La musica d'arredamento (in francese musique d'ameublement)[1][2] è un'espressione coniata dal compositore francese Erik Satie per designare l'ultima fase della sua produzione (1916-1925).
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]Questa tipologia di musica, soprannominata dal compositore musique de tapisserie ("musica da tappezzeria"), è intesa come "musica che non ha bisogno di essere ascoltata" e suscitò presso i suoi contemporanei numerose polemiche. Esempio della musique d'ameublement è il balletto in due atti Relâche (1924) con il celebre inserto cinematografico Entr'acte, firmato da René Clair. A distanza di circa due decenni, fu probabilmente John Cage il primo compositore a comprenderne pienamente il senso innovativo, dichiarando che la musique d'ameublement offre finalmente la possibilità di "fare uscire il compositore dalla sua individualità, restituendo ai suoni la libertà di essere se stessi"[senza fonte]
Satie dichiarò:
«La Musique d'ameublement” è in sostanza un prodotto industriale. L'abitudine, l'uso, vogliono che si faccia musica in circostanze con le quali la musica non ha niente a che vedere. Si suonano in codeste occasioni "Fantasie d'Opera, valzer e simili, composti per tutt'altro fine. Noi vogliamo produrre una musica dichiaratamente "utilitaria". L'Arte è un'altra cosa. La "Musique d'Ameublement" crea una vibrazione; non ha altro scopo. Ha la stessa funzione della luce, del calore e del comfort in tutte le sue forme. Sostituisce vantaggiosamente Marce, Polke, Tanghi, Gavotte e via dicendo. Esigete la “Musique d'Amebulement”. Niente più riunioni, assemblee e simili, senza “Musique d'Ameublement” per notai, banche e via dicendo. La “Musique d'Ameublement” non ha identità. Niente più matrimoni senza “Musique d'Ameublement” Disertate le case che non adottano la “Musique d'Ameublement”. Chi non ha mai ascoltato “Musique d'Ameublement” ignora la felicità. Non addormentatevi senza ascoltare un brano di “Musique d'Ameublement”, se volete dormire sonni tranquilli.»
Nella musica d'arredamento fonda le sue radici la musica d'ambiente, così chiamata per la prima volta dal compositore britannico Brian Eno, che negli anni '70 tenta di distaccarsi dalla prima componendo atmosfere sonore finalizzate ad un ascolto attento.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Karin Zaghi, Visual merchandising L'esperienza multisensoriale nel punto vendita tra esposizione, comunicazione digitale e sostenibilità, Franco Angeli Edizioni, 2023.
- ^ Guido Salvetti, La nascita del Novecento - Volume 10, EDT, 1991, p. 330.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file sulla musica d'arredamento
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Spartiti o libretti di Musica d'arredamento, su International Music Score Library Project, Project Petrucci LLC.
- (EN) Musica d'arredamento, su AllMusic, All Media Network.
- (EN) Musica d'arredamento / Musica d'arredamento (altra versione) / Musica d'arredamento (altra versione) / Musica d'arredamento (altra versione), su MusicBrainz, MetaBrainz Foundation.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 292481558 · BNF (FR) cb13969772b (data) |
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