Pikachu | |
---|---|
Universo | Pokémon |
Nome orig. | ピカチュウ (Pikachū) |
Lingua orig. | Giapponese |
Autori | |
Studio | Game Freak |
Editore | Nintendo |
1ª app. | 27 febbraio 1996 |
1ª app. in | Pokémon Rosso e Blu (prima generazione) |
Voci orig. | |
Voce italiana | Francesco Venditti[3] |
Caratteristiche immaginarie | |
Specie | Pokémon Topo |
Pikachu (ピカチュウ?, Pikachū) è un Pokémon base della prima generazione di tipo Elettro. Il suo numero identificativo Pokédex è 25. Nel contesto del franchise creato da Satoshi Tajiri, Pikachu evolve da Pichu al raggiungimento di uno specifico livello di felicità e si evolve a sua volta in Raichu tramite l'utilizzo dello strumento Pietratuono.
Ideato dal team di designer della Game Freak, Pikachu fa la sua prima apparizione nel 1996 nei videogiochi Pokémon Rosso e Blu ed è presente nella maggior parte dei videogiochi della serie. Dopo essere stato scelto come personaggio principale della serie animata Pokémon a fianco di Ash Ketchum, è diventato la mascotte ufficiale del franchise[5]. Appare inoltre in tutti i film di Pokémon, nel Pokémon Trading Card Game, dove è il Pokémon più rappresentato in assoluto, e in numerosi manga derivati dalla serie, oltre ad essere protagonista dei videogiochi Pokémon Giallo, Pokémon Dash, Hey You, Pikachu!, PokéPark Wii: La grande avventura di Pikachu e Pokémon: Let's Go, Pikachu!
Considerato uno dei personaggi più famosi e conosciuti del franchise, Pikachu è assurto a icona della cultura giapponese e kawaii. Per la sua popolarità è stato paragonato all'equivalente giapponese di Topolino[6] ed è stato oggetto di numerose campagne commerciali, omaggi e parodie.
Creazione e sviluppo
[modifica | modifica wikitesto]Pikachu fu uno dei 150 design di Pokémon ideati dal team di sviluppo dei personaggi di Game Freak per i videogiochi di prima generazione Pokémon Rosso e Blu ed è stato sviluppato da Atsuko Nishida[7] e finalizzato, come tutti i suoi simili, da Ken Sugimori[8]. Nonostante non facesse parte della prima ondata di Pokémon creati, quando si decise di introdurre il tipo Elettro, Pikachu, descritto dall'ideatore della serie Satoshi Tajiri come un "topo elettrico"[9], fu sviluppato come primo esempio di questa categoria[10]. Nelle fasi iniziali di progettazione del gioco, la critica più comune al lavoro del team di sviluppo era che i mostriciattoli non fossero abbastanza mostruosi e venne quindi proposto un design di Pikachu più minaccioso e muscoloso. L'allora presidente della Nintendo Hiroshi Yamauchi, però, era convinto che la strada intrapresa fosse quella giusta e si rifiutò di modificare l'aspetto "gioioso" del Pokémon[11].
Il suo nome deriva dall'unione delle parole giapponesi pika (ピカ?), onomatopea che indica una scintilla, e chū (チュー?), lo squittio del topo[9], invalidando così le teorie di numerosi fan che vedevano nel nome del Pokémon un riferimento a Pika, un sottogenere di piccoli mammiferi lagomorfi[12][13]. Nel corso di un'intervista, Junichi Masuda affermò che il nome di Pikachu era stato tra i più difficili da creare, in quanto ci si sforzò di renderlo accattivante sia al pubblico giapponese sia a quello internazionale[14]. In effetti Pikachu è uno dei pochi Pokémon a conservare il nome originale giapponese anche nei vari adattamenti internazionali, semplicemente trascritto negli alfabeti latino (Pikachu), cirillico (Пикачу) e coreano (피카츄)[15].
Pikachu venne concepito come un Pokémon tra i tanti, ma durante gli stadi iniziali della progettazione del franchise fu scelto insieme a Clefairy come protagonista del merchandising correlato alla serie[9]. Infine si impose come mascotte solitaria quando divenne il primo Pokémon di Ash Ketchum nella serie animata[16]. Gli autori ritenevano infatti che il suo aspetto kawaii avrebbe costituito un'immagine di animale da compagnia rassicurante per i bambini e avrebbe potuto attirare un pubblico sia maschile che femminile[9][17]. Come sottolineato dall'antropologo statunitense Joseph Tobin, anche il colore giallo fu un criterio per la scelta finale, in quanto, quale colore primario, avrebbe reso Pikachu facilmente riconoscibile dai bambini anche a grande distanza; e considerando che all'epoca esisteva un solo altro personaggio dello stesso colore, a sua volta molto amato dai bambini, l'orsetto Winnie the Pooh[18].
