Oud | |||||
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Informazioni generali | |||||
Origine | Medio Oriente | ||||
Invenzione | circa 5000 anni fa | ||||
Classificazione | 321.321-6 Cordofoni composti, con corde parallele alla cassa armonica, a pizzico | ||||
Famiglia | Liuti a manico lungo | ||||
Uso | |||||
Musica medievale Musica dell'Asia Occidentale | |||||
Genealogia | |||||
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L'oud (in arabo عود?, ʿūd /ʕu:d/) o nella traslitterazione più corretta ʿūd, o ancora ʿūd sharqī (ʿūd orientale), è uno strumento cordofono, membro della famiglia dei liuti a manico corto, con cassa piriforme con tre fori decorati a rosette (uno sotto le corde, gli altri 2 lateralmente) e privo di tastatura. Al-ʿūd in arabo significa legno.
La storia
[modifica | modifica wikitesto]Abū Ṭālib al-Mufaḍḍal ibn Salma attribuisce allo ʿūd una storia illustre, che risale alla notte dei tempi, attribuendone l'invenzione a Lamech, nipote di Adamo ed Eva[1], che grazie alla salma del proprio figlio creò il primo ʿūd[2].
Secondo gli storici musicali, progenitori dello ‘ūd risalgono all'antica Mesopotamia.[3]
Lo ‘ūd è un'evoluzione del barbat, antico strumento persiano e arabo pre-islamico. Nel IX secolo Ziryab, musicista di ‘ūd di Baghdad fonda a Cordova una scuola di musica, aggiungendo una quinta corda allo strumento e la pratica dell'uso di un plettro fatto con la piuma d'oca al posto dell'attrezzo di legno fino a quel momento utilizzato[2].
Nel X secolo dalla Spagna islamica, è importato in Europa, dove diviene presto strumento preferito per accompagnare la musica di corte. Nel Rinascimento al manico dello ʿūd vengono aggiunti i tasti ed allargata la tastiera per poter aggiungere delle corde e diviene quello che è comunemente chiamato liuto.
Lo strumento
[modifica | modifica wikitesto]Lo ʿūd è considerato in Medio Oriente il Sultano degli strumenti musicali[4] ed è diffuso in tutta la regione e nel Maghreb.
Il numero delle corde è variabile, solitamente sono 11 distribuite in 5 coppie con la stessa accordatura più un bordone singolo; una volta le corde erano di seta o di budello, attualmente sono più utilizzate quelle di nylon.
Il tipo di accordatura dipende dal genere suonato e dalla provenienza (Liuto turco= [La]-Re-Mi-La-Re-Sol; accordatura maghrebina=[Re]-Sol-La-Re-Sol-Do a partire dal basso).Uno strumento simile per dimensioni e per il manico senza tasti è la cobza rumena. I modelli di ʿūd più utilizzati sono quello arabo, turco, iraniano e iracheno[2].
Liutai
[modifica | modifica wikitesto]Wissam Joubran[5], diplomato nella scuola di liuteria Antonio Stradivari a Cremona.
Discografia
[modifica | modifica wikitesto]- Madar Jan Garbarek - Anouar Brahem - Shaukat Hussain 1994 ECM 519 075-2
Musicisti celebri
[modifica | modifica wikitesto]- Le Trio Joubran[6]
- Dhafer Youssef
- Achref Chargui
- Anouar Brahem
- Aram Tigran
- Farid al-Atrash
- Nasser Shamma
- Bijan Mortazavi
- Munir Bashir
- Omar Bashir
- Marcel Khalife
- Rabih Abou Khalil
- Said Chraibi
- Haj Jounes
- Nour-Eddine Fatty
- Munir Nurettin Beken
- Joseph Tawadros
- Yurdal Tokcan
- Yorgo Bacanos
- Riad Al Sunbati
- Driss El Maloumi
- Hafid Moussaoui
- Issa Boulos
- Loab Hammoud
- Ziryab
- RINVIA Ziryab
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (AR) Abū Ṭālib al-Mufaḍḍal (a-n-Naḥawī al-Lughawī) ibn Salma, Kitāb al-Malāhī wa Asmāʾihā min Qibal al-Mūsīqā, Il Cairo, Al-Hay’a al-Miṣriyya al-ʿĀmma li-l-Kitāb, 1984, pp. 13–14.«ذكر هشام بن الكلّى أنّ أول من عمل العود فضرب به رجل من بني قابيل، ويقال: قايين بن آدم، يقال له: لامك، وكان عمّر زمانا طويلاً، ولم يكن يولد لهُ، فتزوّج خمسين امرأة وتسرّى بمائتي سريّة [...] ثم ولد له غلام قبل أن يموت بعشر سنين، فاشتد فرحه، فلما أتت على الغلام خمس سنين مات، فجزع عليه جزعًا شديدًا، فأخذه فعلّقه على شجرة، فقال: لا تذهب صورته عن عيني حتى يتقطّع أشلاء أو أموت، فجعل لحمه يقع عن عظامه حتى بقيت الفخذ بالساق والقدم والأصابع، فأخذ عودًا فشقّه ورقّقه وجعل يؤلف بعضه على بعض، فجعل صدره على صورة الفخذ، والعنق على صورة الساق، والإبريق على قدر القدم، والملاوي كالأصابع، وعلّق عليه أوتارًا كالعروق، ثم جعل يضرب به ويبكي وينوح حتى عمي، فكان أول من ناح، وسمّى الذي اتّخذ: عودًا، لأنه اتُخذ من عود»
- ^ a b c Gabriele Amante, Lʿūd: Il Sultano Della Musica, Roma, 2019.
- ^ fonte: (PDF), su psichenatura.it.
- ^ La musica araba: il suono dell'Oud, su AND - A Nordest Di che..., 7 gennaio 2013. URL consultato il 3 maggio 2021.
- ^ Wissam Joubran
- ^ Le Trio Joubran
Altri progetti
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Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) oud, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
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