Perez Hilton, nato Mario Armando Lavandeira Jr. (Miami, 23 marzo 1978), è un blogger, personaggio televisivo, attivista, e conduttore radiofonico statunitense.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Nasce a Miami, in Florida, il 23 marzo 1978 con il nome di Mario Armando Lavandeira Jr., figlio di immigrati cubani. Laureatosi alla New York University nel 2000, Perez Hilton tentò inizialmente la carriera da attore[1], comparendo tra l'altro in un episodio de I Soprano. Successivamente tentò la carriera di giornalista ed attivista per i diritti dei gay, collaborando con l'organizzazione GLAAD e con diverse testate.[2] Infine aprì il proprio blog, perché "gli sembrava una cosa facile".[3][4]
Il sito, originariamente intitolato PageSixSixSix.com, e successivamente ribattezzato semplicemente PerezHilton.com, tratta argomenti legati al gossip, ed alle celebrità statunitensi. Egli cambiò il proprio nome in "Perez Hilton" storpiando, così, il nome dell'ereditiera Paris Hilton, soggetto piuttosto frequente dei suoi post (Infatti la pronuncia inglese del nome "Perez" è molto simile a quello del nome "Paris").[5] Hilton è apertamente gay ed è sempre rimasto molto attivo nella difesa dei diritti degli omosessuali, e nel suo blog frequentemente critica i comportamenti discriminatori di alcune celebrità.
Per esempio Hilton è stato uno dei maggiori sostenitori del licenziamento di Isaiah Washington da parte della ABC, colpevole di alcune osservazioni omofobiche.[6] Tuttavia, nel 2007, Hilton è stato criticato dal blog The Hollywood Gossip per aver ignorato le dichiarazioni omofobe fatte da Paris Hilton.[7] L'11 marzo 2005, dopo appena sei mesi dall'inizio dell'attività di blogger di Hilton, PageSixSixSix.com fu nominato "Il sito più odiato da Hollywood" dalla serie televisiva The Insider, attirando sul sito una popolarità ed un numero tale di visite da far temporaneamente andare in tilt il server che ospitava il blog.[8][9][10]
Hilton ha dichiarato nel 2007 che Perezhilton.com arrivava ad avere oltre 8.82 milioni di visite in un periodo di 24 ore[11], anche se la veridicità di tale dichiarazione è oggetto di disputa.[12] La cantante Fergie nel 2006 gli dedica il brano Pedestal, nel quale lo critica per aver parlato male di lei sul suo blog. Il 17 agosto 2007, citando fonti esclusive, Hilton annunciò la morte del presidente cubano Fidel Castro, dichiarandosi il primo a riportare la notizia.[13] Nonostante Hilton avesse detto che le autorità avrebbero presto fatto un annuncio ufficiale, non vi fu alcuna conferma alla notizia.[14]
Associated Press in seguito, determinò che si trattava di voci infondate, nate a Miami.[15] Castro è successivamente apparso in una intervista alla televisione cubana il 21 settembre 2007, smentendo la notizia della sua morte.[16] Il 15 settembre 2008, il sito Terra.com ha nominato Perez Hilton come "Ispanico dell'anno".[17] Nell'aprile 2009 PerezHilton.com è stato classificato da Alexa come il quattrocentonovantunesimo sito più trafficato al mondo ed il centoquarantatreesimo negli Stati Uniti. Due terzi dei visitatori del blog sono di sesso femminile e con una età compresa fra i diciotto ed i ventiquattro anni.[18]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Mario Lavandeira, su imdb.com, IMDb. URL consultato il 19 luglio 2007.
- ^ Japhy Grant, Perez Hilton's gay witch hunt - August 30, 2006, su salon.com, Salon.com, 15 dicembre 2006. URL consultato il 13 luglio 2007 (archiviato dall'url originale il 9 maggio 2008).
- ^ Boardman, Mickey, Beautiful People 2006: Perez Hilton, Papermag, 6 aprile 2006. URL consultato il 6 febbraio 2007.
- ^ Abcarian, Robin, His open-closet policy, Los Angeles Times, 20 novembre 2006. URL consultato il 6 febbraio 2007.
- ^ Biased Perez Hilton Defends Paris, Drunk Driving, su thehollywoodgossip.com, The Hollywood Gossip, 8 settembre 2006. URL consultato il 6 febbraio 2007.
- ^ Lavandeira, Mario, He Should Just Be Killed Off, su perezhilton.com, 17 gennaio 2007. URL consultato il 12 febbraio 2007 (archiviato dall'url originale il 28 febbraio 2007).
- ^ Paris slammed over new video[collegamento interrotto], Yahoo! News, 1º febbraio 2007. URL consultato il 6 febbraio 2007.
- ^ Gray, Tyler, Pop goes Perez: How a pudgy Miami poseur became gossip's new queen, su radaronline.com, Radar Online, 28 settembre 2006. URL consultato il 16 febbraio 2007 (archiviato dall'url originale il 9 febbraio 2007).
- ^ PageSixSixSix.com Is Too Hot ..., su brotha2brotha.blogspot.com, Brotha2Brotha, 11 marzo 2005. URL consultato il 16 febbraio 2007.
- ^ VMI cadets get naked again, su towleroad.com, Towleroad, 11 marzo 2005. URL consultato il 16 febbraio 2007.
- ^ Lavandeira, Mario, Uh-May-Zing, su perezhilton.com, 31 luglio 2007. URL consultato il 31 luglio 2007.
- ^ Shafrir, Doree, The Truth About Perez Hilton's Traffic, su gawker.com, 10 luglio 2007. URL consultato il 31 luglio 2007 (archiviato dall'url originale il 13 agosto 2007).
- ^ Maria Lavandeira, Is Castro Dead, PerezHilton.com, 17 agosto 2007. URL consultato il 17 agosto 2007.
- ^ Mario Lavandeira, A Little While Longer, PerezHilton.com, 24 agosto 2007. URL consultato il 26 agosto 2007.
- ^ Laura Wides-Munoz, Rumors on Castro's Health Swirl in Miami, Associated Press, 24 agosto 2007. URL consultato il 24 agosto 2007 (archiviato dall'url originale il 3 maggio 2007).
- ^ Castro mocks rumors of his death in TV interview, Agence France-Presse, 22 settembre 2007. URL consultato il 22 settembre 2007.
- ^ M. Barreto, Perez Hilton Hispanic of the Year 2008, en.terra.com, 15 settembre 2007. URL consultato il 15 settembre 2007.
- ^ Alexa Traffic Stats, su PerezHilton.com, Alexa. URL consultato il 27 aprile 2009 (archiviato dall'url originale il 2 aprile 2009).
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Perez Hilton
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Sito ufficiale, su perezhilton.com.
- (EN) Perez Hilton, su Discogs, Zink Media.
- (EN) Perez Hilton, su MusicBrainz, MetaBrainz Foundation.
- (EN) Perez Hilton, su IMDb, IMDb.com.
- (EN) Perez Hilton, su AllMovie, All Media Network.
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