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]Alto una quarantina di centimetri e del peso di sei chili[20], Pikachu ha l'aspetto di un roditore, con un corpo arrotondato, zampe corte e una coda che ricorda il simbolo di un fulmine. In Pokémon Diamante e Perla furono introdotte le differenze tra i sessi e gli esemplari femmina di Pikachu ricevettero un'indentatura in cima alla coda rendendola simile alla forma di un cuore. Il suo pelo è corto e giallo, tranne per la versione cromatica in cui è arancione chiaro, con striature marroni sul dorso e la punta delle lunghe orecchie nera. Sulle guance ha due sacche rosse in cui immagazzina l'elettricità[21] che può rilasciare a piacimento per attaccare, ricaricare altri Pikachu indeboliti[22] o cuocere le bacche di cui si nutre per renderle più tenere[23]. Inizialmente tozzo e paffuto, il design del personaggio è evoluto verso una figura più magra e asciutta, tanto nei videogiochi quanto nella serie televisiva[24].
Secondo il Pokédex, l'enciclopedia fittizia presente all'interno dei videogiochi, i Pikachu sono Pokémon diffidenti[25] che sorvegliano l'ambiente ricorrendo alla loro coda sensibile[26][27] e che ricorrono a scariche elettriche se minacciati[28][29] o quando incontrano qualcosa che non conoscono[30]. Il loro habitat naturale è la foresta[31]. Come la maggior parte dei Pokémon non parla, ma nella serie televisiva comunica ripetendo le sillabe del proprio nome con tonalità differenti[32] o si esprime mediante il linguaggio del corpo.
Pikachu si evolve in Raichu se esposto ad un oggetto chiamato Pietratuono. A partire da Pokémon Oro e Argento è stato introdotto Pichu, uno stadio pre-evolutivo del Pokémon derivato da un uovo di Pikachu o Raichu, che si evolve in Pikachu dopo aver raggiunto un livello sufficiente di amicizia con il proprio allenatore[33].
In Pokémon Rubino Omega e Zaffiro Alpha è stata introdotta una nuova forma di Pikachu, denominata Pikachu Cosplay. Come gli esemplari femmina di Pikachu, tale Pokémon presenta una coda a forma di cuore, a cui si aggiunge una macchia nera all'estremità. Esistono cinque possibili varietà di Pikachu Cosplay, che differiscono principalmente per l'abbigliamento: rockstar, damigella, confetto, scienziata e wrestler[34]. I Pikachu Cosplay non possono evolversi in Raichu.
In Pokémon Spada e Scudo, Pikachu è uno dei 32 Pokémon ad aver ricevuto una forma Gigamax[35].
Apparizioni
[modifica | modifica wikitesto]Videogiochi
[modifica | modifica wikitesto]Nei videogiochi della serie, Pikachu è un Pokémon catturabile in tutti i titoli tranne Pokémon Nero e Bianco, dove può essere ottenuto solo scambiandolo[36][37]. Il gioco Pokémon Giallo si rifà alla serie anime e presenta il solo Pikachu come scelta per il Pokémon iniziale. Come la sua controparte animata, Pikachu si rifiuta di entrare nella sua Poké Ball e segue invece l'allenatore nei suoi spostamenti, non si può evolvere in Raichu ed è in grado di pronunciare il proprio nome[38]. Il Pikachu di livello 88 utilizzato da Rosso al termine di Pokémon Oro HeartGold e Argento SoulSilver è il Pokémon di un personaggio non giocante di livello più elevato apparso in un videogioco della serie[39].
Pikachu promozionali, con oggetti particolari, attacchi che normalmente non potrebbero apprendere e livelli elevati, sono stati distribuiti in occasione di svariati eventi in Giappone, Europa e Nord America a partire dal 2003[40]. Dal 1º aprile al 5 maggio 2010 un evento speciale ha permesso ai giocatori di Pokémon Oro HeartGold e Argento SoulSilver di accedere ad un percorso che conteneva solamente Pikachu selvatici in possesso di mosse inusuali come Surf e Volo[41]. Nei videogiochi Pokémon Sole e Luna sono presenti esemplari del Pokémon basati sul Pikachu di Ash Ketchum, riconoscibili dal tipico berretto indossato dall'allenatore nella serie animata Pokémon[42].
Pikachu è presente anche in videogiochi che non appartengono alla serie principale di Pokémon. Pokémon Pikachu è un modello di gioco virtual pet con protagonista Pikachu[43]. Egli compare inoltre in Pokémon Ranger: Ombre su Almia, è uno dei sedici starter nella serie Pokémon Mystery Dungeon ed è il protagonista di Pokémon Dash, Hey You, Pikachu! e PokéPark Wii: La grande avventura di Pikachu[44][45]. Infine il Pokémon è un personaggio giocabile in tutti e quattro i titoli della serie Super Smash Bros.[46]
Anime
[modifica | modifica wikitesto]La serie televisiva anime Pokémon e i film da essa tratti seguono le avventure del giovane allenatore Ash Ketchum, in giro per il mondo per diventare il miglior allenatore di sempre. Il Pikachu di Ash costituisce uno dei personaggi principali e il solo Pokémon a restare con l'allenatore per tutta la durata della serie, divenendo la mascotte della serie e per estensione dell'intero franchise[9].
