Museo Civico di Storia Naturale | |
---|---|
ingresso del Museo dal parco della Cascina Vigna | |
Ubicazione | |
Stato | Italia |
Località | Carmagnola |
Indirizzo | via San Francesco di Sales 188, 10022 Carmagnola (TO), Via San Francesco di Sales, 188, - Carmagnola, Via San Francesco di Sales 188, 10022 Carmagnola e Via San Francesco Di Sales 188, 10022 Carmagnola |
Coordinate | 44°50′46.54″N 7°42′31.24″E |
Caratteristiche | |
Tipo | Storia naturale |
Visitatori | 1 627 (2022) |
Sito web | |
Il Museo Civico di Storia Naturale di Carmagnola è stato fondato nel 1973 ed aperto al pubblico nel 1976, ed è uno dei più importanti musei naturalistici piemontesi.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Il museo, originariamente situato in piazza S. Agostino, ebbe come nucleo costitutivo alcuni reperti storici di Giacinto Carena e raccolte donate da Giovanni Boano (ornitologia), Gianfranco Curletti (mineralogia), Gianni Delmastro (ittiologia), e successivamente da Sergio Perrone (molluschi fossili pliocenici), Vittorio Peracino e Paolo Durio (mammiferi e uccelli), Pier Franco Cavazzuti e Domenico Gianasso (coleotteri), Mario Strani (lepidotteri tropicali).[1]
Nel 1990 il museo venne trasferito nella sua sede attuale, situata nel parco della Cascina Vigna.[1]
L'attività di espansione è in seguito continuata con l'acquisizione delle raccolte di Roberto Sindaco (erpetologia e teriologia), delle collezioni entomologiche di Sergio Rastelli, Roberto Pescarolo, Camillo Forte, Orlando Cantamessa, della raccolta di fossili pliocenici di Carlo Bosso[1] e della collezione di lepidotteri di Walter Scarafiotti.
Il museo “dispone inoltre di erbari, una collezione aracnologica di 70 esemplari, una carcinologia di 100 pezzi, diorami (…) e di un plastico relativo ad aree limitrofe al territorio di Carmagnola”.[1]
L'istituzione è inoltre dotata di una biblioteca specializzata (con un migliaio di testi, di cui si occupa Gianni Delmastro), e di un laboratorio scientifico per la preparazione degli animali.[1]
Attualmente, il direttore del museo è Giovanni Boano.[2]
Presso il Museo hanno sede il Gruppo Piemontese Studi Ornitologici (GPSO) e l'Associazione Naturalistica Piemontese (ANP).
Sistemazione attuale
[modifica | modifica wikitesto]Le raccolte sono suddivise nelle seguenti sezioni:
- Collezione mammalogica, (700 esemplari);
- Collezione ornitologica, (615 esemplari);
- Collezione erpetologica, (412 esemplari di anfibi e 654 di rettili);
- Collezione paleontologica, (8.197 reperti);
- Collezione mineralogica, (150 campioni).[3]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c d e Benedetti e Benedetti, p. 20.
- ^ storianaturale.org. URL consultato il 24 gennaio 2024.
- ^ Benedetti e Benedetti, p. 21.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Amedeo Benedetti e Bruno Benedetti, Gli archivi della scienza. Musei e Biblioteche della Scienza e della Tecnologia in Italia, Genova, Erga, 2003, ISBN 8881632152.
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Sito ufficiale, su storianaturale.org.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 166115188 · LCCN (EN) n83220460 |
---|