Pian di Venola frazione | |
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Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Emilia-Romagna |
Città metropolitana | Bologna |
Comune | Marzabotto |
Territorio | |
Coordinate | 44°19′59.05″N 11°11′16.33″E |
Altitudine | 152 m s.l.m. |
Abitanti | 1 122[1] |
Altre informazioni | |
Fuso orario | UTC+1 |
Cartografia | |
Pian di Vénola (Pian d Vannla[2] in dialetto bolognese) è una frazione del comune di Marzabotto, nella città metropolitana di Bologna, in Emilia-Romagna.
Geografia
[modifica | modifica wikitesto]Geografia fisica
[modifica | modifica wikitesto]Sorge ai piedi del Monte Sole, appena fuori dai confini del Parco regionale storico di Monte Sole, sulle rive del torrente Venola, a breve distanza dalla sua confluenza nel fiume Reno, a circa 1,5 km a sud-ovest del capoluogo comunale, nell'Appennino bolognese.
Geografia antropica
[modifica | modifica wikitesto]L'abitato è percorso lungo l'asse Nord-Sud dalla strada statale 64 Porrettana, nonché servita dalla stazione ferroviaria omonima alla frazione, posta sulla linea Bologna-Pistoia.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Seconda guerra mondiale
[modifica | modifica wikitesto]Tra il 23 e il 25 giugno 1944, la frazione fu interessata dal cosiddetto episodio di Pian di Venola, relative alle azioni di resistenza del 21 giugno 1944, in cui i partigiani della brigata "Stella Rossa" attaccarono una camionetta tedesca a Pradole di Montepastore (Monte San Pietro), uccidendo quattro soldati e impossessandosi di documenti relativi alla Linea Gotica. Il giorno successivo, iniziò un rastrellamento tedesco che portò a uno scontro a Montasico (Marzabotto), dove due partigiani vennero uccisi e uno catturato.
Il 24 giugno, le forze della GNR e tedesche rastrellarono le aree di Monte Vignola, incendiando case e uccidendo civili. Circa quaranta persone furono rastrellate, ma il parroco locale ottenne la liberazione di quasi tutti i prigionieri, eccetto alcuni deportati in Germania. L'operazione si concluse con l'uccisione di quattro civili a Pian di Venola, seguita dall'intercessione del parroco che riuscì a ottenere il rilascio di altri prigionieri[3].
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ In assenza di dati ufficiali precisi e/o di libero usufrutto, si è fatto riferimento alla popolazione della parrocchia, reperibile nel sito della CEI.
- ^ Luigi Lepri e Daniele Vitali, Dizionario bolognese-italiano, italiano-bolognese, 2ª ed., Pendragon, 2009, p. 351.
- ^ Massimo Turchi, Episodio di Pian di Venola, Marzabotto, 23-25.06.1944 Operazione di rastrellamento a Monte San Pietro, Marzabotto, Savigno (PDF), su straginazifasciste.it.