Ofride lunulata | |
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Ophrys sphegodes lunulata | |
Stato di conservazione | |
Rischio minimo[1] | |
Classificazione APG IV | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Plantae |
(clade) | Angiosperme |
(clade) | Mesangiosperme |
(clade) | Monocotiledoni |
Ordine | Asparagales |
Famiglia | Orchidaceae |
Sottofamiglia | Orchidoideae |
Tribù | Orchideae |
Sottotribù | Orchidinae |
Genere | Ophrys |
Specie | O. sphegodes |
Sottospecie | O. sphegodes lunulata |
Classificazione Cronquist | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Plantae |
Divisione | Magnoliophyta |
Classe | Liliopsida |
Ordine | Orchidales |
Famiglia | Orchidaceae |
Genere | Ophrys |
Specie | O. sphegodes |
Sottospecie | O. sphegodes lunulata |
Nomenclatura trinomiale | |
Ophrys sphegodes lunulata 1980 | |
Sinonimi | |
Arachnites lunulata | |
Nomi comuni | |
Fiordivespa a mezzaluna |
L'ofride lunulata (Ophrys sphegodes subsp. lunulata (Parl.) H.Sund.) è una pianta erbacea appartenente alla famiglia delle Orchidacee, endemica della Sicilia.[2]
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]È una pianta erbacea geofita bulbosa con fusto alto 30–40 cm.
Le foglie sono oblungo-lanceolate e inguainano parzialmente il fusto.
L'infiorescenza è lassa e raggruppa da 4 a 14 fiori con sepali laterali, lanceolati, di colore variabile dal rosa violetto al bianco rosato, con nervatura centrale verde e petali, più brevi e stretti, solitamente di un colore roseo. Il labello è allungato, trilobato e ricoperto di una peluria vellutata, tranne che nel margine del lobo centrale che è verde e glabro. La macula al centro del labello è lucida a forma di mezzaluna (da cui deriva l'epiteto specifico lunulata), da grigio-bluastra a rossastra; l'apicolo è grande, triangolare, di colore giallo-verdastro. Il ginostemio è perpendicolare al labello, con apice largo e acuto; la cavità stigmatica è relativamente stretta, con due pseudocchi prominenti, neri e lucenti.
Fiorisce in marzo-aprile.
Biologia
[modifica | modifica wikitesto]Si riproduce per impollinazione entomofila, ad opera dell'imenottero Osmia kohlii (Megachilidae)[3].
La disseminazione è anemocora, cioè favorita dal vento, che trasporta a lunghe distanze i semi, di dimensioni microscopiche.
Distribuzione e habitat
[modifica | modifica wikitesto]È una specie endemica della Sicilia.
Descritta nel 1838 da Filippo Parlatore nella provincia di Palermo, l'ofride lunulata è diffusa in tutte le province dell'isola, nonché nelle isole Eolie.
Cresce in ambienti di macchia rada, gariga e prateria mediterranea, fino ad una altitudine di 1300 m; predilige suoli calcarei asciutti e luminosi.
Tassonomia
[modifica | modifica wikitesto]Ibridi
[modifica | modifica wikitesto]Sono stati descritti i seguenti ibridi[4]:
- Ophrys × goelziana H.Baumann & Künkele, 1984 (O. s. lunulata × Ophrys exaltata)
- Ophrys × lidbergii Mazzola, 1982 (O. s. lunulata × Ophrys tenthredinifera)
- Ophrys × mazzolana Falci, S.A.Giardina & Serio, 2008 (O. s. lunulata × Ophrys × flavicans)
- Ophrys × vittoriana H.Baumann & Künkele, 1986 (Ophrys bertolonii × O. s. lunulata)
- Ophrys × camarinana H.Baumann & Künkele, 1986 (O. s. lunulata × Ophrys sphegodes atrata)
- Ophrys × sicana H.Baumann & Künkele, 1986 (O. s. lunulata × Ophrys oxyrrhynchos)
- Ophrys × toussaintiana P.Delforge, 1988 (O. s. lunulata × Ophrys fuciflora biancae)
- Ophrys × frascae Galesi, 1999 (O. s. lunulata × Ophrys sphegodes)
Conservazione
[modifica | modifica wikitesto]Classificata come "Vulnerabile" sulla Lista Rossa redatta da Conti et al. (1997), secondo i criteri classificativi dell'IUCN ricade nella categoria "Least Concern" (specie a rischio minimo).[1]
Figura nell'Appendice I della Convenzione di Washington, come specie di interesse prioritario nell'Appendice II della Direttiva 43/92/CEE "Flora, Fauna e Habitat". Inoltre, nel 1995 la CITES ha incluso tutte le Orchidaceae europee nella sua Appendice I.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b (EN) Orsenigo, S. & Rankou, H. 2017, Ophrys lunulata, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020. URL consultato il 24 gennaio 2021.
- ^ (EN) Ophrys sphegodes subsp. lunulata, su Plants of the World Online, Royal Botanic Gardens, Kew. URL consultato il 10 maggio 2021.
- ^ GIROS, p. 194.
- ^ Ophrys lunulata Parl IPNI database
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Pierre Delforge, Orchids of Europe, North Africa And the Middle East, Timber Press, 2006, ISBN 0-88192-754-6.
- Gruppo italiano per la ricerca sulle orchidee spontanee (GIROS), Orchidee d'Italia. Guida alle orchidee spontanee, Cornaredo (MI), Il Castello, 2009, ISBN 978-88-8039-891-2.
- Sandro Pignatti, Flora d'Italia Vol. I, Milano, Edagricole, 2017, ISBN 9788850652426.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]- Flora endemica della Sicilia
- Orchidee selvatiche in Italia
- Orchidee di Cavagrande del Cassibile
- Orchidee della Montagna della Ganzaria
- Orchidee di Monte Pellegrino
- Orchidee dello Zingaro
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Ophrys lunulata
- Wikispecies contiene informazioni su Ophrys lunulata
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Ophrys lunulata Parl. Le specie del progetto EOLIFE99.
- Ophrys lunulata GIROS, Gruppo Italiano per la Ricerca sulle Orchidee Spontanee.