Pikachu compare fin dal primo episodio della serie, L'inizio di una grande avventura (Pokémon, I Choose You!), in cui il Professor Oak dona ad Ash Ketchum un esemplare come Pokémon iniziale. Dapprima ribelle e freddo nei confronti dell'allenatore, sviluppa una profonda amicizia con Ash in seguito ad un episodio in cui l'allenatore lo difende da uno stormo di Spearow. A differenza degli altri Pokémon, Pikachu viaggia costantemente al fianco di Ash, rifiutandosi tenacemente di entrare nella propria Poké Ball. Estremamente potente, è sistematicamente bersaglio dei piani di Jessie, James e Meowth del Team Rocket, che cercano di impossessarsene nella maggior parte degli episodi[47]. È noto per la sua inusuale dose di indipendenza e libero arbitrio: nell'episodio Un incontro da elettroshock (Electric Shock Showdown) sceglie di non evolversi in Raichu, mentre in Addio Pikachu! (Pikachu's Good-Bye) Ash vorrebbe liberarlo per farlo vivere coi suoi simili, ma il Pokémon Elettro decide di rimanere con il suo allenatore. Come molti altri Pokémon, il Pikachu di Ash si esprime ripetendo le sillabe del proprio nome ed è doppiato da Ikue Ōtani nella versione originale così come in tutte le edizioni estere[48].
Nell'anime compaiono anche altri Pikachu oltre a quello di Ash: nell'episodio La grande onda (The Pi-Kahuna) si vede Puka, un Pikachu anziano in grado di fare surf; in Chi trova un amico trova un tesoro (A Friend In Deed) Ash stringe amicizia con l'allenatore Richie che possiede un Pikachu soprannominato Sparky, riconoscibile da un caratteristico ciuffo sulla fronte. Richie e Sparky incontreranno nuovamente Ash e Pikachu in alcuni episodi ambientati nella regione di Johto e sono protagonisti di alcuni episodi speciali della serie Pokémon Chronicles. La voce del Pokémon è di Satomi Kōrogi[49].
Manga
[modifica | modifica wikitesto]Pikachu è un personaggio ricorrente nei manga sui Pokémon. In Pokémon - La grande avventura gli allenatori Rosso e Giallo possiedono due esemplari di Pikachu, denominati Pika e Chuchu, dalla cui unione nascerà il Pichu di Oro. Ne Il magico viaggio dei Pokémon e in Pokémon Manga, Pikachu è il Pokémon iniziale dei due protagonisti; mentre Dengeki! Pikachu e Satoshi to Pikachu ripercorrono abbastanza fedelmente parte delle avventure di Ash della serie televisiva e presentano quindi entrambe il suo fedele Pikachu[50].
Carte collezionabili
[modifica | modifica wikitesto]Pikachu compare nel gioco di carte collezionabili Pokémon Trading Card Game fin dall'inizio della serie nell'ottobre 1996. Sebbene principalmente di tipo Lampo, esistono alcune versioni del Pokémon di tipo Metallo. Con oltre 80 carte dedicate, è il Pokémon più rappresentato del gioco, con carte raffiguranti il Pikachu di Ash e del capopalestra Lt. Surge e numerose carte promozionali ed edizioni limitate, prodotte dalla Wizards of the Coast, dalla Nintendo e da The Pokémon Company[51]. Tra le aziende che hanno utilizzato carte di Pikachu a fini pubblicitari figurano Toyota[52], McDonald's[53][54] e All Nippon Airways[55].
Accoglienza e impatto culturale
[modifica | modifica wikitesto]Pikachu si è guadagnato la fama di Pokémon più popolare del franchise e viene spesso considerato per estensione il simbolo stesso dei Pokémon. La sua popolarità ha varcato i confini della serie e il suo aspetto è riconosciuto indistintamente da grandi e bambini siano essi conoscitori della saga o meno[56][57]. Personaggio molto amato in Giappone dove costituisce un'icona della cultura kawaii[9][58][59], Pikachu è diventato una celebrità mondiale, al punto da essere considerato l'equivalente giapponese di Topolino[6].
Il Guinness dei primati ha incluso Pikachu al 20º posto nella lista dei personaggi dei videogiochi più amati di tutti i tempi[60], mentre l'edizione asiatica del mensile Time lo ha eletto nel 1999 al secondo posto come persona migliore dell'anno e lo ha definito «il personaggio d'animazione più amato dai tempi di Hello Kitty»[61].
In un sondaggio condotto da Oricon nel 2008, Pikachu si è piazzato al 4º posto come personaggio dei videogiochi più popolare in Giappone, a pari merito con Solid Snake di Metal Gear e Slime di Dragon Quest[62]. La redazione della rivista Nintendo Power l'ha elencato come il suo 9º eroe preferito, affermando che nonostante sia stato uno dei primi Pokémon creati è ancora popolare al giorno d'oggi[63]. Il Pikachu della serie animata è stato votato 8º miglior personaggio degli anime in un sondaggio del 2000 promosso dal canale televisivo Animax[64] e TV Guide e IGN l'hanno inserito nelle loro classifiche dei personaggi preferiti degli anime rispettivamente al 15º e all'8º posto[65][66]. D'altro canto, il Pokémon si colloca al primo posto nella top ten di AskMen dei personaggi animati più irritanti degli anni novanta[67] e in un sondaggio di IGN sui Pokémon preferiti dagli appassionati si è classificato solo 48º, risultato che lo staff del sito ha ricondotto al fatto che «la maggior parte di noi è un po' stanca di vedere la sua faccia paffuta e gialla dappertutto»[68].
