Peter Wtewael, noto anche come Peter Utenwael, Peter Uytewael, Peter Wtenwael e Peter Wttewael (Utrecht, 5 giugno 1596 – Utrecht, 16 gennaio 1660), è stato un pittore olandese del secolo d'oro.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Figlio maggiore del pittore Joachim Wtewael e fratello di Johan Wtewael, apprese l'arte della pittura dal padre[1].
Suddivise i suoi interessi tra il lavoro e la politica[2]. Nel settembre 1635, infatti, aderì alla Chiesa riformata e ciò gli permise di prendere il posto dell'anziano padre nel Consiglio della città nell'ottobre 1636[2]. Nel 1642, inoltre, assunse la posizione del cognato morto come magistrato di corte, mantenendola per molti anni[2]. Divenne anche diacono e anziano nella sua chiesa[2]. Come suo fratello Johan rimase scapolo e visse nella casa dei suoi genitori[2]. Non risulta che abbia mai aderito alla Corporazione di San Luca di Utrecht[2].
Attivo nella sua città natale, rappresentò principalmente soggetti storici, mitologici, religiosi (cristiani) e realizzò nature morte[1]. Rare alcune sue composizioni di genere ambientate in cucina, come ad esempio Scena in cucina del 1620 circa, simile nella struttura a quelle di Cornelis Jacobsz Delff, Pieter Cornelisz van Rijck e Floris van Schooten[3]. Il suo stile, inizialmente molto simile a quello del padre appreso probabilmente con la realizzazione di copie delle sue opere, mutò a partire dal 1620, assimilando caratteristiche dai dipinti di Abraham Bloemaert e di Gerrit van Honthorst[2].
Opere
[modifica | modifica wikitesto]- Pietro rinnega Gesù, olio su tavola, 28 x 46 cm, 1624-1628, Cleveland Museum of Art, Cleveland
- Scena in cucina, olio su tela, 113,7 x 160 cm, 1620 circa, Metropolitan Museum of Art, New York
- Capraio con cornamusa, olio su tela, 86 x 78 cm, 1630 circa, Collezione privata[4]
- L'adorazione dei pastori, dipinto, 1625-1630, Centraal Museum, Utrecht[5]
- Mercurio, Argo e Io, dipinto, 1620-1625, Centraal Museum, Utrecht[6]
- L'adorazione dei Magi, olio su tavola, Musée Massey, Tarbes[7]
Note
[modifica | modifica wikitesto]Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Emil Kren, Daniel Marx, "WTEWAEL, Peter", su The Web Gallery of Art, 2020. URL consultato il 4 febbraio 2020.
- (NL) "Peter Wtewael", su Rijksbureau voor Kunsthistorische Documentatie, 2020. URL consultato il 4 febbraio 2020.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Peter Wtewael
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Peter Wtewael in Artnet, su artnet.com.
- (EN) Peter Wtewael in Artcyclopedia, su artcyclopedia.com.
- (FR) Peter Wtewael - Base Joconde, su pop.culture.gouv.fr.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 11035348 · ISNI (EN) 0000 0000 6685 7358 · CERL cnp01127465 · Europeana agent/base/34180 · ULAN (EN) 500019494 · LCCN (EN) nr90020818 · GND (DE) 13344614X |
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