Operazione Gedeone parte Crisi presidenziale venezuelana del 2019 | |||
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Maduro mostra alla stampa i passaporti di Airan Berry e Luke Denman, ex membri delle Forze Speciali degli Stati Uniti | |||
Data | 3-4 maggio 2020 | ||
Luogo | Macuto e Santiago Mariño[1], Venezuela | ||
Esito | Vittoria venezuelana
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Comandanti | |||
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La Operazione Gedeone (spa: Operación Gedeón, ing: Operation Gideon) fu un tentativo segreto da parte dei dissidenti venezuelani e della compagnia militare privata americana Silvercorp USA di addentrarsi via mare nel Venezuela e rovesciare il governo di Nicolas Maduro in favore di Juan Guaidò.
Il piano
[modifica | modifica wikitesto]L'obbiettivo prestabilito da parte della Silvercorp USA e dei dissidenti era di invadere il porto della cittadina di Macuto così da prendere il controllo del vicino Aeroporto Internazionale Simòn Bolivar, situato a 21 km a nord dalla capitale venezuelana Caracas. Il fine ultimo della missione era la cattura del presidente Nicolas Maduro e altri esponenti di spicco del governo bolivariano.
Conseguenze
[modifica | modifica wikitesto]In Venezuela
[modifica | modifica wikitesto]In Venezuela la vittoria sugli invasori ebbe un grande effetto sull'opinione pubblica, confermando l'appoggio popolare al governo di Maduro manifestato nelle elezioni presidenziali del 2018. Peculiare fu il coinvolgimento accidentale della comunità di pescatori di Chuao (frazione di Santiago Mariño), che rispose offrendosi di partecipare a un'azione congiunta con le Forze Armate il 4 maggio, contribuendo alla cattura di 8 paramilitari. I pescatori di Chuao, così come i militari coinvolti, ricevettero poi un encomio da parte di Maduro.[7]
In seguito all'Operazione Gedeone il governo venezuelano darà inizio a "Escudo Bolivariano", piano militare finalizzato alla maggiore salvaguardia della costa venezuelana, che prevede lo schieramento di 25.000 soldati pronti a intervenire rapidamente e addestramenti su larga scala in caso di invasione.[8]
Nel mondo
[modifica | modifica wikitesto]Il governo venezuelano accusò pubblicamente Stati Uniti e Colombia, principali sostenitori di Juan Guaido nella crisi presidenziale venezuelana, di essere collusi con l'iniziativa della Silvercorp USA. Tali accuse verranno poi supportate anche da Cuba e dalla Russia, che provvederà poi il 20 maggio a convocare un incontro del Consiglio di sicurezza dell'ONU per dibattere dell'accaduto con gli Stati Uniti.[9][10]
D'altra parte, Stati Uniti e Colombia hanno negato qualsiasi tipo di legame tra i rispettivi governi e l'Operazione Gedeone.[11][12]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Precisamente nella località di Chuao, frazione di Santiago Mariño.
- ^ La firma di Guaidò sull’operazione Gideon. Grazie ai pescatori, bloccato un secondo gruppo armato che sbarcava in Venezuela
- ^ Ex-Green Beret led failed attempt to oust Venezuela's Maduro di J. Goodman, 1 maggio 2020, archiviato il 5 maggio 2020
- ^ In seguito al 4 maggio, con l'avvio dell'Operazione Escudo Bolivariano saranno mobilitati 25.000 militari
- ^ Presidenza del Venezuela
- ^ https://www.resumenlatinoamericano.org/2020/05/09/venezuela-operacion-gedeon-vs-negro-primero/
- ^ Venezuela: pescadores de Chuao, clave en la detención de mercenarios, su Tele Sur.
- ^ (ES) FANB Inicia Ejercicio Militar Escudo Bolivariano II-2020, su ceofanb.mil.ve, 9 marzo 2020. URL consultato il 6 ottobre 2020.
- ^ 'Operation Gideon' a Flop But Its Producers in Washington Will Keep Targeting Venezuela, su The Wire. URL consultato il 6 ottobre 2020.
- ^ UN urges Venezuela's rival political leaders to resume talks, su AP NEWS, 21 maggio 2020. URL consultato il 6 ottobre 2020.
- ^ (EN) Steve Holland, Matt Spetalnick, Trump denies U.S. role in what Venezuela says was 'mercenary' incursion, in Reuters, 5 maggio 2020. URL consultato il 6 ottobre 2020.
- ^ Venezuela asks extradition of US citizen in failed raid, su aa.com.tr.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Operazione Gedeone