Pieter de Molijn o Molyn (Londra, 6 aprile 1595 – Haarlem, 23 marzo 1661) è stato un pittore e incisore olandese del secolo d'oro.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Fu battezzato nella chiesa riformata olandese di Austin Friars a Londra. Poco si conosce della sua prima formazione, probabilmente compì un viaggio in Italia e nel 1616 divenne membro della Gilda di San Luca di Haarlem. Fu un contemporaneo di Jacob Pynas.[1] Sposò Geertuyt Huygen de Bie. Tra il 1616 e il 1627 visse a Delft, dove, rimasto vedovo, contrasse un secondo matrimonio con Geertruyt de Roovere di Amsterdam.
Probabilmente De Molijn fu un allievo di Esaias van de Velde. A sua volta ebbe numerosi allievi, fra cui Gerard ter Borch il Vecchio e suo figlio, Jan Coelenbier, Allart van Everdingen, Christian de Hulst, Anthony Molijn (1635-1702) e Jan Wils.[2] De Molijn divenne celebre per i suoi paesaggi, ma dipinse anche opere di genere, scene marine, ritratti e vedute architettoniche.
Pieter de Molijn il Giovane ("Pietro Tempesta")
[modifica | modifica wikitesto]Secondo Arnold Houbraken, Pieter de Molijn ebbe un figlio di nome Pieter (1637–1701)[3] anch'egli valente pittore, che in giovane età si trasferì a Roma e divenne membro dei Bentvueghels con il soprannome di Tempesta.[4] Aveva pressappoco 50 anni quando Isaac de Moucheron soggiornò a Roma nel 1697. Si specializzò in scene di caccia, seguendo la maniera di Frans Snyders. A Genova fu incarcerato per 16 anni per aver assassinato sua moglie. In prigione fu visitato da Jan Visser, altro pittore dei Bentvueghels noto come Slempop. Quando i francesi bombardarono la città nel 1684, fu rilasciato e fuggì a Parma, ove visse fino a tarda età, dipingendo con due occhiali, uno sopra l'altro.
Secondo lo storico dell'arte Marcel Roethlisberger, il soprannome Pietro Tempesta fu dato a un altro pittore di Haarlem, Pieter Mulier, pittore di navi in mari in tempesta. Secondo RKD l'unico dei figli di Pieter de Molijn a proseguire l'attività di pittore sarebbe stato Anthony, che fu anche suo allievo.[2][5]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (NL) Voce biografica in Arnold Houbraken, De groote schouburgh der Nederlantsche konstschilders en schilderessen, 1718
- ^ a b (EN) Pieter de Molijn su rkd.nl
- ^ (EN) Henry Reveley, Notices illustrative of the drawings and sketches of some of the most distinguished masters in all the principal schools of design, Longman, Hurst, Rees, Orme and Brown, 1820, p. 233.
- ^ (NL) Biografia di P. Molyn in De groote schouburgh
- ^ (EN) Anthony Molijn su rkd.nl
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Pieter de Molijn
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Molijn, Pieter de, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- Opere di Pieter de Molijn, su MLOL, Horizons Unlimited.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 15042196 · ISNI (EN) 0000 0000 8094 6453 · BAV 495/353368 · CERL cnp01370614 · Europeana agent/base/31164 · ULAN (EN) 500118808 · LCCN (EN) nr91028231 · GND (DE) 122071085 · BNF (FR) cb14960857p (data) · J9U (EN, HE) 987007500825905171 |
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