Pietro Forquet (Napoli, 2 luglio 1925[1] – 27 gennaio 2023[2]) è stato un giocatore di bridge italiano, uno dei più famosi protagonisti del bridge, componente di quel Blue Team che, con 15 titoli mondiali vinti, ha dominato per lungo tempo la scena mondiale della disciplina.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Nacque a Napoli, discendente di una nobile famiglia napoletana di antiche origini francesi[3].
Fu membro del famoso Blue Team, nel quale giocò con Eugenio Chiaradia, Guglielmo Siniscalco, e, per la maggior parte, con Benito Garozzo, con il quale, per tutti gli anni '60, formò una delle coppie più forti di tutta la storia del bridge[4]. Oltre che per il gioco eccellente, era famoso per i suoi nervi d'acciaio.
Insieme a Garozzo fu autore, nel 1967, di un libro divulgativo sul sistema di licitazione del Blue Team[5], il sistema napoletano degli anni '50 con le modifiche introdotte dalla loro collaborazione. Il testo fu tradotto in inglese due anni dopo con il titolo The Italian Blue Team bridge book (1969).
Nel 1971 scrisse Gioca con il Blue Team, uscito in inglese con il titolo Bridge with the Blue Team, "ampiamente considerato come la migliore silloge di smazzate di bridge mai realizzata", considerato un testo di riferimento, lettura obbligata per chiunque voglia dedicarsi in modo serio al gioco del bridge[6].
Forquet è morto nel 2023, all'età di 97 anni.
Vita privata
[modifica | modifica wikitesto]Sposatosi con Giuliana Sbordone, ebbe due figli: Eraldo (1965) e Fabrizio (1967–2016), giornalista[7].
Controversie
[modifica | modifica wikitesto]Nel 2018 è uscito un libro titolato Under the Table, scritto da Avon Wilsmore, dove, con un lavoro meticoloso (circa 400 pagine), vengono analizzate moltissime smazzate del famoso Blue Team, con la conclusione che gli azzurri (ma non solo), compreso Forquet, imbrogliavano. Forquet è stato invitato a rispondere alle accuse assieme a Benito Garozzo, ma entrambi non hanno voluto replicare[8].
Pubblicazioni
[modifica | modifica wikitesto]- con Vladimiro Grgona, Benito Garozzo, Carl'Alberto Perroux, Bridge, Mondadori, 1966.
- con Benito Garozzo ed Enzo Mingoni, Il Fiori Blue Team. Sistema licitativo giuocato da Pietro Forquet e Benito Garozzo, campioni mondiali e olimpionici di bridge, Milano, Ed. Prati, 1967, OCLC 59797539.
- Traduzione inglese: (EN) The Italian Blue Team bridge book, New York, Grosset & Dunlap, 1969, p. 274, OCLC 77773.
- Traduzione inglese: (EN) The Italian Blue Team bridge book, Londra, Cassell & Co, 1970, p. 274, OCLC 77773.
- Traduzione francese: (FR) Le Trèfle "blue -team", con la collaborazione di Claude Delmouly, Raoul Farahat, Enzo Mingoni e Léon Yallouze, Parigi, Éditions de presse spécialisée, 1968, OCLC 460460557.
- Gioca con il Blue Team, Milano, Ugo Mursia editore, 1971.
- Traduzione inglese: (EN) Ron Klinger (a cura di), Bridge with the Blue Team, traduzione di Helen Thompson, Sydney, A.B. Publications (in association with George Havas), 1983, p. 384, ISBN 0-9599178-2-9, OCLC 27615808.
- Traduzione inglese: (EN) Ron Klinger (a cura di), Bridge with the Blue Team, traduzione di Helen Thompson, Londra, P. Gollancz, 1987, p. 384, ISBN 0-575-06391-2, OCLC 27615808.
- Il libro ha conosciuto anche un'edizione cinese nel 1990: (ZH) Lan dui qiao pai, traduzione di Ji Yong Lin, 世界文物出版社, 1990, OCLC 424718859.
Risultati nel bridge
[modifica | modifica wikitesto]- Campionati del mondo
Forquet ha vinto quindici volte il titolo mondiale, sempre come uno dei sei giocatori del team di quattro:
- 12 volte il Bermuda Bowl: 1957, 1958, 1959, 1961, 1962, 1963, 1965, 1966, 1967, 1969, 1973, 1974.
- 3 volte il World Open Team Olympiad: 1964, 1968, 1972.
Runners-up
- Bermuda Bowl: 1951, 1976.
- Olympiad 1976
- Campionarti europei
- 5 European Open Teams: 1951, 1956, 1957, 1958, 1959
Runners-up: nessuno
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ genealogia famiglia, su famiglienobilinapolitane.it. URL consultato il 16 maggio 2021.
- ^ In ricordo di Pietro Forquet, su bridgeditalia.it. URL consultato il 27 gennaio 2023.
- ^ Andrea Borella (a cura di), Annuario della Nobiltà italiana, vol. III, parte III, XXXI edizione, Teglio, S.A.G.I, 2010.
- ^ (EN) Marc Smith, World Class. Conversations with the Bridge Masters, prefazione di Gabriel Chagas, Toronto, Master Point Press, 1999, p. 60.
- ^ (EN, IT) Paolo Enrico Garrisi, "Pietro Forquet (interview)", su Neapolitan Club, 20 dicembre 2010. URL consultato il 9 gennaio 2015.. Questa "intervista", come pubblicata on line in inglese e in italiano, è costituita da brevi risposte di Forquet a nove questioni che comprendono alcune acute osservazioni con relative fonti.
- ^ (EN) "Pietro Forquet", su BridgeBum (bridgebum.com). URL consultato il 14 agosto 2016.
- ^ Forquet, su famiglienobilinapolitane.it. URL consultato il 2 aprile 2016.
- ^ Buy the best Wilsmore, Avon online at The Bridge Shop., su bridgeshop.com.au. URL consultato il 27 agosto 2020.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Marc Smith, Benito Garozzo, in World Class. Conversations with the Bridge Masters, prefazione di Gabriel Chagas, Toronto, Master Point Press, 1999, pp. 59-63.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Pietro Forquet, su World Bridge Federation. URL consultato il 14 agosto 2016.
- (EN) "Pietro Forquet", su BridgeBum (bridgebum.com). URL consultato il 14 agosto 2016.
- (EN) "Benito Garozzo", su BridgeBum (bridgebum.com). URL consultato il 14 agosto 2016.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 50764514 · ISNI (EN) 0000 0000 2711 4535 · LCCN (EN) n88020038 |
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