Pietro Satta Branca | |
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Sindaco di Sassari | |
Durata mandato | 6 febbraio 1902 – 1907 |
Predecessore | Gaetano Mariotti |
Successore | --- |
Deputato del Regno d'Italia | |
Legislatura | XXV |
Pietro Satta Branca (Sassari, 26 ottobre 1861 – 14 luglio 1923) è stato un politico, avvocato e storico italiano.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Fu sindaco di Sassari nell'età giolittiana, fondatore nel 1891 de La Nuova Sardegna[1] (insieme a Pietro Moro ed Enrico Berlinguer, nonno dell'omonimo storico segretario del PCI).
Radicale e liberale, inviò un telegramma di adesione al 1º Congresso sardo del libero pensiero, organizzato nel 1908 (nell'anniversario della Breccia di Porta Pia) dall'associazione Giordano Bruno a Tempio[2].
Fu tra i fondatori dell'Unione popolare, piccola maison du peuple, strumento di alfabetizzazione e di indottrinamento politico[1].
Fu eletto alla Camera dei deputati del Regno d'Italia alle elezioni politiche in Italia del 1919.[3]
Il figlio, Arnaldo Satta Branca, fu membro del Partito Sardo d'Azione.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b La fucilazione di Efisio Tola che leggeva «libri sediziosi»
- ^ :: Avvenimenti ::
- ^ Pietro Satta Branca, su storia.camera.it.
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Pietro Satta Branca, su storia.camera.it, Camera dei deputati.