In merito alla sua grande popolarità, Pikachu è citato, omaggiato e parodiato anche in contesti esterni al mondo dei Pokémon. Nel 2001 lo stato di Niue, nell'Oceano Pacifico, ha emesso una serie di monete commemorative dedicate ai Pokémon, tra cui una con Pikachu[69]. Apparso più volte ne I Simpson[70], il Pokémon è stato citato anche in trasmissioni come Top Gear[71] e Heroes[72]. La sua parodia Ling-Ling è uno dei protagonisti dello show televisivo Drawn Together[73][74]. Ecoha-chan, la mascotte ecologica della città di Ube, è stata criticata per un'eccessiva somiglianza alla mascotte dei Pokémon[75] e ritirata dall'amministrazione comunale dopo un colloquio con The Pokémon Company[76].
Nel 2000 è circolato su internet il worm Pikachu, che, sfruttando la popolarità del Pokémon presso i bambini, ha infettato i sistemi operativi di computer in tutto il mondo[77]. Nel 2008, una proteina scoperta da un'équipe dell'Università di Osaka è stata chiamata Pikachurina in onore del Pokémon[78]. In occasione del campionato mondiale di calcio 2014, la nazionale giapponese ha eletto Pikachu e altri Pokémon come mascotte ufficiali della formazione[79]; l'immagine di Pikachu è stata inoltre inserita sulla divisa della squadra, sotto allo stemma dello sponsor Adidas[80]. Nel 2017 è stato reso disponibile per un tempo limitato un filtro di Snapchat dedicato al Pokémon[81].
In occasione della candidatura di Osaka per l'Expo 2025, il ministro degli esteri giapponese Tarō Kōno ha nominato Pikachu e Hello Kitty ambasciatori speciali della città[82].
Merchandising
[modifica | modifica wikitesto]In qualità di mascotte del franchise Pokémon, l'immagine di Pikachu è utilizzata in modo ricorrente nel merchandising della serie e costituisce insieme al nome Pikachu (ピカチュウ?) un marchio registrato[19]. Tra le tante categorie merceologiche, il Pokémon appare come action figure[83], peluche e illustrato su console[84], figurine, materiale per la scuola, abbigliamento e gadget vari[85]. Nel 2003 la rivista Forbes ha stimato che i ricavi annuali legati al Pokémon si aggiravano sugli 825 milioni di dollari, rendendolo ottavo nella lista dei personaggi immaginari per guadagni in un anno[86]. Nel 2004 il personaggio ha perso due posizioni, mantenendo invariato il volume di affari a 825 milioni[87].
Pikachu ha fatto diverse apparizioni in eventi promozionali. Nel 1998 la città statunitense di Topeka [tɵˈpiːkə] ha cambiato per un giorno il suo nome in "Topikachu", in omaggio alla creatura e in occasione del approdo del franchise sul suolo americano[88]; l'anno successivo, l'esposizione di tre modelli di Volkswagen New Beetle modificati per assomigliare a Pikachu, hanno accompagnato il lancio ufficiale del gioco di carte di Pokémon in Nord America[89]. Il Pokémon è stato scelto come uno dei rappresentanti della campagna di sensibilizzazione Got Milk?, rivolta ai bambini sull'importanza di bere latte[90]. Un pupazzo gonfiabile di Pikachu è presente nella Macy's Thanksgiving Day Parade dal 2001[91]. Il pupazzo originale è stato utilizzato per l'ultima volta in occasione dei festeggiamenti per il decimo anniversario del franchise, l'8 agosto 2006 nel Bryant Park di New York[92][93][94][95], mentre un nuovo pallone del Pokémon che insegue una Poké Ball ha debuttato alla parata del 2006[96].
Tra le aziende che hanno omaggiato il Pokémon vi sono infine la Toyota, che all'Expo 2005 e al Tokyo Toy Show 2012 e 2014 ha presentato dei modelli di automobile modificati nel colore e nella livrea per assomigliare a Pikachu[97], e la compagnia aerea All Nippon Airways che ha decorato alcuni suoi velivoli con immagini dei Pokémon, tra cui Pikachu[59][98].
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Pikachu di Ash Ketchum, nella serie anime, nei film e in alcuni videogiochi della serie.
- ^ Nel videogioco Detective Pikachu.
- ^ a b Nel film Pokémon: Detective Pikachu.
- ^ Nel videogioco Detective Pikachu: Il ritorno.
- ^ Vieni a conoscere i Pokémon, su pokemonrubysapphire.com. URL consultato il 14 luglio 2014 (archiviato il 15 luglio 2014).
- ^ a b Tobin 2004, p. 34.
- ^ (EN) Natsume's Hometown Story Available for Play at E3, su gamasutra.com, 29 maggio 2013. URL consultato il 4 dicembre 2014 (archiviato il 17 dicembre 2014).
- ^ (JA) 2. 一新されたポケモンの世界, su nintendo.co.jp, Nintendo, p. 2. URL consultato il 29 novembre 2014 (archiviato il 23 giugno 2018).
