Pieve di San Michele Arcangelo a Metelliano | |
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La facciata della pieve | |
Stato | Italia |
Regione | Toscana |
Località | Cortona |
Coordinate | 43°15′50.38″N 12°00′35.61″E |
Religione | cattolica |
Titolare | Michele Arcangelo |
Diocesi | Arezzo-Cortona-Sansepolcro |
Architetto | Maginardo |
La pieve di San Michele Arcangelo a Metelliano è un edificio di culto cattolico sito in località Metelliano, nel comune di Cortona, in provincia di Arezzo.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]La pieve fu edificata sui resti di un tempio romano dedicato a Bacco. Di questa precedente struttura è rimasta solo una lapide, che segnava il luogo di sepoltura di un bambino romano, ora conservata nel Museo dell'Accademia Etrusca e della città di Cortona.[1]
Inizialmente nacque come chiesa ariana, in una zona che era proprietà dell'antica famiglia romana della Gens Metellia, dalla quale prende nome.[2] Attorno all'VIII secolo fu convertita al culto cristiano dai Longobardi,[1] popolo devoto al culto micaelico, come sembrano confermare alcuni frammenti scultorei altomedievali presenti all'interno dell'edificio. Il primo documento storico attestante il suo completamento risale al 1014 ed è un atto emanato dall'Imperatore Enrico II, dal quale risulta che la pieve era proprietà dell'abbazia di Farneta.[2]
Come tutte le pievi paleocristiane, San Michele Arcangelo a Metelliano sorge nelle vicinanze di una via romana prossima ad un corso d'acqua, che in questo caso è la Cassia Vetus Clodia, non distante dal torrente Esse.[2]
La pieve fu ricostruita nell'XI secolo su disegno dell'architetto aretino Maginardo. Il nuovo edificio poggiava sulla precedente torre. Nel 1439 la torre fu demolita in quanto a rischio di crollo.[1] L'esterno fu intonacato nel 1674.[1]
Dal 1907 è considerata monumento nazionale italiano.[1]
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]L'interno della pieve è a tre navate, separate da pilastri alternati a colonnine a sezione poligonale e concluse da absidi semicircolari. La copertura è a capriate ma vi si affianca un sistema di volte a botte che precede le absidi e che è ripetuto in corrispondenza dell'ingresso. Si conservano numerosi frammenti di sculture degli inizi del IX secolo quali lastre di ciborio, pilastrini e plutei.
La facciata, a doppio saliente, è assai semplice, col portale che conserva un protiro pensile affiancato da due monofore; più ricca la zona absidale dove le tre absidi sono spartite da lesene per le quali sono stati reimpiegati materiali romani di spoglio. Sui fianchi appaiono tamponati i due ingressi che sostengono lunette cuspidate con decorazioni di epoca altomedievale.
L'edificio in stile romanico presenta elementi e soluzioni bizantine proprie dell’architettura preromanica aretina.[2]
La chiesa è citata e brevemente descritta nel bestseller di Frances Mayes, Sotto il sole della Toscana.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c d e I dintorni di Cortona - Chiesa di Sant'Angiolo a Metelliano, su cortona.ws. URL consultato il 16 ottobre 2012.
- ^ a b c d Giovanni Pancani, San Michele Arcangelo a Metelliano, Pieve in val D'Asse: metodologie per il rilievo, la documentazione, la conservazione e la valorizzazione (PDF), vol. 25, n. 1, Firenze University Press, 2017, pp. 121-122, DOI:10.13128/RA-21013, OCLC 8522398720 (archiviato il 16 febbraio 2020). Ospitato su archive.is. (record WorldCat)
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file sulla pieve di San Michele Arcangelo a Metelliano
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- La scheda su toscana.it, su web.rete.toscana.it.