, Vol. 3 - pag. 9.
- ^ Judd-Campbell-Kellogg-Stevens-Donoghue, Botanica Sistematica - Un approccio filogenetico, Padova, Piccin Nuova Libraria, 2007, p. 520, ISBN 978-88-299-1824-9.
- ^ Pignatti 1982, Vol. 3 - pag. 1.
- ^ Judd 2007, pag. 520.
- ^ Strasburger 2007, pag. 858.
- ^ World Checklist - Royal Botanic Gardens KEW, su powo.science.kew.org. URL consultato il 18 marzo 2021.
- ^ Funk & Susanna 2009, pag. 303.
- ^ Kadereit & Jeffrey 2007, pag. 138.
- ^ a b Barres et al. 2013.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Judd S.W. et al, Botanica Sistematica - Un approccio filogenetico, Padova, Piccin Nuova Libraria, 2007, ISBN 978-88-299-1824-9.
- Strasburger E, Trattato di Botanica. Volume secondo, Roma, Antonio Delfino Editore, 2007, ISBN 88-7287-344-4.
- Sandro Pignatti, Flora d'Italia., Bologna, Edagricole, 1982, ISBN 88-506-2449-2.
- Kadereit J.W. & Jeffrey C., The Families and Genera of Vascular Plants, Volume VIII. Asterales., Berlin, Heidelberg, 2007.
- V.A. Funk, A. Susanna, T.F. Steussy & R.J. Bayer, Systematics, Evolution, and Biogeography of Compositae, Vienna, International Association for Plant Taxonomy (IAPT), 2009.
- Laia Barres et al., Reconstructing the Evolution and Biogeograpnic History of Tribe Cardueae (Compositae), in Botany, vol. 100, n. 5, 2013, pp. 1-16.
- Sonia Herrando-Morairaa et al., Nuclear and plastid DNA phylogeny of the tribe Cardueae (Compositae) with Hyb-Seq data: A new subtribal classification and a temporal framework for the origin of the tribe and the subtribes, in Molecular Phylogenetics and Evolution, vol. 137, 2019, pp. 313-332.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikispecies contiene informazioni su Plagiobasis centauroides
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Plagiobasis centauroides Royal Botanic Gardens KEW - Database
- Plagiobasis Royal Botanic Gardens KEW - Database
- Plagiobasis centauroides eFloras Database