- ^ a b c d e f (EN) Time Larimer, The Ultimate Game Freak, su edition.cnn.com, CNN, 22 novembre 1999. URL consultato il 30 novembre 2014 (archiviato il 9 dicembre 2020).
- ^ (JA) 『ポケットモンスター』ˈˈスタッフインタビュー, su nintendo.co.jp, Nintendo. URL consultato il 30 novembre 2014 (archiviato il 18 ottobre 2000).
- ^ (EN) Mayumi Negishi, Nintendo Walks Fine Line Between Change and Identity, su blogs.wsj.com, Digits, 29 gennaio 2014. URL consultato il 29 novembre 2014 (archiviato il 9 dicembre 2014).
- ^ (PT) Pikachu não é um rato!, su mundodrive.com. URL consultato il 30 novembre 2014 (archiviato dall'url originale il 16 marzo 2014).
- ^ (EN) Pokémon name origins, su pokemondb.net. URL consultato il 30 novembre 2014 (archiviato il 1º novembre 2017).
- ^ (EN) McKinley Noble, Pokemon Platinum: Developer Interview!, su gamepro.com, GamePro, 23 marzo 2009. URL consultato il 30 novembre 2014 (archiviato dall'url originale il 27 marzo 2009).
- ^ (EN) 7 Fun Pokemon Names In Other Languages, su Babbel Magazine. URL consultato il 20 dicembre 2020.
- ^ Tobin 2004, p. 63.
- ^ Tobin 2004, pp. 63-64.
- ^ Tobin 2004, p. 64.
- ^ a b Registrazione n. 4288312 del Japan National Center for Industrial Property Archiviato il 7 maggio 2007 in Internet Archive..
- ^ Pikachu, su pokemon.com. URL consultato il 26 febbraio 2021.
- ^ Game Freak, Pokémon Zaffiro e Pokémon Zaffiro Alpha, Nintendo, 2003/2014.«Pikachu immagazzina l'elettricità nelle guance. Pare che queste si ricarichino durante la notte quando dorme. Talvolta emette delle scariche elettriche al risveglio mentre è ancora assonnato.»
- ^ Game Freak, Pokémon Platino, Nintendo, 2009.«Di tanto in tanto ricarica gli altri Pikachu indeboliti usando una scarica elettrica.»
- ^ Game Freak, Pokémon Oro HeartGold, Nintendo, 2010.«Questo Pokémon cuoce le bacche dure con l’elettricità per renderle tenere prima di mangiarle.»
- ^ (EN) Brian Ashcraft, Pikachu Used To Be Way Cuter (and Fatter), su kotaku.com, 25 febbraio 2013. URL consultato il 4 dicembre 2014 (archiviato il 9 dicembre 2020).
- ^ Game Freak, Pokémon Perla, Nintendo, 2007.«Se l'elettricità contenuta nelle sacche sulle sue guance scoppietta, significa che è diffidente.»
- ^ Game Freak, Pokémon Giallo, Nintendo, 2000.«Con la coda ritta sonda i dintorni. Se gliela si tira si innervosisce, si gira e cerca di mordere.»
- ^ Game Freak, Pokémon Argento, Nintendo, 2001.«Solleva la coda per analizzare l'ambiente. La coda talvolta è colpita da un lampo in questa posizione.»
- ^ Game Freak, Pokémon Cristallo, Nintendo, 2001.«Quando s'arrabbia, libera subito l'energia accumulata nelle tasche delle guance.»
- ^ Game Freak, Pokémon Y, Nintendo, 2013.«Se spaventato, perde scariche elettriche dalle due sacche che ha sulle guance.»
- ^ Game Freak, Descrizione Pokédex Pokémon Rubino e Pokémon Rubino Omega, Nintendo, 2003/2014.«Quando Pikachu incontra qualcosa che non conosce, lo colpisce con una scarica elettrica. Quando si vede una bacca annerita, è evidente che questo Pokémon ha emesso una scossa troppo forte.»
- ^ Game Freak, Pokémon Diamante, Nintendo, 2007.«Vive nelle foreste insieme agli altri. Immagazzina elettricità nelle sacche sulle guance.»
- ^ Pizzato 2008, p. 78.
- ^ Come catturare e far evolvere Pichu, Pikachu e Raichu in Pokemon Sole e Luna, su Everyeye.it. URL consultato il 20 dicembre 2020 (archiviato il 10 luglio 2017).
- ^ Svelato il mistero di Pikachu Cosplay!, su Pokémon Rubino Omega e Pokémon Zaffiro Alpha. URL consultato l'11 agosto 2014 (archiviato il 12 agosto 2014).
- ^ Pikachu Gigamax, su Pokémon Spada e Pokémon Scudo. URL consultato il 9 dicembre 2020 (archiviato il 5 dicembre 2020).
- ^ (EN) Pikachu Pokemon – Pokedex, su ign.com, IGN. URL consultato il 2 novembre 2014 (archiviato il 19 novembre 2014).
- ^ (EN) James Plafke, Pokémon X and Y: Where and how to catch a Pikachu, su geek.com, 14 ottobre 2013. URL consultato il 2 novembre 2014 (archiviato il 9 dicembre 2020).
