Piera Oppezzo (Torino, 2 agosto 1934 – Miazzina, 19 dicembre 2009) è stata una poetessa italiana.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Piera Oppezzo nasce a Torino nel 1934 in una famiglia molto modesta. Per vivere ha fatto la sarta, la commessa, la dattilografa, la collaboratrice editoriale.
Autodidatta, pubblica le sue prime poesie nel febbraio del 1961 sulla rivista La nostra Rai e successivamente ne pubblica altre su La Fiera Letteraria di Vincenzo Cardarelli. La sua prima raccolta di poesie L'uomo qui presente esce nel 1966 a cura della casa editrice Einaudi.
Nel 1966 va a vivere a Milano.[1]
Nel 1975 con Nicoletta Gasperini, Raffaella Finzi, Ileana Faidutti, Daniela Candio e Mimi Legnani costituisce il collettivo “Pentole e Fornelli” che esordisce a Milano al Parco Lambro per il Festival di Re Nudo[2] e porta per l'Italia uno spettacolo di canzoni e testi poetici in cui lei stessa recitava.
Le sue poesie sono pubblicate in antologie italiane e straniere e su numerose riviste: "Anterem", " Il Manifesto", "Lapis", "La Salamandra", "Leggere", "Nuovi Argomenti", "Tam Tam", "Linea d'ombra".
Muore il 19 dicembre 2009 in una clinica a Miazzina sul Lago Maggiore.[3]
Critica
[modifica | modifica wikitesto]Giovanni Raboni scrive del primo libro di poesie di Piera Oppezzo: "...la Oppezzo fa di tutto per metterci sulle tracce di una poesia disadorna e come afona, priva di dimensioni e di colori, una poesia il cui partito preso è quello dell'indifferenza espressiva, dell'appiattimento della parola al suo elementare, irriducibile nucleo gnomico".[1]
Opere
[modifica | modifica wikitesto]Poesia
[modifica | modifica wikitesto]- L'uomo qui presente (Einaudi, 1966)
- Sì a una reale interruzione (Geiger, 1976),
- Le strade di Melanctha (Nuovi Autori, 1987)
- Andare qui (Manni, 2003)
- Una lucida disperazione (Interlinea, 2016, postumo, a cura di Luciano Martinengo)
- Esercizi d'addio, poesie inedite 1952-1965 (Interno Poesia Editore, 2021, postumo, a cura di Luciano Martinengo)
Prosa
[modifica | modifica wikitesto]- Minuto per minuto (La Tartaruga, 1978)
- Racconta (La Tartaruga Milano 1989)
- A note legate (Corpo 10, 1991)
Traduzioni
[modifica | modifica wikitesto]- Pel di carota di Jules Renard, Guanda, Milano 1985.
- Il Profeta di Kahlil Gibran, Studio Editoriale, Milano 1986.
- Il mondo e il mio obiettivo di Gisèle Freund , Abscondita 2011.
Cinematografia
[modifica | modifica wikitesto]Nel 2019 esce in sala Il mondo in una stanza. Piera Oppezzo poeta (52') documentario prodotto e realizzato dal regista Luciano Martinengo, amico di Piera Oppezzo. Il documentario omaggia, attraverso interviste a amici, collaboratori e critici letterari, la vita e l'opera della poetessa.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b Donne in poesia, a cura di Biancamaria Frabotta, Savelli 1976, p. 116.
- ^ √ Elettronica, pop anni '60 e serenate alla luna: torna Ivan Cattaneo - Rockol
- ^ Nazione Indiana, 9 febbraio 2010, Luciano Martinengo, Per ricordare Piera Oppezzo
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Donne in poesia, a cura di Biancamaria Frabotta, Savelli 1976;
- Italian Poetry 1960-1980, Invisible City, San Francisco, 1982;
- The Defiant Muse - Italian feminist poems from the Middle Ages to the present, The Feminist Press, New York, 1986; *Contemporary Italian women poets, Italica Press, New York.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikiquote contiene citazioni di o su Piera Oppezzo
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Oppezzo, Piera, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- Piera Oppezzo, su enciclopediadelledonne.it, Enciclopedia delle donne.
- annamariaortese.iobloggo.com, https://web.archive.org/web/20141016045348/http://annamariaortese.iobloggo.com/cat/piera-oppezzo/310275 . URL consultato il 4 marzo 2014 (archiviato dall'url originale il 16 ottobre 2014).
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