Operazione Lam Son 719 parte della guerra del Vietnam | |||
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La Base di fuoco Lolo, sta per essere travolta dai soldati nordvietnamiti durante la fase finale dell'operazione Lam Son 719 | |||
Data | 8 febbraio - 25 marzo 1971 | ||
Luogo | Laos sud-orientale | ||
Esito | Vittoria del Vietnam del Nord | ||
Schieramenti | |||
Comandanti | |||
Effettivi | |||
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Perdite | |||
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L'operazione Lam Son 719 (in lingua vietnamita: Chiến dịch Lam Sơn 719 o Chiến dịch đường 9 – Nam Lào), così denominata in ricordo di una famosa vittoria vietnamita contro i cinesi nel 1427, fu un'offensiva sferrata nel febbraio 1971, durante la guerra del Vietnam, direttamente dall'Esercito del Vietnam del Sud, con il supporto aereo e logistico delle forze statunitensi (ma senza una partecipazione diretta delle forze da combattimento terrestri degli Stati Uniti, a causa di vincoli di legge che impedivano il loro ingresso in Laos) per cercare di interrompere il famoso Sentiero di Ho Chi Minh con un'audace penetrazione nel Laos neutrale fino all'importante centro di Tchepone.
L'offensiva era stata studiata congiuntamente dai comandi statunitensi e sudvietnamiti anche come dimostrazione sul campo delle rinnovate capacità dell'Esercito governativo, della riuscita politica di Vietnamizzazione e della possibilità di una resistenza efficace del Vietnam del Sud anche senza il sostegno diretto delle forze armate americane.
Concretamente, l'operazione si concluse invece alla fine di marzo con un clamoroso fallimento e una netta sconfitta per l'esercito sudvietnamita: errori di pianificazione, conflitti di competenza, inettitudine e corruzione tra i comandanti, condussero al disastro. Dopo un'avanzata iniziale, le forze sudvietnamite, numericamente insufficienti per un compito così difficile, vennero contrattaccate violentemente da un poderoso concentramento di divisioni nordvietnamite presenti nel Laos, molto più efficienti e combattive.
Nonostante il supporto degli aerei e degli elicotteri americani, le forze sudvietnamite furono costrette a ripiegare e la ritirata si tramutò in rotta con fenomeni di panico e di confusione. In breve le truppe sudvietnamite furono costrette a rientrare in Vietnam del Sud, dopo aver subito perdite elevatissime di uomini e mezzi; anche le forze americane subirono perdite nel tentativo di limitare la catastrofe.
Il risultato disastroso dell'operazione Lam Son 719 fece svanire rapidamente gli ottimistici piani di vietnamizzazione magnificati dal presidente Nixon e dal generale Abrams (comandante del MACV), e confermò la precarietà del regime sudvietnamita e l'indispensabilità del supporto militare americano per evitare una rapida sconfitta contro le molto più combattive e preparate forze nordvietnamite e vietcong.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- AA.VV., NAM - cronaca della guerra in Vietnam 1965-1975, DeAgostini, 1988
- S.Karnow, Storia della guerra del Vietnam, Rizzoli, 1985
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]- Guerra del Vietnam
- Richard Nixon
- Military Assistance Command, Vietnam
- Vietnamizzazione
- Võ Nguyên Giáp
Altri progetti
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