- ^ (EN) Craig Harris, Pokemon Yellow: Special Pikachu Edition, su ign.com, IGN, 19 ottobre 1999. URL consultato il 2 novembre 2014 (archiviato il 24 ottobre 2014).
- ^ (EN) Pokémon Trainer Red, su serebii.net. URL consultato il 2 novembre 2014 (archiviato il 3 novembre 2014).
- ^ (EN) Eventdex - #25 Pikachu, su serebii.net. URL consultato il 2 novembre 2014 (archiviato il 12 ottobre 2014).
- ^ (EN) Lucas M. Thomas, Take a pokewalk through the Yellow Forest, su uk.ign.com, IGN, 1º aprile 2010. URL consultato il 2 dicembre 2014 (archiviato il 9 dicembre 2020).
- ^ (EN) Pikachu - Alternate Forms, su serebii.net. URL consultato il 24 luglio 2017 (archiviato il 24 luglio 2017).
- ^ (EN) Pokémon Pikachu (original) FAQ, su nintendo.com, Nintendo. URL consultato il 2 novembre 2014 (archiviato il 7 novembre 2014).
- ^ (EN) Pokemon Report: Across the Poke-Universe, su uk.ign.com, IGN, 24 ottobre 2004. URL consultato il 2 novembre 2014 (archiviato il 9 dicembre 2020).
- ^ (EN) Nintendo officially announces PokePark Wii, su joystiq.com, 15 ottobre 2009. URL consultato il 2 novembre 2014 (archiviato dall'url originale il 18 ottobre 2012).
- ^ (EN) Pikachu - Super Smash Bros., su ign.com, IGN. URL consultato il 2 novembre 2014 (archiviato il 22 ottobre 2014).
- ^ Tobin 2004, p. 234.
- ^ Camp, Davis 2007, p. 282.
- ^ (EN) Satomi Koorogi, su animenewsnetwork.com, Anime News Network. URL consultato il 6 novembre 2014 (archiviato il 17 ottobre 2020).
- ^ (EN) Animerica Interview Toshihiro Ono, su vizkids.com, VIZ Media. URL consultato il 2 gennaio 2021 (archiviato dall'url originale il 10 maggio 2000).
- ^ (EN) Cardex - #25 Pikachu, su serebii.net. URL consultato il 2 novembre 2014 (archiviato il 6 dicembre 2014).
- ^ (EN) Japanese Pikachu -- Toyota PROMO, su collectorscache.com. URL consultato il 2 novembre 2014 (archiviato il 9 dicembre 2014).
- ^ (EN) McDonald's Campaign Expansion Set, su pojo.com. URL consultato il 2 novembre 2014 (archiviato il 6 agosto 2012).
- ^ (EN) McDonald's Collection (2014), su pokellector.com. URL consultato il 2 novembre 2014 (archiviato il 3 ottobre 2014).
- ^ (EN) Flying Pikachu (ANA promo 99), su bulbapedia.bulbagarden.net, Bulbapedia. URL consultato il 2 novembre 2014 (archiviato il 28 ottobre 2014).
- ^ (EN) Kym Buchanan, George Bush vs. Pikachu: Students' Recognition of Famous People vs. Video Game Characters (PDF), in Journal of Educational Multimedia and Hypermedia. URL consultato il 7 dicembre 2014 (archiviato il 26 dicembre 2013).
- ^ (EN) Álvaro García Sepúlveda, The Biggest of All Families: The History of Taxonomy and its Impact on Society, University of Otago, ottobre 2011. URL consultato il 7 dicembre 2014 (archiviato il 26 dicembre 2013).
- ^ (FR) Des figures de la culture « kawaii » imprégnées des valeurs japonaises, in Le Monde, 17 dicembre 1999.
- ^ a b (EN) Anne Allison, The Cultural Politics of Pokemon Capitalism, in Media in Transition 2: Globalization and Convergence, 2002.
- ^ (EN) Mike Snider, Mario rated top video game character of all time, su content.usatoday.com, USA Today, 16 febbraio 2011. URL consultato il 3 novembre 2014 (archiviato il 12 giugno 2015).
- ^ (EN) The Best People of 1999, su time.com, Time, 20 dicembre 1999. URL consultato il 3 novembre 2014 (archiviato dall'url originale il 3 marzo 2009).
- ^ (EN) Brian Ashcraft, And Japan's Favorite Video Game Characters Are...?, su kotaku.com, Kotaku, 12 agosto 2008. URL consultato il 3 novembre 2014 (archiviato il 29 novembre 2014).
- ^ (EN) Nintendo Power 250th issue!, in Nintendo Power, 2010, pp. 40-41.
- ^ (EN) Gundam Tops Anime Poll, su animenewsnetwork.com, Anime News Network, 12 settembre 2000. URL consultato il 3 novembre 2014 (archiviato il 28 luglio 2013).
- ^ (EN) TV Guide's 50 greatest cartoon characters of all time, su edition.cnn.com, CNN, 30 luglio 2002. URL consultato il 3 novembre 2014 (archiviato il 20 ottobre 2014).
