Periferia occidentale o Periferia bulgara occidentale è un termine politico-geografico e storico stabilito in Bulgaria dopo la prima guerra mondiale per denotare parte dei territori separati dallo stato bulgaro dal Trattato di Neuilly e annessi al Regno dei Serbi, Croati e Sloveni (dal 1929 il Regno di Jugoslavia).[1]
Nonostante il territorio non sia grande, è molto doloroso ed è entrato definitivamente come concetto nella memoria storica bulgara. L'allusione è alle cosiddette terre bulgare occidentali, che fino alla fine del XVIII secolo nell'impero ottomano erano prevalentemente bulgare, sin dai tempi dello stato bulgaro medievale, e nel XIX secolo furono dichiarate "Vecchia Serbia". Negli anni '60 dell'Ottocento si formarono due legioni bulgare a Belgrado e quella bulgara si fece sentire in città. Quest'ultimo vale anche per i territori dell'odierna Macedonia settentrionale e dell'Albania.[2]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ HUMAN RIGHTS QUESTIONS: HUMAN RIGHTS SITUATIONS AND REPORTS OF SPECIAL RAPPORTEURS AND REPRESENTATIVES; Situation of the Bulgarian minority in the Federal Republic of Yugoslavia (Historical background), su un.int. URL consultato il 4 settembre 2003 (archiviato il 4 settembre 2003).
- ^ Spedizione scientifica in Macedonia e Pomoravie; 1916 (in bulgaro)
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Controllo di autorità | VIAF (EN) 305257364 |
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