Pieve di Gallarate | |||||
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Informazioni generali | |||||
Capoluogo | Gallarate 2637 abitanti (1771) | ||||
Dipendente da | Provincia di Milano | ||||
Suddiviso in | 20 comuni | ||||
Amministrazione | |||||
Forma amministrativa | Pieve | ||||
Podestà | lista sconosciuta | ||||
Organi deliberativi | Consiglio generale | ||||
Evoluzione storica | |||||
Inizio | XIV secolo | ||||
Causa | Secolarizzazione delle pievi | ||||
Fine | 1797 | ||||
Causa | Invasione napoleonica | ||||
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Cartografia | |||||
Pieve della Beata Vergine Assunta | |||||
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Informazioni generali | |||||
Capoluogo | Gallarate 2637 abitanti (1771) | ||||
Dipendente da | Arcidiocesi di Milano | ||||
Suddiviso in | 22 parrocchie | ||||
Amministrazione | |||||
Forma amministrativa | Pieve | ||||
Prevosto | vedi sotto | ||||
Evoluzione storica | |||||
Inizio | XI secolo | ||||
Causa | Istituzione delle pievi | ||||
Fine | 1972 | ||||
Causa | Sinodo Colombo | ||||
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Cartografia | |||||
La pieve di Gallarate o pieve della Beata Vergine Assunta di Gallarate (in latino Plebis Gallaratensis) era il nome di un'antica pieve dell'arcidiocesi di Milano e del Ducato di Milano con capopieve a Gallarate.
Oggi il suo ex territorio ricade sotto il decanato di Gallarate e comprende 20 parrocchie. La patrona è ancora oggi la Beata Vergine Assunta a cui è dedicata la chiesa prepositurale di Gallarate.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Anche se le prime notizie certe che ci pervengono circa la costituzione della pieve di Gallarate risalgono al XIII secolo, si ha ragione di credere che la canonica fosse stata istituita tra X e XI secolo e nel 1398 essa contava diciotto canonici oltre al prevosto, dato che viene rilevato anche nel 1564. Nel 1583 vi venne eretta una coadiutorìa.[1]
Anche qui, da dopo il Concilio di Trento, venne costituito un vicariato che affiancò di fatto le funzioni della pieve, il che però segnò l'inesorabile inizio della decadenza della struttura plebana gallaratese, che già all'epoca della visita del cardinale Giuseppe Pozzobonelli, contava dodici canonici oltre al prevosto che riuscivano a sopperire alle esigenze religiose della metà degli abitanti effettivi della sola città di Gallarate.[1]
La pieve di Gallarate assunse parallele funzioni civili come strumento di controllo amministrativo locale del Milanese. Tra il 1786 e il 1791 fu parte della transitoria Provincia di Varese. Se la pieve civile fu soppressa da Napoleone nel 1797 sostituendola con effimeri distretti, quella religiosa continuò fino al 1972 quando fu soppressa con decreto dell'arcivescovo di Milano Colombo. Essa aveva al tempo un'area di 91,55 km² e una popolazione di 109.844 abitanti, compresa la parrocchia di Premezzo creata nel 1897 e poi quella di Tornavento.
La chiesa prepositurale è al civico 6 di Piazza Libertà.
Territorio
[modifica | modifica wikitesto]Nella seconda metà del XVIII secolo, il territorio della pieve era così suddiviso:
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b vedi qui
- ^ Il territorio cittadino era ecclesiasticamente autonomo dal 4 aprile 1583 quando fu creata la pieve di San Giovanni Battista di Busto Arsizio.
- ^ In questo caso c'era discrasia fra pieve civile ed ecclesiastica, dato che la parrocchia corrispondeva ai comuni di Lonate Pozzolo e Tornavento, compresi civilmente nella Pieve di Dairago, il primo dal Rinascimento.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Liber notitiae sanctorum Mediolani di Goffredo da Bussero. Manoscritto della Biblioteca Capitolare di Milano, a cura di M. Magistretti, U. Monneret de Villard, Milano, 1917.
- Diocesi di Milano. Sinodo 46°, Milano, 1972, Pubblicazione curata dall'ufficio stampa della Curia arcivescovile di Milano.
- G. Vigotti, La diocesi di Milano alla fine del secolo XIII. Chiese cittadine e forensi nel “Liber Sanctorum” di Goffredo da Bussero, Roma, 1974.
- Istituzione dei nuovi vicariati urbani e foranei, 11 marzo 1971, Giovanni Colombo, arcivescovo di Milano, Rivista Diocesana Milanese, 1971.