- ^ (EN) Chris Mackenzie, Top 25 Anime Characters of All Time, su uk.ign.com, IGN, 20 ottobre 2009, p. 4. URL consultato il 3 novembre 2014 (archiviato il 9 dicembre 2020).
- ^ (EN) Ryan Murphy, Top 10: Irritating '90s Cartoon Characters, su askmen.com, AskMen. URL consultato il 3 novembre 2014 (archiviato dall'url originale il 16 settembre 2008).
- ^ (EN) Pikachu – #48 Top Pokémon, su ign.com, IGN. URL consultato il 3 novembre 2014 (archiviato il 14 novembre 2014).
- ^ (EN) Niue, su chiefacoins.com. URL consultato il 3 novembre 2014 (archiviato il 6 settembre 2014).
- ^ (EN) Pikachu, su simpsons.wikia.com, Simpsons Wiki. URL consultato il 3 novembre 2014 (archiviato l'11 dicembre 2014).
- ^ Jeremy Clarkson, Richard Hammond, James May, The Stig, Top Gear: episodio 11x1, 11x1, 22 giugno 2008.
- ^ (EN) John Kubicek, Heroes: Episode 3.13 "Dual," Volume 3 Finale Recap, su buddytv.com, 15 dicembre 2008, p. 2. URL consultato il 3 novembre 2014 (archiviato dall'url originale il 17 agosto 2012).
- ^ (EN) Nancy Basile, 'Drawn Together' Characters – Ling-Ling, su animatedtv.about.com, About.com. URL consultato il 3 novembre 2014 (archiviato dall'url originale il 13 dicembre 2014).
- ^ (EN) Robert Lloyd, 'Drawn' is parody that lacks smarts, su articles.latimes.com, Los Angeles Times, 27 ottobre 2004. URL consultato il 3 novembre 2014 (archiviato il 22 dicembre 2014).
- ^ (EN) Pikachu Lookalike Appears, Pokémon Co. Mulls Response, su animenewsnetwork.com, Anime News Network, 3 agosto 2011. URL consultato il 3 novembre 2014 (archiviato il 10 dicembre 2014).
- ^ (EN) Pikachu Lookalike Mascot Costume Abandoned by City, su animenewsnetwork.com, Anime News Network, 10 agosto 2011. URL consultato il 3 novembre 2014 (archiviato il 10 dicembre 2014).
- ^ Nuovo virus in Rete travestito da Pokémon, su repubblica.it, la Repubblica, 24 agosto 2000. URL consultato il 3 novembre 2014 (archiviato il 24 settembre 2015).
- ^ (EN) Jenni Lada, Protein named after Pokemon – Pikachurin, su technologytell.com, 4 agosto 2008. URL consultato il 3 novembre 2014 (archiviato il 10 novembre 2014).
- ^ Matteo Mistretta, Mondiali 2014, Giappone con mascotte speciali: i Pokémon, su sportlive.it, 17 marzo 2014. URL consultato il 3 novembre 2014 (archiviato dall'url originale il 24 settembre 2015).
- ^ (EN) Support Team Japan With A Pikachu Adidas Jersey, su animenewsnetwork.com, Anime News Network, 27 maggio 2014. URL consultato il 3 novembre 2014 (archiviato il 23 ottobre 2014).
- ^ (EN) Megan Farokhmanesh, Snapchat adds a Pikachu filter for your kawaii pokémon needs, su The Verge, 14 agosto 2017. URL consultato il 24 agosto 2017 (archiviato il 14 agosto 2017).
- ^ (EN) Hello Kitty and Pikachu recruited to back Osaka’s bid to host the 2025 World Expo, su japantimes.co.jp, The Japan Times, 28 novembre 2017. URL consultato il 13 marzo 2018 (archiviato il 12 marzo 2018).
- ^ (EN) Pokemon: Trading Figure Game Interview, su uk.ign.com, IGN, 9 novembre 2007. URL consultato il 2 novembre 2014 (archiviato il 17 agosto 2018).
- ^ (EN) Pokémon - Special Edition Consoles, su serebii.net. URL consultato il 2 novembre 2014 (archiviato il 27 ottobre 2014).
- ^ (EN) Pikachu Merchandise, su tumblr.com, Tumblr. URL consultato il 2 novembre 2014 (archiviato il 20 dicembre 2014).
- ^ (EN) Vanessa Gisquet, Top-Earning Fictional Characters - Pikachu, Pokémon, su forbes.com, Forbes, 25 settembre 2003. URL consultato il 3 novembre 2014 (archiviato il 9 dicembre 2014).
- ^ (EN) Vanessa Gisquet, Top-Earning Fictional Characters - Pikachu, Pokémon, su forbes.com, Forbes, 19 ottobre 2004. URL consultato il 3 novembre 2014 (archiviato il 26 agosto 2014).
- ^ (EN) Bill Blakenship, Nintendo's hugely popular Japanese video game makes U.S. debut in Kansas capital, su cjonline.com, Topeka Capital-Journal, 28 agosto 1998. URL consultato il 3 novembre 2014 (archiviato dall'url originale il 26 luglio 2014).
