Paphiopedilum godefroyae | |
---|---|
Stato di conservazione | |
Classificazione APG IV | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Plantae |
(clade) | Angiosperme |
(clade) | Mesangiosperme |
(clade) | Monocotiledoni |
Ordine | Asparagales |
Famiglia | Orchidaceae |
Sottofamiglia | Cypripedioideae |
Genere | Paphiopedilum |
Specie | P. godefroyae |
Classificazione Cronquist | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Plantae |
Divisione | Magnoliophyta |
Classe | Liliopsida |
Ordine | Orchidales |
Famiglia | Orchidaceae |
Sottofamiglia | Cypripedioideae |
Genere | Paphiopedilum |
Specie | P. godefroyae |
Nomenclatura binomiale | |
Paphiopedilum godefroyae (God.-Leb.) Stein, 1892 | |
Sinonimi | |
Cypripedium godefroyae |
Paphiopedilum godefroyae (God.-Leb.) Stein, 1892 è una pianta della famiglia delle Orchidacee, originaria del sud-est asiatico.[1]
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]È un'orchidea di piccole dimensioni, terricola o litofita, con foglie lineari-oblunghe verde chiaro screziate di verde scuro e rossicce nella pagina inferiore. La fioritura è molto lunga e può avvenire praticamente in qualsiasi periodo dell'anno; è costituita da uno o due fiori su uno stelo eretto, tomentoso, alto fino a 10 centimetri e di colore che dal verde pallido passa al viola. I fiori sono grandi da 5 a 7 centimetri sono bianchi con macchie rosso porpora; come in tutto il genere Paphiopedilum il labello è sacciforme[2].
Distribuzione e habitat
[modifica | modifica wikitesto]La specie è originaria delle basse terre del sud-est asiatico, in particolare della parte peninsulare della Thailandia, dove cresce in zone piane o in spaccature di rocce dove si sia accumulato humus, fino non più di 50 metri sul livello del mare[2].
Coltivazione
[modifica | modifica wikitesto]Questa pianta richiede terriccio fertile e irrigazione tutto l'anno, l'esposizione ideale è a mezz'ombra ma tollera il pieno sole[2].
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (EN) Paphiopedilum godefroyae, su Plants of the World Online, Royal Botanic Gardens, Kew. URL consultato il 3 febbraio 2021.
- ^ a b c Paphiopedilum godefroyae, in Internet Orchid Species Photo Encyclopedia. URL consultato il 14 marzo 2014.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Paphiopedilum godefroyae
- Wikispecies contiene informazioni su Paphiopedilum godefroyae