Pastel de choclo | |
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Origini | |
Luogo d'origine | Cile |
Diffusione | Sud America |
Dettagli | |
Categoria | piatto unico |
Il pastel de choclo (in italiano: torta di mais) , in lingua quechua choclo significa "mais tenero"[1], il mais della nuova stagione. Documentato per la prima volta come un piatto del Cile, è ora anche tipico dell'Argentina, della Bolivia e del Perù[2][3][4][5].
È, poi, simile al messicano pastel de elote e all'inglese budino di mais È servito tradizionalmente in una ciotola di terracotta chiamata paila in porzioni individuali, come molti altri piatti tradizionali cileni quali la paila marina, il pastel de papa e il caldillo de congrio. Il ripieno contiene carne di manzo, pollo, olive nere, uvetta, cipolle o fette di uova bollite.
Preparazione
[modifica | modifica wikitesto]Nel tegame di terracotta si mette uno strato di pasta di mais ottenuta cuocendo a lungo i chicchi schiacciati. Si aggiunge il ripieno di carne macinata e cipolla fritta e gli altri ingredienti, e si ricopre con altra pasta di mais. Prima di infornare si spolvera di zucchero la superficie, per avere la caratteristica crosticina caramellata.
Cultura di massa
[modifica | modifica wikitesto]- Il cantante argentino Florencio Escardó nel 1876 gli dedicò un'ode.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (EN) Di Lucy M. Long, Ethnic American Cooking Recipes for Living in a New World, Rowman & Littlefield, 2016, p. 51, ISBN 1-4422-6734-8.
- ^ (EN) Pastel de Choclo: Chilean Corn Pie, su Arousing Appetites. URL consultato il July 14, 2016.
- ^ Ricetta Pastel de choclo, su ButtaLaPasta. URL consultato il July 14, 2016.
- ^ (EN) Paul Knipple, Angela Knipple, The World in a Skillet A Food Lover's Tour of the New American South, Univ of North Carolina Press, 2012, p. 100, ISBN 0-8078-6996-1.
- ^ (ES) Roberto Marin, Secrets of Chilean Cuisine, Board and Bench Publishing, 2010, p. 64, ISBN 1-935879-67-7.
Altri progetti
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