Gazza beccogiallo | |
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Stato di conservazione | |
Prossimo alla minaccia (nt)[1] | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Sottoregno | Eumetazoa |
Superphylum | Deuterostomia |
Phylum | Chordata |
Subphylum | Vertebrata |
Infraphylum | Gnathostomata |
Superclasse | Tetrapoda |
Classe | Aves |
Sottoclasse | Neornithes |
Superordine | Neognathae |
Ordine | Passeriformes |
Sottordine | Oscines |
Infraordine | Corvida |
Superfamiglia | Corvoidea |
Famiglia | Corvidae |
Genere | Pica |
Specie | P. nuttalli |
Nomenclatura binomiale | |
Pica nuttalli (Audubon, 1837) | |
Sinonimi | |
Pica nutalli | |
Areale | |
La gazza beccogiallo o gazza californiana (Pica nuttalli (Audubon, 1837)) è un uccello passeriforme appartenente alla famiglia dei corvidi[2].
Etimologia
[modifica | modifica wikitesto]Il nome scientifico della specie, nuttalli, rappresenta un omaggio allo zoologo inglese Thomas Nuttall.
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]Dimensioni
[modifica | modifica wikitesto]Misura 43-54 cm di lunghezza, per 126-189 g di peso[3]: a parità d'età, i maschi sono più pesanti e massicci rispetto alle femmine[3].
Aspetto
[modifica | modifica wikitesto]Si tratta di uccelli dall'aspetto slanciato, muniti di testa arrotondata con lungo e forte becco conico dall'estremità adunca, ali lunghe e digitate, coda lunga (circa la metà della lunghezza totale, caratteristica che la gazza americana condivide in Nordamerica solo con la congenere gazza americana e con pigliamosche coda di rondine e pigliamosche coda forcuta) dalla forma romboidale e zampe forti: nel complesso, la gazza beccogiallo ricorda una gazza con la testa di un merlo indiano.
Il piumaggio è nero e dall'aspetto sericeo su testa, gola, parte superiore del petto, dorso, codione, sottocoda, basso ventre e parte piumata delle zampe, mentre il resto di ventre e petto, così come i fianchi e le copritrici sono di colore bianco: le remiganti sono di colore bianco inferiormente e nero con evidentissimi riflessi blu superiormente, mentre la coda è nera con altrettanto vistosi riflessi verde-bluastri, che sono presenti (sebbene meno evidenti) su fronte e vertice.
Gli occhi sono di colore bruno scuro, con presenza di un vistoso cerchio perioculare glabro e di colore giallo vivido, dalla probabile funzione di termoregolazione: le zampe sono nerastre, mentre il becco (come intuibile dal nome comune) è di colore giallo, con una porzione basale glabra e carnosa che si congiunge al giallo perioculare.
Biologia
[modifica | modifica wikitesto]La gazza beccogiallo è un uccello diurno e vivace, maggiormente gregario delle altre gazze: stormi di numerose decine di questi uccelli cercano il cibo assieme al suolo o fra cespugli e alberi e sul far della sera si appollaiano su posatoi comuni, dove passare la notte al riparo dai predatori e dalle intemperie.
I richiami delle gazze beccogiallo, sebbene poco studiati sinora, risultano molto simili a quelli delle altre gazze del genere Pica, rispetto ai quali suonano più acuti[3]: in questa specie, inoltre, è presente un richiamo lamentoso d'allarme condiviso con la gazza americana, ma assente nella gazza eurasiatica[4][5].
La gazza beccogiallo si è dimostrata particolarmente vulnerabile al virus del Nilo occidentale, che ne ha praticamente dimezzata la popolazione[1][6].
Alimentazione
[modifica | modifica wikitesto]La dieta di questi uccelli è onnivora e molto opportunistica, variando considerevolmente in funzione della disponibilità di cibo del momento: a prevalere è però in genere la componente carnivora/insettivora della dieta.
In natura, la gazza beccogiallo si nutre perlopiù di insetti (soprattutto grosse cavallette, ma anche vespe, coleotteri, cimici e lepidotteri) e altri invertebrati (lumache, ragni etc.), nonché delle loro uova e larve: questi animali depredano inoltre i nidi dei piccoli uccelli, cibandosi delle uova e di nidiacei, e talvolta uccidono e mangiano anche piccoli vertebrati. Le gazze beccogiallo consumano inoltre le carcasse di animali uccisi da altri predatori o da veicoli, mangiando pezzetti di carne ed insetti saprofagi che ad esse accorrono: esse sono inoltre assidue frequentatrici di discariche e cassonetti, dove reperiscono grandi quantità di cibo fra gli avanzi e gli scarti dell'uomo.
