Phanom Rung | |
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Il santuario centrale con l'alta torre centrale a cuspide (prang) | |
Localizzazione | |
Stato | Thailandia |
Mappa di localizzazione | |
Phanom Rung (in thai: พนมรุ้ง, Prasat Phnom Rong in khmer traslitterato) è un complesso di templi Khmer situato nella provincia di Buri Ram, in Thailandia. È il più grande complesso templare khmer in territorio thailandese ed è in ottimo stato di conservazione, essendo stato restaurato di recente.[1]
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]Sorge su una collina, residuo di un antico vulcano, a circa 400 m di altezza sul livello del mare ed è orientato a nord-est anziché, come comunemente accade con i templi khmer, ad est.[2] Era un complesso di templi induisti, nei quali venivano venerati Shiva e Visnù.
Buona parte della regione dell'Isan situata a nord dei monti Dângrêk faceva parte dell'Impero Khmer. Phanom Rung fu costruito in laterite e arenaria sul sito di un precedente tempio in mattoni durante il regno di Suryavarman I, la cui stirpe (i Mahidharapura) era originaria dell'Isan.[3]
Il Dipartimento Thailandese delle Belle Arti ha impiegato 17 anni a ristrutturare il complesso, che è stato inaugurato il 21 maggio 1988 dalla principessa Sirindhorn. Il complesso si trova lungo l'antica strada khmer Angkor Phimai, che collegava l'allora capitale imperiale Angkor all'importante centro di Phimai, situato a 60 km dall'attuale capoluogo dell'Isan, Korat. Tale arteria è oggi coperta dalla vegetazione cresciuta nel corso dei secoli.
Nel 2004, il complesso costituito da Phimai, dall'antica strada khmer Angkor Phimai e dai templi associati di Phanom Rung e Muangtam è stato inserito dall'UNESCO tra le candidature alla lista dei patrimoni dell'umanità.[4]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (EN) Introducing Phanom Rung Historical Park, su lonelyplanet.com, Lonely Planet. URL consultato il 25 luglio 2011.
- ^ (EN) Asger Mollerup, Solar events at Prasat Phanom Rung, su sundial.thai-isan-lao.com. URL consultato il 25 luglio 2011 (archiviato dall'url originale il 24 giugno 2013).
- ^ Higham, 2001, pag. 114.
- ^ (EN) Tentative Lists - Thailand, su whc.unesco.org. URL consultato il 10 luglio 2017.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Charles Higham, The Civilization of Angkor, Phoenix, 2001, ISBN 978-1-84212-584-7.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Phanom Rung
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