- ^ (EN) The Pokemon Phenomenon Continues with National Launch of the Pokemon Trading Card Game on January..., su allbusiness.com, Business Wire, 17 gennaio 1999. URL consultato il 3 novembre 2014 (archiviato dall'url originale il 21 settembre 2010).
- ^ (EN) Pikachu Guzzles Milk to Become Most Powerful Pokemon; Kids' Favorite Pokemon Character Wears a Milk Mustache to Help Battle Weak Bones, su findarticles.com, Business Wire, 26 aprile 2000. URL consultato il 3 novembre 2014 (archiviato dall'url originale il 28 giugno 2012).
- ^ (EN) Macy's Thanksgiving Day Parade 2001 - Featured Balloons and Performers, su ny.com. URL consultato il 3 novembre 2014 (archiviato dall'url originale il 20 dicembre 2014).
- ^ (EN) Corina Zappia, How Has Pokémon Not Died Yet?, su villagevoice.com, 8 agosto 2006. URL consultato il 3 novembre 2014 (archiviato il 12 ottobre 2014).
- ^ (EN) Roger Clark, Pokemon Mania Takes Over Bryant Park, su ny1.com, 8 agosto 2006. URL consultato il 3 novembre 2014 (archiviato dall'url originale il 18 settembre 2009).
- ^ Anna Sekula, Gamers Crowd Bryant Park for Pokemon Tournament, in BizBash, BizBash Media Inc., 17 agosto 2006. URL consultato il 18 maggio 2009 (archiviato dall'url originale il 21 luglio 2012).
- ^ Pokémon Party of the Decade, su bryantpark.org, 5 dicembre 2010. URL consultato il 13 dicembre 2010 (archiviato dall'url originale il 6 settembre 2009).
- ^ (EN) Mike Fahey, The History Of Gaming Balloons In The Macy's Thanksgiving Day Parade, su kotaku.com, 26 novembre 2014. URL consultato il 3 novembre 2014 (archiviato il 27 novembre 2014).
- ^ (EN) Toyota shows off Pikachu, Fennekin Toyopet Pokemon cars at Tokyo Toy Show 2014, su japantrends.com, 13 giugno 2014. URL consultato il 3 novembre 2014 (archiviato il 20 ottobre 2014).
- ^ Tobin 2004, p. 5.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Paul J. Shinoda, Pokémon Official Nintendo Player's Guide, Nintendo Power, 1998, p. 72, ISBN 978-4-549-66914-0.
- (EN) Nintendo Power, Pokémon Special Edition for Yellow, Red and Blue, Nintendo Power, 1999, p. 77, ASIN B000GLCWWW.
- (EN) M. Arakawa, Pokémon Gold Version and Silver Version Complete Pokédex, Nintendo Power, 2000, p. 15, ASIN B000LZR8FO.
- (EN) Scott Pellard, Pokémon Crystal Version, Nintendo Power, 2001, p. 87, ISBN 978-1-930206-12-0.
- (EN) Elizabeth Hollinger, Pokémon Ruby & Sapphire: Prima's Official Strategy Guide, Prima Games, 2003, p. 118, ISBN 978-0-7615-4256-8.
- (EN) Eric Mylonas, Pokémon Fire Red & Leaf Green: Prima's Official Game Guide, Prima Games, 2004, p. 97, ISBN 978-0-7615-4708-2.
- (EN) Joseph Tobin, Pikachu's Global Adventure: The Rise and Fall of Pokémon, Duke University Press, 2004, ISBN 0-8223-3287-6.
- (EN) Fletcher Black, Pokémon Emerald: Prima's Official Game Guide, Prima Games, 2005, p. 191, ISBN 978-0-7615-5107-2.
- (EN) Brian Camp e Julie Davis, Pokémon, in Anime Classics Zettai!: 100 Must-See Japanese Animation Masterpieces, Stone Bridge Press, 2007, p. 282, ISBN 978-1-933330-22-8.
- (EN) Lawrence Neves, Pokémon Diamond & Pearl Pokédex: Prima's Official Game Guide Vol. 2, Prima Games, 2007, p. 26, ISBN 978-0-7615-5635-0.
- (EN) Mark Pizzato, Pokémon as Theater: Training the Pocket Monsters of Self of Consumerism, in Mark I. West (a cura di), The Japanification of Children's Popular Culture: From Godzilla to Miyazaki, Scarecrow Press, 2008, ISBN 978-0-8108-6249-4.
- (EN) Pokémon USA, Pokémon Platinum: Prima's Official Game Guide, Prima Games, 2009, p. 400, ISBN 978-0-7615-6208-5.
- (EN) Pokémon USA, Pokémon HeartGold & SoulSilver: The Official Pokémon Johto Guide & Johto Pokédex: Official Strategy Guide, Prima Games, 2010, p. 238, ISBN 978-0-307-46803-1.
- (EN) Pokémon USA, Pokémon HeartGold & SoulSilver: The Official Pokémon Kanto Guide & National Pokédex: Official Strategy Guide, Prima Games, 2010, p. 211, ISBN 978-0-307-46805-5.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Pikachu
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]Controllo di autorità | VIAF (EN) 242148449939015692885 · LCCN (EN) no2017001617 · J9U (EN, HE) 987007438362405171 |
---|