Fra i cibi di origine vegetale, consumati specialmente in autunno e inverno, vi sono granaglie, frutta, bacche e ghiande.
Riproduzione
[modifica | modifica wikitesto]La gazza beccogiallo è un uccello monogamo, le cui coppie possono rimanere assieme per più stagioni riproduttive, talvolta per la vita: le femmine possono lasciare i maschi abbandonandone il territorio qualora vengano in contatto con altri esemplari più forti, mentre i maschi, dal canto loro, sorvegliano costantemente le proprie partner fino alla deposizione del primo uovo per impedire episodi di infedeltà coniugale[7]. Sebbene la costruzione del nido cominci già verso dicembre, la riproduzione vera e propria avviene fra marzo e giugno[3].
Il nido, piuttosto voluminoso, ha un'inusuale forma globosa, e viene costruito a oltre dieci metri d'altezza sulla cima di un albero o verso la punta di un grosso ramo laterale: esso si compone di una porzione superiore più fine, di rametti intrecciati, e di una inferiore più solida e pesante, fatta degli stessi rametti tenuti insieme con fango e foderata internamente con fibre vegetali, pelame e piumino. La gazza beccogiallo tende a nidificare in colonie, ma le coppie mostrano comunque atteggiamenti territoriali nei confronti degli individui che si avvicinano troppo al proprio nido.
All'interno del nido la femmina depone 5-7 uova al ritmo di uno al giorno, che provvede a covare da sola (nutrita e accudita dal maschio, che rimane nei pressi del nido, occupandosi di difenderlo anche in maniera aggressiva da eventuali intrusi) per 16-18 giorni: i pulli, ciechi ed implumi alla schiusa, vengono imbeccati e accuditi da ambedue i partner, e s'involano a circa un mese dalla schiusa, continuando a rimanere coi genitori ancora per un altro mese, prima di aggregarsi con gli altri giovani nati nella colonia, raramente (soprattutto per quanto riguarda i maschi) lasciando il proprio stormo d'appartenenza durante la prima stagione di vita.
Distribuzione e habitat
[modifica | modifica wikitesto]La gazza beccogiallo è endemica della California, della quale popola la Central Valley e le aree pedemontane circostanti, fino alla porzione costiera sud-occidentale (dalla baia di San Francisco alla contea di Santa Barbara) del Paese.
Mentre gli adulti sono residenti, i giovani tendono ad effettuare spostamenti durante la dispersione, i maschi al fine di stabilire un proprio territorio, le femmine per trovare un partner.
L'habitat di questi uccelli è rappresentato dal chaparral, con macchie alberate (in genere querceti) circondate da aree aperte, anche coltivate: la gazza beccogiallo colonizza inoltre senza problemi le aree urbane e suburbane.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b (EN) BirdLife International 2012, Corvus monedula, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
- ^ (EN) F. Gill e D. Donsker (a cura di), Family Corvidae, in IOC World Bird Names (ver 9.2), International Ornithologists’ Union, 2019. URL consultato il 6 maggio 2018.
- ^ a b c d (EN) Yellow-billed Magpie (Pica nutalli), su Handbook of the Birds of the World. URL consultato il 6 maggio 2018.
- ^ Boesman, P., Notes on the vocalizations of Black-billed Magpie (Pica hudsonia) and Yellow-billed Magpie (Pica nutalli), in HBW Alive Ornithological Note, n. 207, 2016.
- ^ Enggist-Dublin, P. & Birkhead, T. R., Differences in the calls of European and North American Black-billed Magpies and the Yellow-billed Magpie, in Bioacoustics, vol. 4, n. 3, 1992, p. 185–194.
- ^ Veterinary Geneticists Already on the Side of Audubon's Bird of the Year, su UC Davis School of Veterinary Medicine. URL consultato il 6 maggio 2018 (archiviato dall'url originale il 22 febbraio 2012).
- ^ Birkhead, T.R.; Clarkson, K.; Reynolds, M. D.; Koenig, W. D., Copulation and mate guarding in the Yellow-Billed Magpie Pica nuttalli and a comparison with the Black-Billed Magpie P. pica, in Behaviour, vol. 121, 1992, p. 110–130, DOI:10.1163/156853992X00462, JSTOR 4535022.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Pica nuttalli
- Wikispecies contiene informazioni su Pica nuttalli
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Pica nuttalli, su Fossilworks.org.
Controllo di autorità | J9U (EN, HE) 987007531990505171 |
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